• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Escort…

Escort…

Per fortuna che ne ho parlato altrimenti sai che figura rimediavo.

Quando una parola ti riconduce al passato, è difficile abbinarla ad un’altra situazione. Questa estate, al mare ho conosciuto un signore di circa 70 anni, bella presenza, dall’aspetto giovanile, allegro, simpatico e un po’ protagonista. Eravamo vicini di ombrellone e tutte le mattine arrivava in spiaggia con il giornale in mano e mi diceva: quante storie per una escort! Se la stampa si fosse interessata alla escort quando ero più giovane sarei stato sempre sui giornali: visto che di escort ne ho avute due, una del 70 rossa, per 15 anni, e l’altra, nera, del 90.

Tutte le mattine la stessa storia, indicava il quotidiano e cominciava a raccontare le sue avventure con la escort rossa. Una mattina decido di farmi raccontare queste sue esperienze con le escort. Non finisco nemmeno di fare la domanda che lui, fiero, inizia il suo racconto, è talmente preso che mentre racconta sembra stesse rivivendo quei momenti bellissimi passati con la escort rossa. Racconta “… in quel periodo mica se la potevano permettere tutti la escort, come fanno oggi”.

Sono fortunato, dice, “andavo a spasso con una escort rossa, tutti si giravano a guardarla ed io fiero e non curante andavo per la mia strada con la mia rossa mentre, con la coda dell’occhio, vedevo le persone che sbavavano d’invidia. La rossa, ripete, era il massimo, le sue prestazioni erano da infarto. Per fortuna all’epoca ero giovane: il mio cuore andava a mille, ecco perché ho evitato il coccolone. E’ talmente indomabile che faccio fatica a tenergli testa”. Il simpatico vicino continua il suo racconto con tanta passione che evito di parlare per non distoglierlo da quel ricordo che sta vivendo per una seconda volta, continua a raccontarmi nei minimi dettagli tutte le esperienze che questa escort gli ha fatto provare.
 

Lo interrompo un attimo e ci avviamo al bar a prendere il caffè, durante il breve tragitto continua il suo racconto, appassionato, gustiamo il caffè e ci riavviamo verso l’ombrellone. Dal modo e dalla mimica con cui racconta le sue avventure, la mia curiosità è aumentata al punto che gli chiedo: scusa, vada per la escort del 70 ma la escort del 90 è minorenne, non hai paura delle conseguenze? Mi guarda perplesso e senza fare caso alla mia domanda, come un fiume in piena continua il suo racconto. Si è completamente immerso nei suoi ricordi che sembra fosse in trans, non faceva altro che fare paragoni delle due escort e diceva sai la escort del 90 non fa per me, è troppo sofisticata, troppo complicata è vero che è più aggiornata ma è troppo per la mia età… quanto vorrei avere ancora la escort del 70 rossa, era meno sofisticata e più alla mano..., a questo punto cerco di riportarlo nella realtà e gli faccio una domanda: scusa, ma di che escort parli? La sua risposta è talmente spontanea che mi risponde: "della mitica Ford escort Rossa GT 1300 del 1970”.
 
Per non deluderlo cercando le parole giuste, gli dico: "guarda, che le escort di cui fanno un gran parlare i quotidiani non sono macchine!”.
 
Sconsolato mi guarda e risponde “e pensare che volevo chiedere ad un amico, che è direttore di un locale notturno, se mi faceva fare una serata per raccontare le mie esperienze con le escort!”.
 
Per fortuna che ne ho parlato altrimenti sai che figura rimediavo.

Quando una persona abituata a far coincidere la escort con la Ford escort, resta difficile da accomunare in altre circostanze….

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares