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Blu, Ericailcane, Bastardilla: la strage di Iguala, narcotraffico e desaparecidos #‎ManifestoMX‬

Città del Messico (e il Messico in generale) negli ultimi cinque anni ha visto passare alcuni dei più grandi street artist internazionali diventando un punto di incontro e confronto molto vivo per questo tipo di scena. Questo 2015 è iniziato con un'altra iniziativa, Manifesto, a cura di una una galleria d'arte, la fifty24

#‎ManifestoMX‬ è la risposta di alcuni artisti scelti da fifty24 ai quali è stata chiesto di esprimere, usando i muri e lo spazio pubblico come supporto, la loro opinione sul Messico e sui temi di protesta nel Paese. L'arte è intesa, nelle parole di fifty24, come fondamento sociale di denuncia, di riflessione e di proposte: #‎ManifestoMX è iniziato in febbraio e ha disegnato diversi quartieri di Città del Messico, (Roma, Juárez, San Muguel Chapultepec, Centro Histórico, Peralvillo). 

Di cosa hanno parlato gli artisti invitati? Della bandiera messicana (il 24 febbraio è, appunto, il Giorno della Bandiera) e, ovvimante della questione che ha mobilitato il Messico e il mondo, la vicenda dei 43 studenti della scuola di Ayotzinapa "scomparsi" con la "collusione" della polizia messicana e della politica, nella cittadina di Iguala, nello stato Guerrero, lo scorso ottobre.

Tra gli artisti la colombiana Bastardilla, gli italiani Blu e Ericailcane, i messicani Ciler, Saner, Vena2 e Curiot, l'argentino Jaz e l'americano Swoon. 

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La scimmia di Ericailcane a cui è stato "chiesto" di cancellare la bandiera dalla sciarpa.
(Foto: © Nasser Malek Hernández)
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Il muro di Ericailcane in Calle Isabela católica, nel Centro Storico di Città del Messico.
(Foto: © Nasser Malek Hernández)

Ericailcane ha messo questi due temi (la bandiera e gli studenti) nei suo lavoro: una gigantesca scimmia che suona dei piatti (sui quali figurano dei dollari) e una tigre che attacca dei conigli. 

La scimmia ha creato qualche polemica (ne parlano Jaime Rojo e Steven Harringto sull'Huffigtonpost) che ha fatto sì che la bandiera sparisse per lasciare il posto a una sciarpa nera. 

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Il muro di Blu al metro Garibaldi, Città del Messico
La bandiera messicana, tra dollari, cocaina e sangue.

(Foto: © Nasser Malek Hernández)

Anche Blu ha ripreso il tema della bandiera messicana, trasformando i suoi elementi in critiche allo stato messicano: il verde sono dollari, il bianco montagne di cocaina e il rosso il sangue versato. Intorno alla bandiera l'esercito e la polizia, ritenuti responsabili di tantissime sparizioni e omicidi in Messico. Ricordiamo che in Messico la collusione tra criminalità organizzata e corruzione politica legate alle guerre del narcotraffico hanno prodotto, negli ultimi 8 anni, circa 130 mila morti. I desaparecidos sono stimati a 27mila. 

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Il muro di Bastardilla a Città del Messico.
La scritta "Vivos Los Queremos" fa riferimento a uno degli slogan della protesta per la morte dei 43 studenti del Guerrero. (Foto: © Nasser Malek Hernández)

Bastardilla ha disegnato dei personaggi che ricordano dei cherubini armati di matita (al posto delle freccie) che emergono da un libro (di storia?) dove si legge la scritta "Vivos los Queremos". Anche i questo caso il riferimento diretto è alla stage di Iguala. E forse anche a Charlie Hebdo?

 

LEGGI ANCHE: Blu e il muro censurato dal comune di Roma

 

 

 

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