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 Home page > Tribuna Libera > Elogio della pazzia nella politica italiana

Elogio della pazzia nella politica italiana

Qui c’è qualcosa che non va… Anzi diciamo pure che è un gran “burdello”.

Dopo aver scoperto che il nostro Presidente del Consiglio probabilmente va ad escort, esce fuori che non gliene frega nulla di questo paese. Se a Napoli la gente rischia la salute per la “monnezza” non è colpa sua: lui i napoletani li aveva avvertiti ma loro hanno osato ribellarsi e non votare il suo uomo. Poco importa se è sceso in campo anche il Presidente della Repubblica invocando un intervento del governo.

E ad avallarlo ora c’è la Lega, che continua a bocciare i decreti di emergenza rifiuti. Al Nord non vogliono la spazzatura del Sud: bene, allora noi iniziamo a rimandare indietro tutti i rifiuti tossici che per i loro loschi traffici hanno inquinato i nostri mari e le nostre terre?

Scandalo P4: alla fine viene fuori - come se già non bastasse – un governo “ombra” fatto di inciuci, accordi segreti e raccomandazioni su nomine varie. Come dire che se già la facciata “pubblica” di ciò che vediamo è aberrante, è solo la punta dell’iceberg di un abisso senza fondo.

L’Italia è sull’orlo del deficit e rischia come la Grecia: nessuna prospettiva di crescita e debiti altissimi. E cosa fa il nostro ministro Tremonti? Prepara una manovra che fa rischiare il collasso del Paese. Un argomento su tutti: le pensioni.

Non ci sono soldi per pagarle. Quindi la soluzione? Alzare l’età pensionistica ai 67 anni, adeguandola alle aspettative di vita. In poche parole si spera che la gente non riesca ad arrivarci alla pensione, ma “schiatti” prima. Possibile che non si capisca che non si può partire dalla fine di un problema, ma risolverlo alla radice?

La gente non riesce a versare abbastanza contributi. Perché? Perché non ha lavoro, perché continua a barcamenarsi tra contratti precari senza garanzie e perché chi guadagna ha una pressione fiscale tale che non ce la fa a pensare ad una soluzione previdenziale privata. Ma tanto questi sono i problemi della “povera” gente… tanto i politici – tutti - dopo 5 anni di legislatura si guadagnano un vitalizio di 3000 euro. E quando si deve decidere se abolire questa “ingiustizia” sociale solo 22 parlamentari contro 498 votano a favore.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.224) 28 giugno 2011 12:02

    analisi lucidissima dell’autore del post...complimenti !!

  • Di pv21 (---.---.---.247) 28 giugno 2011 19:45

    Trio Pomata >

    Bossi si mostra soddisfatto per l’ottenuta revisione del patto di stabilità per i comuni virtuosi.
    Berlusconi è soddisfatto del clima di “coesione” che rafforza l’immagine del governo.
    Tremonti è soddisfatto di dare ulteriore prova del suo “rigore” nella tenuta dei conti.

    C’è di più.
    Tutti e 3 sono d’accordo nell’usare “prudenza”.
    Quella “prudenza” che consiglia di “spalmare” nel tempo una “cura” da circa 47 miliardi. Si parte con meno di 2 mld (2011). Si sale a 5 nel 2012.
    Il “piatto forte” della manovra (40 mld) è “rinviato” a fine legislatura.
    Resta anche da capire il peso e la portata di aliquote fiscali “rimodulate”.

    Per i contribuenti il passare del tempo non riduce i “sacrifici” da fare.
    Intanto la crisi, ex-ripresa passata a “semi-crescita”, continua a gravare sul paese come Se fosse Stagnazione

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