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Gli effetti della "cura Brunetta"

A dicembre 2008 le assenze per malattia nel complesso della pubblica amministrazione a esclusione dei comparti scuola, università e pubblica sicurezza, registrano una riduzione rispetto allo stesso mese del 2007 del 37%, attestando la riduzione complessiva riferita al periodo luglio-dicembre al 41,3%. L’indagine indica inoltre una tendenza alla contrazione degli eventi di assenza superiori a 10 giorni, che rispetto al dicembre 2007 si riducono del 39,1%. Nella stessa direzione vanno anche i dati sulle assenze per altri motivi che, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si riducono del 7,6%.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare: l’azione del Governo ha modificato in maniera strutturale i comportamenti dei pubblici dipendenti. Sembra ormai consolidarsi nel pubblico impiego un comportamento di maggiore responsabilità, ispirato a principi di correttezza professionale e riconoscimento del merito. Con riferimento alle assenze per malattia, i dati di dicembre confermano come le più rilevanti riduzioni siano riferibili agli Enti di previdenza e alle amministrazioni provinciali (rispettivamente -51,3% e -44,4%). Per quanto riguarda gli eventi di assenza superiori a dieci giorni, le riduzioni più significative riguardano gli Enti di previdenza e le altre PA centrali (rispettivamente -55,1% e -48,7%). Infine, nelle ASL e nelle Aziende ospedaliere si osservano le riduzioni più rilevanti con riguardo alle assenze per altri motivi (rispettivamente -16,5% e -12,2%).

Nelle diverse macro-aree del Paese i tassi di riduzione delle assenze per malattia appaiono simili tra loro. Le variazioni sono comprese tra il -34,4% delle regioni del Centro e il -39,9% di quelle del Mezzogiorno. Per gli eventi di assenza per malattia superiori a dieci giorni sono, invece, più rilevanti gli scostamenti territoriali: si passa dal -45,0% del Nord est, al -35,7% del Nord ovest. Ancor più nette le differenze registrate relativamente alle assenze per altri motivi, con valori compresi tra il -13,6% del Sud e Isole e il -1,4% del Nord ovest.

Nel comparto ministeri è l’Interno, con un calo del 94%, a guidare la classifica delle pubbliche amministrazioni che riducono maggiormente le assenze per malattia. Il Ministero dll’Interno è poi seguito da quello delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (-62,1%), dalle Infrastrutture (-47,6%), dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (-46,2%) e dal Ministero dell’Economia e Finanze (-35,2%).

Nel comparto delle Agenzie fiscali i casi più significativi sono quelli dell’Agenzia delle entrate (-33,5%), dell’Agenzia delle dogane (-38,0%) e dell’Agenzia del territorio (-20,3%).

Le Regioni in cui si registrano le diminuzioni più sensibili di assenze per malattia sono invece Liguria (-77,0%), Puglia (-66,7%), Molise (-65,4%), Lazio (-64,4%), Abruzzo (-59,1%) ed Emilia-Romagna (-50,4%).

Quanto alle Province, quelle in cui si registrano le diminuzioni piu’ sensibili delle assenze per malattie sono Vicenza (-71,5%), Frosinone (-70,4%), Teramo (-68,0%), Mantova (-65,8%) e Oristano (-63,9%).

Tra i Comuni con più di 500 dipendenti si segnalano Arezzo (-63,8%), Foggia (-60,4%), Bergamo (-59,6%), Livorno (-56,3%) e Cosenza (-56,2%). Tra quelli con 50-99 dipendenti spiccano Vignate (-96,7%), Arcore (-90,5%), Malo e Ponte San Pietro (-90,0%). Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, clamorosi i casi di Carini (-87,0%), Casalmaggiore (-86,3%) e Gorgonzola (-82,8%).

Dati altrettanto significativi si registrano infine tra il personale dell’Agenzia Spaziale Italiana (-76,3%), dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (-66,8), dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (-62,5%), dell’Istituto superiore di Sanità (-57,5%) e dell’Inps (-50,6%). Nella clessifica dei maggiori cali troviamo anche Ospedali Runiti di Ancona (-80,1%) e Regione Liguria (-77%).

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