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 Home page > Attualità > Cronaca > Festa della PdL a Milano: ovvero Polizia della libertà

Festa della PdL a Milano: ovvero Polizia della libertà

Uno dei tanti privilegi di cui gode il milanese medio è poter assaporare l’emozione indescrivibile di partecipare alla festa del partito che ha salvato l’Italia, del movimento di cittadini che ha introdotto la rivoluzione liberale nel nostro Bel Paese, del soggetto politico il cui leader si è attribuito con modestia il titolo di “miglior premier in 150 anni di storia”. Questo fulgido movimento sostiene il miglior governo di sempre, che sta cambiando in meglio il Paese, ci sta attrezzando per affrontare le sfide del futuro con sicurezza, sta ammodernando le nostre infrastrutture e la struttura dello Stato, finora in mano ai ceti parassitari della burocrazia e della magistratura, intrisi di stalinismo fino alle ossa.

E questo splendido bagaglio di alti ideali, unito ala guida carismatica del leader e ad una classe dirigenziale giovane competente (molto competente - ma proprio tanto - ) ha permesso di attirare alla Festa della Libertà di quest’anno, giunta alla seconda edizione e situata al Parco Sempione, una quantità di gente mai vista prima, una fiumana irrefrenabile di passione per la libertà e la democrazia: aspettando il discorso di Silvio di domenica, ecco le foto che testimoniano il successo strepitoso di questa edizione.

L'entrata del Castello Sforzesco, simbolo di libertà

La gente in fila per entrare

Il pubblico delle grandi occasioni per dibattiti di altissimo livello

I militanti si accalcano presso gli stand

La folla straripante del popolo sovrano

Restate con noi, in attesa di aggiornamenti.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.67) 2 ottobre 2010 20:23


      P. D. L.

     Forse è meglio chiamarlo come deve essere chiamato : Partito Dei Ladri  !

  • Di (---.---.---.25) 4 ottobre 2010 09:40
    Quando l’utopia,prenderà il sopravvento,il mondo sarà salvo. 

     se la gente si ponesse , una domanda , possiamo fare a meno dei politici visto che l’unica cosa che in 62 anni di repubblica , ha funzionato, è il malaffare. Dando vita anche al mostro, berlusconi  e conpagni di merende.

    Come mai abbiamo permesso che ciò avvenisse, per indolenza?o per stupidità! 

    Quale è la funzione, dei partiti nel terzo millennio, visti i risultati catastrofici da loro prodotti?

    Abbiamo ,avuto veramente bisogno di questi individui?

    Direi di no, l’unica cosa che gli va riconosciuta, è la loro scaltrezza,non per la loro intelligenza,ma per la nostra stupidità, nell’avere creduto a ideali, creati ad’arte,per offuscare le menti. VITTORIO

  • Di (---.---.---.19) 6 ottobre 2010 15:37

    IL FEDERALISMO

    Non quello di BOSSI  che spacherebbe L’ITALIA,  ma un federalismo innovativo che ci permetta di cambiare, dando vita ad un modo nuovo di amministrare L’ITALIA,  tagliando i rami secchi che producono   debiti a L’ITALIA  e per rami secchi intendo i PARTITI, che dividono il POPOLO, per portare avanti i propi affari con  danni ben visibili a tutti. un  federalismo gestito dalla CORTE dei CONTI, che  fungendo da arbitro distribuisca il danaro di STATO per  le opere PUBBLICHE da eseguire.

    Ha persone esperte,appartenenti aschieramenti opposti, che con il consenzo del POPOLO opereranno nella gestione dei soldi PUBBLICI  nella misura  in percentuale dei voti ottenuti.  rispondendo (penalmente e civilmente per direttissima) su eventuali danni arrecati per mala gestione dei capitali a loro affidati.

     la CORTE dei CONTI  composta  di esperti scelti dal POPOLO previa votazione  con scheda a parte, dovranno oltre ad amministrare tutti i beni dello STATO , fare  anche da arbitro su chi usufruirà di detti beni,rispondendone di persona.

    I rappresentanti del POPOLO , anchessi divisi in due fazioni ,saranno scelti dal popolo in base al proprio programma, i voti ottenuti serviranno a gestire in più ho meno, le risorse da spendere, a fine mandato tiremo le somme, chi ha sprecato meno verra rieletto.  gli altri a casa.

    Almeno tutti sono responsabili del proprio operato, e non potranno incolpare gli altri, cosi il POPOLO vedrà i fatti, e non vuote parole. VITTORIO

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