È morto il capo della polizia Antonio Manganelli

 

Era ricoverato dal 24 febbraio all’Ospedale San Giovanni di Roma. Da due anni il capo della Polizia di Stato combatteva contro un tumore ai polmoni, si trovava in coma farmacologico da qualche settimana in seguito alle complicazioni di un’operazione per l’asportazione di un edema.

 

Manganelli era a capo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza dal 25 giugno 2007, dopo aver assunto le funzioni vicarie dell’ex Capo della Polizia Giovanni De Gennaro nel 2001.

 

Succeduto a De Gennaro Manganelli tentò di ricucire lo strappo insanabile venuto a crearsi dopo il G8 di Genova. Manganelli verrà ricordato come uno dei collaboratori di Falcone e Borsellino nella lotta alla mafia e come dirigente dell’ufficio dei collaboratori di giustizia.

Commenti all'articolo

• Di (---.---.---.140) 21 marzo 2013 12:35

  Verrà anche ricordato per il suo scandaloso stipendio: oltre 600 000 euro annui.

  La spending review ha imposto un tetto massimo -sempre troppo alto- agli stipendi dei dirigenti pubblici e Manganelli ha presentato ricorso, da vero presuntuoso boiardo di stato.

  Certo, la riduzione del suo stipendio non lo avrebbe impoverito; il punto è che quei personaggi non si sentono al servizio dello stato (servizio che deve essere giustamente remunerato) ma si sentono padroni dello stato, e anche mantenuti dello stato.

  Questi stipendi spropositati (Obama guadagna molto meno) avranno una razionalità? Io sospetto di sì, e che la loro ratio stia nel legare quei boiardi alla cricca di potere che li ha posti in quelle posizioni.

  GeriSteve

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