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Dl Sicurezza | ANPI: col decreto si stravolge la Costituzione

Il comunicato della Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo, a seguito dell’approvazione definitiva, con voto di fiducia, del decreto sicurezza e immigrazione.

Con l’approvazione del decreto sicurezza si stravolge di fatto la Costituzione e l’Italia entra nell’incubo dell’apartheid giuridico. È davvero incredibile che sia accaduto un fatto simile, che sia stato sferrato un colpo così pesante al diritto di asilo, all’accoglienza, all’integrazione. A un modello che ha portato ricchezza e convivenza civile a quelle comunità che hanno avuto la responsabilità e il
coraggio di sperimentarlo.

Questa legge, oltretutto, non risolve affatto il problema del controllo dell’immigrazione clandestina, bensì l’aggrava – come
stanno denunciando in queste ore non pochi Sindaci, anche del M5s – con un carico di lavoro per i Comuni insopportabile. Non si può restare inerti. Non ci si può rassegnare a questo declino, alle pratiche ignobili contro la vita e la dignità dei migranti cui dovremo assistere.

Facciamo appello alle coscienze delle cittadine e dei cittadini: che l’indignazione sia permanente, che non manchi occasione di riempire piazze e strade per un’Italia autenticamente umana. Facciamo appello alle forze politiche democratiche: basta divisioni, discussioni stucchevoli, rese dei conti.
È ora di una straordinaria assunzione di responsabilità.
Di organizzare una resistenza civile e culturale larga, diffusa, unitaria. L’ANPI c’è e con lei tante associazioni che continuano nel loro quotidiano lavoro di stimolo sociale e costituzionale.
L’umanità al potere! Adesso.

Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI

(Foto di ANPI)

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di daria papadia (---.---.---.94) 30 novembre 2018 10:59

    Ho qualche dubbio che i veri partigiani di 75 anni fa (non i loro nipoti dell’ANPI) , sarebbero stati d’accordo a sostituire gli 800.000 tedeschi con 700.000 clandestini africani.

  • Di Un italiano (---.---.---.94) 30 novembre 2018 14:29

    Non vedo il motivo per cui questi signori continuano ad interferire negli atti di governo di una compagine eletta democraticamente dalla maggioranza degli italiani. Se fanno questo è perché il popolo italiano lo vuole. Ed i suddetti non devono permettersi di censurare le leggi promulgate alla luce di una non meglio precisata superiorità morale, che non hanno mai avuto. Al massimo loro rappresentano loro stessi (cioè i partigiani) che di fatto non esistono più. Sono atteggiamenti assolutamente anti democratici che devono essere contrastati fermamente e rispediti al mittente. Voi non rappresentate più nulla (se mai avete rappresentato qualcosa).

  • Di kocis (---.---.---.77) 30 novembre 2018 15:57

    …..”Se mai avete rappresentato qualcosa”, scrive tra l’altro la persona che si presenta con il nominativo “ un italiano”. Termine assolutamente anonimo dato che riguarda tutte le persone residenti in Italia che ammontano a circa 60,5 milioni.

    L’affermazione è già un bel “biglietto di visita”. E’ palese che questa persona non conosce gli eventi storici, quindi politici e sociali, che hanno caratterizzato l’Italia negli ultimi 75 anni.

    Giusto per dare alcuni elementi di conoscenza e di riflessione.

    Sul sito di ANPI nazionale http://www.anpi.it/  alla voce “ CHI SIAMO”  così viene ricostruita la storia dell’Associazione. ( Si riporta la lunga premessa della nota complessiva):  

    L’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con i suoi oltre 120.000 iscritti, è tra le più grandi associazioni combattentistiche presenti e attive oggi nel Paese. Fu costituita il 6 giugno 1944, a Roma, dal CLN del Centro Italia, mentre il Nord era ancora sotto l’occupazione nazifascista.
    Il 5 aprile del 1945, con il decreto luogotenenziale n. 224, le veniva conferita la qualifica di Ente morale che la dotava di personalità giuridica, promuovendola di fatto come associazione ufficiale dei partigiani.
    Il 4 giugno 1945, con la liberazione del nord, venne costituita a Milano l’ANPI – Comitato Alta Italia. Ad entrare a far parte della Presidenza furono i componenti del Comando Generale del CVL, a rappresentare idealmente e fattivamente la continuità dell’unità della Resistenza anche nell’ANPI: Raffaele Cadorna, Ferruccio Parri, Luigi Longo, Enrico Mattei, Giovanni Battista Stucchi, Mario Argenton. Nel Comitato esecutivo figuravano Arrigo Boldrini “Bulow”, Cino Moscatelli e Guido Mosna.
    Il 27 giugno 1945, il Comitato provvisorio dell’ANPI di Roma e il Comitato Alta Italia si fusero dando vita all’ANPI Nazionale. L’Associazione ebbe una sua rappresentanza alla Consulta Nazionale i cui lavori si svolsero tra il settembre 1945 e il referendum istituzionale dell’anno successivo. Mentre l’Associazione nazionale combattenti ebbe 8 consultori e quella dei mutilati e invalidi di guerra 4, all’ANPI ne furono assegnati 16, a conferma del prestigio di cui godeva. Erano così suddivisi: 3 socialisti, 3 democristiani, 3 liberali, 3 comunisti, 2 del Partito d’Azione, 1 del Partito democratico del lavoro e, infine, un consultore che non apparteneva a nessun partito. Nello Statuto erano evidenziati gli scopi operativi che la struttura si era prefissata. Tra questi:

     Restituire al Paese una piena libertà e favorire un regime di democrazia per impedire in futuro il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e assolutismo.

     Valorizzare in campo nazionale e internazionale il contributo effettivo portato alla causa della libertà dall’azione dei partigiani.

     Far valere e tutelare il diritto dei partigiani, acquisito, di partecipare in prima linea alla ricostruzione morale e materiale del Paese.

     Promuovere la creazione di centri e organismi di produzione e di lavoro per contribuire a lenire la disoccupazione.

    In particolare questo ultimo punto fu realizzato grazie alla creazione, fin dal 1948, di Convitti-Scuola Rinascita che miravano a qualificare professionalmente giovani ex partigiani e orfani dei caduti.

    Nel corso del primo Congresso del 1947 – dove fu nominato Presidente Nazionale Arrigo Boldrini “Bulow”, prima medaglia d’oro al V.M. della Resistenza, che resterà in carica fino al 2006 – venne ribadito l’impegno della Resistenza a consolidare le Istituzioni e in particolare fu sottolineato che l’antifascismo doveva essere inteso come lotta contro chi minacciava le libertà individuali, negava la giustizia sociale e discriminava i cittadini…………

     

    GRANDE il contributo dei partigiani italiani ( così come avvenuto in tutte le aree europee occupate) nella lotta contro i nazi-fascisti, dal settembre del 1943 ad inizio maggio 1945.

    Quindi la LIBERAZIONE, il ritorno della democrazia, della libertà e dei diritti civili e sociali per uomini e donne, dopo il nefasto e liberticidio ventennio dittatoriale del fascismo. Dittatura fascista che assieme ai compari nazisti della Germania scatenò la seconda guerra mondiale, l’aggressione e l’oppressione della gran parte degli Stati europei, la morte, quindi, di quasi 60 milioni di persone, il ferimento e la mutilazione di altre decine di milioni di persone.

    Immani distruzioni materiali in Italia e tutta l’Europa.

    La persecuzione e l’assassinino, nei Lager e con altre nefaste modalità di ammazzamento) di moltissimi milioni di persone: uomini, donne, bambini. Ebrei e componenti di tutte le ”diversità” politiche e sociali, così come recitato nei testi ideologici dei nazifascisti.

    Contributo in ITALIA dei partigiani:

    • Partigiani combattenti 185.639
    • Patrioti  117.518
    • Partigiani caduti 28.870
    • Partig. mut. e inv. 20.726

     

    • Donne partigiane, staffette, sappiste e gappiste 35.000

       

    • Donne partigiane fucilate e cadute in combattimento 683

       

    • Donne part. ferite 1750

       

    • Donne organizzate nei Gruppi di Difesa delle Donne 70.000

       

    Mi fermo per non “appesantire” lo scritto.

    Non c’è altro da aggiungere. E’ la STORIA, quindi la Costituzione, costruita con il sacrificio di tanti giovani, per battere i gestori degli immensi orrori, che SCANDISCONO LA NOSTRA QUOTIDIANITA’.

    Buona Lettura!

    ( domenico stimolo)

  • Di Un italiano (---.---.---.94) 1 dicembre 2018 00:31

    Tanto di cappello. Le sue affermazioni roboanti lasciamole alla storia (che ritengo sia assolutamente da riscrivere perché scritta da chi ha vinto e come tale faziosa). L’associazione dovrà essere sciolta al momento del decesso dell’ultimo partigiano in quanto non rappresenta più nessuno. L’uso che se ne fa, e che se vorrebbe fare, ad aeternum é assolutamente strumentale al mantenimento del potere di soggetti politici che non rappresentano più la popolazione italiana (se non in minima parte) e, quindi per definizione, non democratico. Quindi, statevene al vostro posto ed al massimo organizzate e gestite qualche museo (non con soldi pubblici però) per soddisfare la necessità di qualche (sparuto) nostalgico di un periodo buio ed ammuffito del nostro paese.

    Non si può vivere di solo passato! E che passato poi! Il mondo va avanti e noi andiamo indietro.

    • Di kocis (---.---.---.77) 1 dicembre 2018 00:47

      Scrive tra l’altro “un italiano”………..” perché scritta da chi ha vinto e come tale faziosa”….

      Gentile interlocutore come ben noto vinse la Libertà, contro gli idolatri della “razza eletta, i tragici cantori della morte, seminatori dello sterminio..

      Una gran bella vittoria che festeggia sempre il popolo italiano, indietro non si torna più!. Anche lei liberamente scrive, su questo e su quello, grazie a chi sacrificò la vita contro gli oppressori che avevano infamato e distrutto i veri valori della Patria e la vita di tanti italiani, riscattata dalla lotta dei partigiani. In Italia e nell’Europa tutta.

      Il “carnevale” di oggi è  solo una “ridanciana” maschera della tragedia di ieri.

      Gli amanti della libertà e della dignità umana cantano la VITA, di tutti e per tutti.

      Se si vuole aggregare è sempre bene accetto.

  • Di Un italiano (---.---.---.94) 1 dicembre 2018 08:11

    Come vedo la "retorica" è il suo forte. Poteva andar bene nell’Ottocento o nei primi anni del novecento, ma adesso è decisamente fuori luogo.

    Viva nel mondo reale signor kocis e come lei tanti altri, sicuramente staremo meglio tutti quanti!

  • Di Un italiano (---.---.---.94) 1 dicembre 2018 08:46

    Per il lettore, riporto la definizione di Retorica. Così potete valutare se ci azzecca.

    "Atteggiamento dello scrivere o del parlare, o anche dell’agire, improntato a una vana e artificiosa ricerca dell’effetto con manifestazioni di ostentata adesione ai più banali luoghi comuni."

    Come vedete ci prende completamente. Kocis, ritorni nel museo.....

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.64) 1 dicembre 2018 11:51
    Enzo Salvà

    Io mi auguro che il Presidente della Repubblica non firmi questa legge e la rimandi in Parlamento. Del resto nel firmare il Decreto aveva allegato alcune raccomandazioni che non sono state certamente raccolte.

    Di certo questa legge finirà alla Corte Costituzionale e di certo i dubbi di tante associazioni, autorità locali come i comuni, partiti politici e parti di essi anche alleati di Governo troveranno soddisfazione. Bene fa l’ANPI a lanciare questo appello.

    Non capisco “Un italiano”, pretende di parlare ed allo stesso tempo che gli altri stiano zitti o vadano nei musei. Perché?

    Bello però, sui migranti, perché di questo alla fine si tratta, è il Ministero dell’Interno con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che a fine giugno ha pubblicato un Atlante molto positivo sullo SPRAR (sistema oggi distrutto). Paradossale, non trova? lo trova qui:

    https://www.sprar.it/wp-content/uploads/2018/11/Atlante-Sprar-2017_Light.pdf

    Anche Legambiente, che Le assicuro è una pericolosa associazione terroristica, si è cimentata sulla questione, lo trova qui: (se ha voglia di leggere clicchi su scarica il dossier)

    https://www.legambiente.it/contenuti/dossier/accoglienza

    ma se proprio non è convinto troverà ben 33 Comuni Veronesi, Leghisti per la maggior parte, che si lamentano proprio del decreto. Ho riportato la foto del giornale L’Arena di Verona, giusto per non essere tacciato per propalatore di fake, lo trova qui:

    https://www.agoravox.it/ecrire/?exec=articles&id_article=82257

    Che poi una domanda bisogna farsela: distrutto un sistema funzionante ed in mano ai Sindaci eletti, tutto finisce nelle mani dei privati, (CAS) con meno soldi ma sempre in mano a quel sistema che potenzialmente può diventare una mafia…. Ricorda “Mafia Capitale?” di questo si tratta. E’ interesse degli italiani? Non credo, di chi allora? Magari di qualche amico che ha Cooperative Sociali in Lombardia?

    Alla fine, come vede, tra paradossi, strumentalizzazioni e provvedimenti contrari alla logica e alla razionalità, da criticare ce n’è eccome. Purtroppo non si tratta di criticare una legge ma di evitare di cadere in un buco dentro al quale anche “un italiano” sarà trattato da pecora.

    Ci sono princìpi che esulano dal successo di un politico che appare carismatico ma è null’altro che un demagogo che spinge alla esclusione “persone” anche italiani, gli accattoni come i manifestanti in piazza o sulle strade. Voglio proprio vedere cosa farà la Polizia agli operai fuori dai cancelli di una fabbrica che li ha licenziati perché sta delocalizzando e questi sono lì non solo per protestare ma per impedire che si portino via i macchinari.

    Bene, l’ho ascoltata “un italiano” niente retorica, “fatti non pugnette” ….. però mi chiedo: Lei oggi pretende che il Governo non venga disturbato da critiche, ma Lei, prima di questa strana alleanza, non ha mai criticato i politici e i governi?

    Gli spettacoli si fanno in Teatro non in politica e sulla pelle della gente …………! (non scrivetemi di guardare cosa hanno fatto gli altri non me ne può importare di meno)

    Un Saluto

    Es.

  • Di Un italiano (---.---.---.135) 1 dicembre 2018 13:05

    Giustamente il sig. Salvà /redazione deve mettere la sua chiosa finale. L’interpretazione autentica della discussione come da abitudine. L’imprimatur di antica memoria catto-comunista. Ci siamo abituati oramai, conosciamo i nostri polli.

    • Di kocis (---.---.---.77) 1 dicembre 2018 13:37

      Gentile “ Un italiano”, constato che non entra mai nel merito delle questioni poste.

      Riguardo i Musei ( i contenitori della memoria comune) da lei richiamati mi preme informarla che questi luoghi, sul piano della rappresentazione dei Beni materiali ed “immateriali”, sono il cuore massimo pulsante, vivo e sempre presente, della civiltà di ogni paese, e quindi della comunità tutta: storia, cultura, diritti e doveri civili e sociali, arte……

      Si guarda sempre a ieri per meglio focalizzare la riflessione e l’attenzione su l’oggi e il domani.

      Riguardo al movente che ha determinato la presa di posizione dell’ANPI – trasformazione in legge del decreto “sicurezza” -, aggiungo solamente che tutto questo nasce proprio con un brutto…. auspicio.

      Infatti proprio in questa fase temporale ricorre l’80° anniversario delle nefaste leggi razziali varate dalla dittatura fascista…….poi ben si sa come è andata a finire.

      L’impeto della libertà, della solidarietà, umanità -uguaglianza tra gli esseri umani - ( come sancito dalla nostra Costituzione e da fondamentali Postulati ed accordi internazionali,  sanciti proprio dopo gli orrori della guerra scatenata dal nazifascismo), è sempre più forte.

      Niente e nessuno potrà mai bloccarla.

      DA PARTE MIA L’INTERLOCUZIONE- CONFRONTO  SI CONCLUDE con questo scritto……Sa il tempo è sempre prezioso.

      Saluti

  • Di Un italiano (---.---.---.94) 1 dicembre 2018 18:29

    Contestualizzare, contestualizzare.... signori kocis e Salvà bisogna contestualizzare! Certo che a voi fa sempre comodo avere l’invasore (il fascista) alle porte così ci ripetete all’infinito la trita e ritrita solfa delle libertà democratiche, del razzismo e via dicendo. Nel frattempo mantenete i vostri cadreghini a vita (e li tramandate ai nipoti). È così e basta. Cari signori l’ ultimo fascista l’avete appeso a testa in giù quasi ottant’anni fa. Perché subito dopo fascisti non ce n’erano più, neanche a cercarli con il lanternino. Ed una buona parte sono finiti nell’ Anpi tanto per non sfatare l’italico voltagabbanismo. Quindi cosa ci venete a raccontare adesso, dall’alto della vostra torre d’Avorio con la spocchia e la saccenza che vi contraddistingue. Voi siete diversi, lo sappiamo. Siete i titolari della vera democrazia. Il resto del popolo (che non vi vota più fortunatamente ) è una massa di soggetti ignoranti da rieducare (mi sovviene qualcosa di sud est asiatico, Pol Pot, mao e compagnia). Perdete il pelo ma non il vizio.

    Nel merito, era ora che qualcuno facesse qualcosa per la sicurezza, nostra e dei nostri figli (e figlie) . Ben venga Salvini e chi lo sostiene. Un decennio di governo delle cosiddette sinistre (peraltro non elette) ha portato alla situazione che abbiamo sotto gli occhi (anche dei vostri, solo che voi siete stranamente presbiti in questo caso). Non ci incantate con le minacce del fascismo incombente, i fascisti li avete solo voi nella vostra testa e li usate in modo chiaramente strumentale. Il fatto del maggior costo e del pericolo di perdere di vista gli immigrati... Peggio di così non potrà essere. Già adesso abbiamo migliaia e migliaia di immigrati allo stato brado che fanno tutto quello che vogliono, spacciano, delinquono, rubano, sono manovalanza delle nostre organizzazioni criminali e via dicendo. Se non altro avremo uno strumento in più per identificarli, fermarli e rimpatriarli. Sempre che non mettiate voi i bastoni tra le ruote (come è molto probabile). A casa mia questo atteggiamento si chiama favoreggiamento, sia dell’immigrazione clandestina che delle azioni illegali. Da perseguire penalmente. Vedete voi.

    Quindi questo faro di legalità che vi arrogate non più così tanto un faro. Anzi. Fateci un pensiero. Tanto so che è inutile. I preconcetti ideologici sono impossibili da scalzare. L’unica buona notizia è che tali ideologie sono praticate da una infima minoranza degli italiani.

  • Di Un italiano (---.---.---.94) 1 dicembre 2018 18:57

    A proposito del faro di legalità che sarebbe la sinistra.

    Razzista, nazista, fascista, sovranista, populista. E chi più ne ha più ne metta. E’ in libreria “Tutti contro Salvini” (Giubilei Regnani Editore), libro che raccoglie tutti gli attacchi indirizzati al leader della Lega Matteo Salvini dai suoi avversari politici.

    Fatevi una cultura e rendetevi conto a che livelli siamo arrivati.

  • Di Un italiano (---.---.---.94) 2 dicembre 2018 10:15

    Sempre a proposito del seguente passaggio del comunicato di cui si tratta:

    "Non si può restare inerti. Non ci si può rassegnare a questo declino, alle pratiche ignobili contro la vita e la dignità dei migranti cui dovremo assistere."

    Cito un bell’articolo a proposito:

    https://www.ilprimatonazionale.it/e...

    Alla luce di tale stato di fatto (che contraddice platealmente quanto affermato più volte dalla presidenta) ditemi voi quale motivazione possono avere tali affermazioni, assolutamente prive di buon senso ed autolesionistiche, se non quella della pura e becera ideologia.

    • Di kocis (---.---.---.77) 2 dicembre 2018 20:30

      E’ ovvio che il patrimonio principale di questo sito, Agoravox / “il cittadino fa notizia”, è rappresentato dai lettori. In particolare con queste brevi ed ulteriori considerazioni voglio attenzionare le persone che hanno prestato interesse al comunicato del Presidente nazionale dell’ANPI, e con pazienza hanno letto i commenti che si sono sviluppati.

      La presenza e il ruolo degli immigrati, compreso in particolare gli aspetti prioritari che caratterizzano il mondo del lavoro e la complessiva struttura sociale: contributo al Pil, tipologie lavorative, retribuzioni, partecipazione al sistema fiscale, previdenziale, assistenziale, rapporto costi/benefici…compreso nello speifico le caratterizzazioni legislative, è una questione molto seria e rilevante. Ciò vale per l’Italia e per tutti i paesi europei ( solo per restare nel “vecchio continente”), per i grandi processi di accoglienza ed migrazione trasversale che attraversano la Comunità Europea, e le dinamiche che riguardano le provenienze extracomunitarie.

      E’ un problema storico, di grandi dimensioni, non nasce oggi. Gli italiani da sempre hanno rappresentato il principale popolo migrante nello scenario mondiale, decine di milioni nel corso degli ultimi 130 anni hanno lasciato le nostre amate sponde….anche, numerosissimi, per terre assai lontane. Gli iscritti all’AIRE – Anagrafe Italiani Residenti all’Estero – a fine 2016 erano quasi 5 milioni. Gli italiani continuano ad emigrare in maniera molto consistente.

      Viviamo una fase temporale nella quale emerge e si consolida una tendenza ove tutte le problematiche ( universali) vengono ridotte a “telegramma”. L’indagine, la ricerca, l’approfondimento scientifico, l’analisi culturale, vengono bistrattate e marginalizzate. Si suppone, irragionevolmente, che le complesse questioni sociali che riguardano anche l’accoglienza dei rifugiati e l’immigrazione in generale, possono essere trattate con “estrema sintesi”, come se le necessità e le dignità umane fossero “becera” merce.

      Sul rapporto “ COSTI-BENIFICI” invito a leggere un dettagliato articolo pubblicalo dal quotidiano “ Il Sole 24 ore” in data 4 luglio 2018, dal titolo: “ IMMIGRATI/ Il rapporto costi-benefici è positivo per L’Italia. Ecco perché”.

      https://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2018-07-04/immigrati-rapporto-costi-benefici-e-positivo-l-italia-ecco-perche-124003.shtml?uuid=AEltRrGF

      Buona lettura.

      ( domenico stimolo) 

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