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 Home page > Tribuna Libera > Viviamo in un mondo senza appello

Viviamo in un mondo senza appello

Mi sembra di vivere in un mondo capovolto dove tutto funziona al contrario di come dovrebbe funzionare. O forse sono io controcorrente? Fatto sta che manca il senso in ogni cosa e in ogni dove. Nelle piccole e nelle grandi cose. Un enorme paradosso che mi risucchia e mi leva le forze.

Non c’è meritocrazia e non c’è giustizia. Non c’è speranza e non c’è soluzione. Non c’è più voglia di sognare né di pensare di cambiare le cose. Viviamo in un mondo senza appello.

Non ti piace il tuo capo? Tienitelo e ringrazia di avere un lavoro.

Pensi di meritare di più di quello che hai? Zitto e muto… già hai un lavoro.

Subisci un torto o un’ingiustizia? Pazienza, il mondo gira così.

Ti guardi attorno per cambiare qualcosa. C’è crisi, dove credi di andare?

Speri che qualcuno al governo cambi le cose, visto che ne avrebbe la possibilità. Sei un povero illuso, loro pensano a come mantenere il potere e a fare soldi.

Se tu sbagli paghi. Ma se sei “qualcuno” tutto ti viene perdonato. Anzi. Tu vieni messo da parte, emarginato, mobbizzato e ti levano ogni speranza del futuro. Quel “qualcuno” invece viene anche premiato, fa carriera e soldi.

Funziona così. È la storia della memoria corta e delle raccomandazioni. Altro non serve.

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