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Ericailcane a Sassari: la tartaruga dei Candelieri contro lo scempio industriale

Da poco terminta un'opera di Ericailcane in centro a Sassari. A qualcuno non è piaciuta. 

Piazza Sant'Antonio, Sassari. Una gigantesca tartaruga che, arrivando dal mare, schiaccia le ciminiere. Sulla corazza il verde della natura sarda e le candele, ad evocare la Discesa dei candelieri, la festa che anima la città di Sassari ad agosto (e che si chiude il 14). Una sorta di immagine della potenza animale e naturale (e tradizionale) dell'isola contro lo scempio industriale: un'opera che nello spirito (e nell'opinione di chi scrive) ricorda il San Basilio di Blu a Roma. 

Un muro a firma Ericailcane.

L'opera fa parte di Breghedebrè, un evento che si è tenuto l'8 e il 9 agosto a Sassari, organizzato da Acme e Phango e dal collettivo o Aliment/azione. «Abbiamo sempre cercato artisti che condividessero le tematiche politiche e ambientali, perché l’arte per noi è azione e coinvolgimento, il nemico non è in una opinione diversa dalla nostra, che porta invece dialogo e confronto, ma piuttosto, nell’apatia, il sonno delle coscienze indotto dalla società contemporanea», spiega a La Nuova Sardegna Elisa Desortes di Acme. L'evento ha il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura: «Volevamo parlare dell’oggi, dando spazio agli artisti contemporanei per sostituire il pannello, ormai logoro, che copriva la facciata del Turritania», ha detto Monica Spanedda, assessore alla cultura. 

Intanto l'edificio: l'ex Turritania è un palazzo che negli anni ha fatto discutere. La sua costruzione risale a metà degli anni Quaranta, fu disegnato da Vico Mossa. L'ex hotel oggi è un rudere sotto tutela della sovraintendenza: i due piani inferiori sarebbero un esempio di architettura tardo razionalista. 

Da anni sul palazzo un un vecchio pannello ricordava la festa dei Candelieri. Ora la versione di Ericailcane. 

Ma a chi non è piaciuta l'opera? A Massimo Rizzu, referente giovanile del mov. Insieme Per le Autonomie, formazione di destra sarda.

E ad alcuni cittadini, che ne hanno discusso sul web e in particolare sulla pagina Facebook del Comune: la tartaruga non sarebbe un simbolo di Sassari e della Sardegna (anche se il riferimento alla Testudo marginata è piuttosto evidente, sic), l'accusa generica a Ericailcane di essere un "no global", oppure il fatto che il tema scelto non è abbastanza attinente a una festa tanto antica ("sarebbe stato meglio disegnare la fontana di Rosello o dei candelieri"...). 

Insomma (tutto sommato poche e a volte oziose) critiche ad un'opera che, al contrario, dà prestigio alla città. 

 

 

Ericailcane ha già lavorato (insieme a Blu) a Sassari. Qui un'immagine del suo lavoro in piazza Aldo Moro. 

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La foto di apertura viene da Sassari Notizie ed è di Antonello Franzi. La gallery completa è qui

 

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