Escort…

Per fortuna che ne ho parlato altrimenti sai che figura rimediavo.
Quando una parola ti riconduce al passato, è difficile abbinarla ad un’altra situazione. Questa estate, al mare ho conosciuto un signore di circa 70 anni, bella presenza, dall’aspetto giovanile, allegro, simpatico e un po’ protagonista. Eravamo vicini di ombrellone e tutte le mattine arrivava in spiaggia con il giornale in mano e mi diceva: quante storie per una escort! Se la stampa si fosse interessata alla escort quando ero più giovane sarei stato sempre sui giornali: visto che di escort ne ho avute due, una del 70 rossa, per 15 anni, e l’altra, nera, del 90.
Tutte le mattine la stessa storia, indicava il quotidiano e cominciava a raccontare le sue avventure con la escort rossa. Una mattina decido di farmi raccontare queste sue esperienze con le escort. Non finisco nemmeno di fare la domanda che lui, fiero, inizia il suo racconto, è talmente preso che mentre racconta sembra stesse rivivendo quei momenti bellissimi passati con la escort rossa. Racconta “… in quel periodo mica se la potevano permettere tutti la escort, come fanno oggi”.
Sono fortunato, dice, “andavo a spasso con una escort rossa, tutti si giravano a guardarla ed io fiero e non curante andavo per la mia strada con la mia rossa mentre, con la coda dell’occhio, vedevo le persone che sbavavano d’invidia. La rossa, ripete, era il massimo, le sue prestazioni erano da infarto. Per fortuna all’epoca ero giovane: il mio cuore andava a mille, ecco perché ho evitato il coccolone. E’ talmente indomabile che faccio fatica a tenergli testa”. Il simpatico vicino continua il suo racconto con tanta passione che evito di parlare per non distoglierlo da quel ricordo che sta vivendo per una seconda volta, continua a raccontarmi nei minimi dettagli tutte le esperienze che questa escort gli ha fatto provare.
Quando una persona abituata a far coincidere la escort con la Ford escort, resta difficile da accomunare in altre circostanze….
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