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Esempi di rinnovabili: la Spagna che va a energia solare

La seconda parte del percorso fra le rinnovabili. Dopo el Hierro adesso Rivas Vaciamadrid.

Le Monde, dopo averci raccontato di: "El Hierro", ci descrive il piano di un'altra città spagnola. La seguente si chiama: "Rivas Vaciamadrid". Rivas è una città alla periferia di Madrid.Il sole splende generoso su questa città. Esso viene sfruttato a pieno dal comune di questa città, che conta 74.300 abitanti. Su tutti gli edifici pubblici ci sono pannelli fotovoltaici. 35 impianti sono già in funzione e altri 4 sono in costruzione. Nel 2010, queste installazioni hanno prodotto ben 271.900 chilowattora. L'impegno riempe di orgoglio il sindaco della città, Josè Masa Dìaz, del partito Izquierda Unida, un fronte di sinistra. Il suo era partito come un programma verde, oggi è un impegno globale nella sua città. Vaciamadrid, città con un'età media di trent'anni, ha visto un boom demografico. Nel 1937 aveva rischiato di essere distrutta in seguito alla battaglia di Jarama; nella quale i repubblicani cercavano di contenere l'avanzata dei nazionalisti che marciavano su Madrid. Oggi conta quasi 75 mila abitanti contro i 500 del 1980. La città è costituita da zone residenziali e commerciali che si succedono per chilometri e infine case in mattoni rossi o palazzi. I pannelli solari non disturbano il paesaggio: bisogna alzare la testa per scorgere le piastre di silicio che riflettono il sole.Il più potente impianto di tutta la città è quello costruito sulle tribune dello stadio di atletica e di baseball. Nel 2002 il materiale era spagnolo, poi arrivava dagli Stati Uniti e oggi arriva dalla Cina. La spesa totale del comune ammonta a 2.276.616 euro in dieci anni. Il costo della collettività è stato di 727 mila euro. Il comune prevede di ammortizzare l'investimento grazie ai redditi ottenuti dalla vendita di energia alla Rete elettrica spagnola.

L'energia prodotta rappresenta meno del 30 per cento del consumo totale di elettricità a Rivas. L'obbiettivo del comune è infatti quello di ridurre entro il 2020 le emissioni di anidride carbonica del 50 per cento e non consumare più carbone entro il 2030.Così, ha deciso di lanciare iniziative in tutti i settori.Al centro Chico Mendes si educano le giovani generazioni. Gli animatori del centro vanno nelle scuole elementari e medie a presentare delle soluzioni ai cambiamenti climatici. Miguel Angel Garcia ha installato 25 pannelli sul suo tetto investendo 22 mila euro. Garcia però rivende alla rete nazionale l'elettricità prodotta a 0,34 centesimi per chilowattora.Il comune non può usare direttamente la sua elettricità, per questo il suo riscaldamento rimane a gas. Allora approfitterà dei vantaggi offerti dal comune.Rivas offre ai privati una riduzione del 40 per cento sulle tasse locali per cinque anni. Altro luogo di cui andare fieri è la casa completamente ecologica di piazza Ecopolis. La casa è dotata di pannelli solari sul tetto,un sistema geotermico per il riscaldamento, sistemi elettrici intelligenti (Siemens) e una cucina a basso consumo (Leroy Merlin e Philips). Diana Gomes è alla guida di questa casa ecoresponsabile. Il suo compito è quello di promuovere la politica ambientale aiutando le persone ad ottenere un prestito bancario vantaggioso. Dìaz, il sindaco si lamenta per la riduzione degli aiuti e delle sovvenzioni, anche se le fonti rinnovabili in Spagna rappresentino il 32,3 per centro della produzione elettrica e il 13,2 per cento dell'energia consumata. Le fonti rinnovabili sono davanti a quelle fossili. Nel paese l'energia solare è meno diffusa di quella eolica o idroelettrica. I progetti per diffondere l'energia solare ci sono, ad esempio il progetto Andasol,in Andalusia. Prevede una fattoria solare con 600 mila pannelli. Per Rivas l'energia solare non è una questione di etichette politiche, bensì di coscienza. Ancora una volta la storia ci insegna che una cittadina che contava 500 persone fino al 1980 può fare la differenza.

Fonti: Internazionale, Le Monde

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