Energiro, un altro Giro d’Italia per favorire la transizione energetica con “ènostra”
- Davide Sabbadin, Energiro énostra
- ASD Ciclistica Fratelli Petito, Civitavecchia 11 maggio 2018
CIVITAVECCHIA – Meno tappe del Giro nazionale con arrivo nella capitale il 12 maggio, partnership di Banca Etica, Greenpeace e Retenergie e un podio e una maglia rosa già conquistata da Davide Sabbadin, protagonista indiscusso di questo originale tour partito il 2 maggio da Padova.
E se la bicicletta e la fatica sono elementi comuni con il Giro, l’energiro ne condivide anche l’idea pragmatica di mezzo di trasporto a emissioni zero che è esattamente il modello intorno al quale dieci anni fa si è sviluppato, dal basso e senza costosi investimenti, un sistema di produzione “carbon free” promosso dalla cooperativa Retenergie. Dal Piemonte quel modello di produzione distribuita di energia rinnovabile da fornire ai propri soci insieme a servizi di riqualificazione energetica ha interessato molte aree del nostro Paese.
Mancava un tassello importante che assicurasse il coinvolgimento diretto dei cittadini nella produzione e nel consumo di energia, ènostra, cooperativa senza fini di lucro nata quattro anni fa con il Progetto UE RESCoop 20-20-20 promosso dalla Commissione Europea, ha risposto a questa esigenza.
Oggi a poco più di tre anni dalla campagna “Fuori il carbone dalla nostra bolletta”, presentata nel 2015 anche a Civitavecchia, a ricordare che di energia rinnovabile, da solare ed eolico e non da bufale nazionali come biomasse o biogas, se ne può produrre senza compromessi con la salute delle persone e del pianeta, è arrivato in bicicletta da Padova Davide Sabbadin della cooperativa “ènostra”.
- da sinistra Davide Sabbadin, Gian Pio Viti
Il viaggio di Davide è forse un po’ una scommessa ma con tante possibilità di successo perché in fin dei conti – per citare Richard Buckminster Fuller - se vuoi un mondo migliore devi costruire “un modello nuovo che renda quello attuale obsoleto” e quindi se vuoi spiazzare il fossile devi produrre energia pulita, altre strade non ci sono, o meglio, come spiega Davide c’è sempre il risparmio di energia e il miglioramento continuo dell’efficienza energetica.
Tutto razionale e, come tutto ciò che è razionale, non semplice da spiegare ma a Davide non mancano gli argomenti, a cominciare dai numeri: i soci sono passati da 300 a oltre 2200 e sono in costante crescita. Per acquistare energia pulita bisogna essere soci ma bastano appena due quote da 25 euro e si è sicuri che, con la fine del servizio di maggior tutela, il prezzo rimarrà molto competitivo rispetto ai big player del settore, proprio perché non si cercano utili o quotazioni in borsa ma solo un pareggio di bilancio, con un’attenzione particolare ai costi di gestione che anche il progetto di fusione con Retenergie contribuirà a ottenere.
Nell’incontro con Sabbadin presso l’ASD Ciclistica Fratelli Petito, non è passato in secondo piano che Civitavecchia conserva il poco invidiabile privilegio di avere sul proprio territorio la centrale a carbone Enel di Torrevaldaliga Nord, un fatto che ha a che fare direttamente con la salute. A farsene portavoce, il dottor Gian Pio Viti, un medico che a quanti abbiano ancora qualche dubbio sugli effetti del carbone, ha confermato quanto da anni emerso circa la pericolosità dell’enorme quantità di particolato ultrafine immesso in atmosfera dalla ciminiera di TVN , provata dalle ricerche condotte ormai da anni dal DEP, il Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio. Insomma se l’energia serve a tutti è altrettanto vero che solo quella pulita offre vantaggi reali anche a chi vive dove il carbone pare resistere nonostante qualsiasi prova.
Conclusione di energiro a Roma il 12 maggio con la decima tappa ma la sfida prosegue e potrà essere vinta se i cittadini decideranno qual è la scala di valori a cui impronteranno la propria vita.
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