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Giustizia, politica e informazione. Quando le notizie passano in secondo piano

Uno sguardo a quel che è l’operato dei giornalisti (molti di loro pilotati) nel trattare determinati argomenti.

Dal sito del Corriere della Sera apprendo che una sentenza dei giudici, del Tribunale di Milano, condanna dei rumeni a scontare una pena di 12 anni per aver stuprato e malmenato una coppia di giovani che si erano appartati,e tutto questo risale al 2007.

Questa notizia mi ha fatto venire in mente la vicenda di Luca Bianchini.
Lo sappiamo benissimo chi è; lo stupratore dei garage di Roma, iscritto al PD dal 2006, e prima ancora alla Margherita.

La notizia dei rumeni condannati stranamente non ha avuto lo stesso valore mediatico che ha avuto la vicenda Bianchini, e la domanda sorge spontanea, perchè questo?

Forse perchè il diretto interessato era iscritto al PD? Che i giornali di regime hanno preso la palla a balzo per poter sputtanare i loro diretti, ma deboli, oppositori?

Forse, ma sta di fatto che si parla di un indagato per stupro militante nel PD, ma non si è mai parlato di un Dell’Utri condannato in via definitiva per mafia, o di un Silvio Berlusconi che da anni fa i salti mortali per scampare alla giustizia.

Non voglio far paragoni, siamo tutti d’accordo che sono reati, e come tali devono essere puniti, ma è qua che entra in gioco il fattore mediatico, e il ruolo dell’informazione.



L’opinione pubblica e l’informazione, se non c’è ne rendiamo conto, sono uniti da un cordone ombelicale; è l’informazione che influenza al 90% l’opinione pubblica, e io ho la netta impressione che più di parlare del maltrattamento che delle giovani vittime hanno seguito, e di un processo che deve essere assolutamente fatto; si vuole premere per forza di cose sul fatto che questo tizio era inscritto al PD.

Dallo stupro, siamo passati alla questione morale, alle dichiarazioni di Gasparri che è convinto del gioco "due pesi, due misure", alle dichiarazioni di Marino; insomma si è scatenato un putiferio questo perchè? E’ iscritto a un partito politico.
Io so che stupratore o no, tutti i cittadini possono iscriversi a partiti, associazioni ecc ecc, ma perchè cercare di costruire un caso su un fatto che ha poco a che fare con il reato messo in questione?

Non credo che alle ragazze stuprate, o vittime di altri stupri, sentendo queste cose dicano: "Hai capito? Nel PD violentano le donne, meglio votare per il PDL", cioè è stato preso questo delinquente, basta, stop! Non c’è nient’altro da aggiungere, era iscritto al PD come io sono iscritto all’AIDO, ma questo non deve scatenare un caso politico.

Si è potuto constatare che i rumeni per la prima volta, non vengono messi in risalto dall’informazione, perchè verso queste persone, c’è sempre un certo fascino, e un po’ alla volta si è presa la convinzione che i rumeni sono delinquenti a prescindere, e su questo ci ha marciato la Lega che è l’unico partito Xenofobo del mondo che siede in un Parlamento, e da li ha costruito il suo consenso.

Ora hanno l’occasione di sputtanare il PD, perchè non approfittarsene?

E intanto ci sono delle donne che passeranno dei brutti momenti di crisi, scioccate da quel che gli è successo, e nessuno le darà voce, mentre i nostri politicanti litigano su chi ha nel proprio partito più delinquenti dell’altro, come se poi questa fosse una novità.

Commenti all'articolo

  • Di Pinki (---.---.---.105) 15 luglio 2009 14:15

    Ti volevo solo scrivere che sono orgogliosa di te e vorrei che lo sapessero tutti.Sei bravo,anzi bravissimo e non voglio che tu smetta di scrivere... perché secondo me tu ne scriverai a migliaia di articoli.

  • Di Ocram (---.---.---.92) 16 luglio 2009 02:01

    Ma non lo sai che i rumeni ora non delinquono più? L’ha detto il TG4!

    P.S.
    Contrordine.
    Il TG5, dopo aver raccontato in tre minuti l’arresto di 40 camorristi, lancia ben tre servizi su ladri rumeni, baby-gang marocchine e simili. Evidente l’intento di accostare criminalità organizzata e criminali immigrati.
    Torna in mente la lettera sequestrata a Ciancimino Jr. in cui la mafia chiedeva a Berlusconi una delle sue TV, il Cavaliere come al solito generoso ne ha messe a disposizione tre.

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