• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Digitale terrestre: una vecchia tecnologia, svenduta per innovazione

Digitale terrestre: una vecchia tecnologia, svenduta per innovazione

Entro il 2010, l’Italia cesserà di ricevere la trasmissione televisiva analogica a beneficio del tanto decantato, digitale terrestre. La Sardegna è stata la prima Regione ad effettuare il passaggio. Ora pian piano, toccherà a tappeto al resto del Paese.

Entro il 2010, l’Italia cesserà di ricevere la trasmissione televisiva analogica a beneficio del tanto decantato, digitale terrestre. La Sardegna è stata la prima Regione ad effettuare il passaggio. Ora pian piano, toccherà a tappeto al resto del Paese.

Proclamato come innovazione assoluta attraverso le presentazioni televisive, in realtà questo sistema di trasmissione non è esattamente una novità. Negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna, le prime sperimentazioni di questo sistema sono relative addirittura ai primi anni ’70. E già verso la fine degli anni ’90, a parte America ed Inghilterra, paesi come la Finlandia, la Svezia e la Svizzera hanno effettuato il passaggio globale a questa tecnologia. Via via, la maggior parte delle nazioni si sono adeguate. Attualmente, l’omologazione al digitale terrestre interessa, a parte l’Italia, la Francia, la Norvegia, il Sudafrica, Taiwan, l’Estonia, la Croazia ed il Belgio, ultime nazioni che hanno scelto di passare a questa tecnologia, che consentirà di ottenere un segnale video migliore rispetto a quello analogico oltre alla possibilità futura, che l’utente possa interagire con le trasmissioni video direttamente, attraverso l’uso di un particolare telecomando.

Sfatiamo quindi il fatto, che il digitale terrestre sia una innovazione dei nostri giorni, così come viene propagandato da che se ne parla. E vediamo quali saranno i reali benefici e gli effetti negativi per i telespettatori. Innanzitutto, sarà necessario l’adeguamento tecnico, che potrà essere effettuato o acquistando un decoder da collegare all’apparato televisivo posseduto o altrimenti, decidendo per l’acquisto di un modello che integri in se lo stesso decoder. In ambo i casi, si dovrà presupporre una spesa economica da aggiungere al bilancio familiare, che inciderà comunque in un periodo di palesata crisi economica. Il costo del solo decoder televisivo, è di cento euro.


A spese si aggiungono quindi nuove spese, in un periodo storico ove milioni di famiglie stentano addirittura a giungere alla fine del mese. E si pensi anche alla difficoltà che molti anziani si troveranno a vivere, con la poca dimestichezza all’utilizzo di nuove performanti tecnologie: forse non gli basterà la vita che avanza, ad impararne l’utilizzo. Altro punto su cui riflettere: attualmente si rileva una notevole difficoltà ad acquistare televisori di ultima generazione in quanto nei negozi dedicati sono realmente pochissimi i modelli che integrano in se il decoder: solamente la Samsung e Panasonic infatti, sono ora presenti sul mercato, a prezzi non esattamente popolari. Sembra quindi, che si stia dirigendo la popolazione verso l’acquisto del decoder piuttosto che del televisore adeguato, e verrebbe da pensare che si possa voler sviluppare il mercato dei decoder a danno delle case produttrici di apparecchi televisivi. Incentivi statali?

Ci saranno, ma qui sorgono le prime difficoltà. Sembra infatti, che i fondi destinati al digitale terrestre previsti nella legge Finanziaria 2009, siano stati dimezzati e portati a 30 milioni di euro (rispetto ai 60 milioni stanziati a suo tempo dall’esecutivo Prodi), così da ledere in maniera pesante la misura del contributo statale con il quale supportare gli acquisti del decoder o delle Tv predisposte da parte dei cittadini meno abbienti, che dovranno comunque, per accedere a tali agevolazioni, dimostrare di percepire un reddito annuo non superiore ai 15.000 euro.

Ed inoltre, pur rientrando nella casistica di chi può accedere a tale agevolazione, si aggiunga il fatto che è necessario – come immaginabile – essere in regola con il pagamento del canone RAI, che incide di oltre cento euro l’anno sulle tasche degli stessi contribuenti indigenti. Insomma sembra, questa, un’azione che più che essere innovativa, calerà sulle spalle martoriate di chi vive una condizione di disagio economico e che si vedrà oscurare la possibilità di usufruire di un servizio che rientra ormai a pieno titolo, nella quotidianità di tutti.

Ma lo sviluppo deve andare avanti, e poco importa se milioni di persone si vedranno oscurare le trasmissioni preferite per il “semplice” fatto che, a sviluppo tecnologico sempre meno corrisponde sviluppo economico del piccolo contribuente. Intanto, molte aziende che operano nel campo elettronico sono pronte a sciorinare sul mercato i tanti modelli predisposti a decodificare il segnale del digitale terrestre. Un affare di rilevanza economica di una notevole proporzione, che metterà anch’essa sul piatto della bilancia una volta di più, l’enorme discrepanza economica che si sta vivendo fra le classi sociali italiane.

Commenti all'articolo

  • Di snail (---.---.---.126) 28 maggio 2009 09:59

    Il tuo articolo è interessante, ma TI SUPPLICO impara a mettere le virgole... davvero, mi è venuto il mal di mare a leggerlo!

  • Di GF (---.---.---.100) 28 maggio 2009 12:24

    Invito tutti quanti a lasciar perdere il digitale e a farsi la TV via internet o con Satellitare.

    la tassa di possesso del televisore (ex-canone RAI) è una rapina ma è una tassa e ahimé è applicata ad ogni apparecchio deposto alla ricezione di canali televisivi.
    Quindi di quello non ce ne libereremo mai.
    Fintanto che nessuno si lamenterà di pagare il "pizzo" travestito da possesso di un bene.

    Vista la pluralità e la qualità dei canali satellitari (anche se alcuni sono orrendi) io vi propongo di scegliere quelli, sicuramente NON il digitale!

  • Di Lighthouse (---.---.---.14) 28 maggio 2009 12:40

    al passo "...vediamo quali saranno i reali benefici e gli effetti negativi ..." non corrisponde alcun cenno sui benefici.
    Si può obiettare sulla qualità dell’algoritmo di codifica dell’immagine, ma in un contesto di sviluppi incessanti della tecnologia era necessario scegliere e iniziare l’avventura digitale. Rimanere sulla tecnologia analogica non è opportuno, visto che ci precluderebbe sviluppi di cui si vogliono cogliere le opportunità nel resto d’Europa. Tra i benefici ricorderei la maggiore immunità da disturbi dell’immagine, la possibilità di trasmettere più canali (esigenza molto avvertita in Italia, ad es. per gli equilibri politici), l’opportunità di introdurre alcune funzioni interattive.
    Vorrei anche segnalare che esistono in commercio decoder ad un terzo del prezzo dichiarato nell’articolo e che attualmente è vietata la commercializzazione di apparati televisivi non equipaggiati con decoder digitale. In conseguenza di quest’ultimo obbligo, nei negozi è possibile trovare ua vasta scelta di televisioni dotate di decoder digitale.
    Saluti.
     

    • Di Paolo06 (---.---.---.203) 28 maggio 2009 12:48

      Equilibri politici?
      Come fai a definire la creazione del digitale terrestre utile agli equilibri politici.
      A parte le indiscusse qualità di immagine, il digitale terrestre è servito in Italia (in parte) alla pseudo legalizzazione del furto di canale a Di Stefano a vantaggio del papinano e la sua mediaset.
       

  • Di twinca (---.---.---.201) 28 maggio 2009 13:10

    Scusate, ma quando è stato scritto quando questo articolo ? Si fa’ riferimento alla mancanza di modelli sul mercato. Questo era vero 3 anni fa’ , da 2 anni a questa parte si trovano tutti con sezione digitale terrestre, anzi da febbraio 2009 in Italia è obbligatorio venderli con digitale terrestre incorportato, poi si fà riferimento al costo del decoder che sarebbe di 100 euro, il prezzo attuale di un decoder per i canali gratuiti e di 30 euro forse si fa riferimento a i decoder per la ricezione dei canali a pagamento che attualmente è intorno a 70 euro. Io lavoro nel settore, è credetemi articoli come questi dimostrano come i giornalisti quando affrontano argomenti tecnologici siano di una superficialità allarmante, tutto l’articolo a partire da i paesi citati e contenstabile. Il Digitale Terrestre non è una tecnologia alternativa ma sostitutiva che porta migliorie su una ampia serie di applicazioni, sarebbe come lamentarsi perchè il sistema operativo dei PC viene aggiornato, penso che poche persone siano disposte a lavorare con Windows 98 anche se si deve spendere per acquistare il sistema nuovo. Anche Beppe Grillo disse che il DTT era nato morto e arrivo’ a dire che la Tv ad alta definizione non sarebbe stata utilizzabile sul questo sistema, poi gli ho scritto che si sbagliava e ha smesso di dire cose sbagliate.Un consiglio non credete a chi parla di cose che non conosce....

  • Di Antonio (---.---.---.67) 28 maggio 2009 13:14

    Chi pretende di essere un/una giornalista dovrebbe essere informato e non strumentalizzare le informazioni per dimostrare teoremi, infatti :

     la tecnologia non è obsoleta, semplicemente è la tecnologia utilizzata in tutta Europa

     i decoder non costano 100€, se ne trovano in commercio a 29€

     i TV in vendita hanno tutti il tuner Digitale Terrestre

     il canone, che piaccia o no, si deve pagarlo perchè è una tassa; chiaramente per avere agevolazioni o contributi si devono pagare le tasse

     il passaggio al digitale avverrà entro il 2012 e non il 2010


  • Di Giorgio Floris (---.---.---.155) 28 maggio 2009 14:47

    La qualità del DTT non è migliore, è tutto o niente, cioè prendere il canale con un certo livello minimo di potenza e qualità ti consente di vederlo in modo ottimale, ma sotto quella soglia il canale non si vede affatto. Io per esempio vedo La7 a giorni alterni, secondo le condizioni meteo, mentre con l’analogico il segnale era un po’ debole (un po’ di effetto neve) ma la vedevo sempre.
    Inoltre cambiano continuamente le frequenze dei canali per cui tutte le settimane devo rifare la sintonia automatica, quindi non posso (di fatto) impostare ai primi numeri i canali che preferisco (dovrei rifarlo tutte le settimane.
    Molti canali, come Repubblica TV, non li vedo affatto.
    I canali mosaico (tipo il TG su Sky) non funzionano.
    Le antennine amplificate interne sono praticamente inservibili per cui non posso più vedere la TV senon dove ho una presa dell’antenna centralizzata.
    La maggior parte dei canali in più (rispetto all’analogico) sono a pagamento e non mi interessano (meglio Sky a parità di prezzo).

    • Di barbara (---.---.---.225) 28 maggio 2009 19:03

      Cio’ che nessuno ha detto, e’ che trasmettere con il digitale terrestre si ha un consumo energetico molto elevato in confronto al satellite! Quindi in un periodo dove la salvaguardia ambientale dovrebbere essere al primo posto e’ stupido puntare su una tecnologia vecchia, costosa e inquinante!!

  • Di Franco (---.---.---.4) 28 maggio 2009 19:18

    [quote]Altro punto su cui riflettere: attualmente si rileva una notevole difficoltà ad acquistare televisori di ultima generazione in quanto nei negozi dedicati sono realmente pochissimi i modelli che integrano in se il decoder: solamente la Samsung e Panasonic infatti, sono ora presenti sul mercato, a prezzi non esattamente popolari.[/quote]

    Questo è assolutamente falso ,tutti le tv LCD e Plasma(qualunque marca) in vendita attualmente hanno il tuner digitale terrestre integrato ,questo già da un bel po’

    Letto troppo spesso in giro notizie date in modo errato

  • Di twinca (---.---.---.201) 28 maggio 2009 20:18

    Rispondo a Barbara. Ancora una volta non parlate di cose tecniche se non le sapete o solo per riportare notizie non vere.. Il consumo dei ripetitori per la tecnologia DTT è lo stesso se non inferiore a quello analogico, consumano molto di più i migliaia di ripetitori per i telefonini sparsi per il nostro paese ma di questi non se ne occupa mai nessuno (del consumo intendo) come mai nessuno si sente in colpa quando usa un cellulare...?

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.79) 28 maggio 2009 20:27
    Emilia Urso Anfuso

    Signori...calma.
    Nel mio articolo, i dati riportati, corrispondono alla realtà.

    1) - Il digitale Terrestre fu sperimentato negli USA ed in GB negli anni ’70. Che vi piaccia o meno.
    2) . il costo del decoder che indico, è quello "ufficiale" per poter usufruire dell’agevolazione statale...
    3) - I paesi che cito, sono parte integrante di una lista ufficiale: chi si lamenta della non correttezza dei dati, si aggiorni...
    4) - Alla stessa persona, faccio rilevare che in nessun ìa parte del mio articolo ho mai scritto che "il digitale terrestre è una tecnologia alternativa"
    5) - la sottoscritta, giornalista ma anche esperta in altri settori, ha lavorato pochi anni fa, al capitolato relativo lo sviluppo in Italia del Digitale Terrestre.
    6) - Fra "obsoleto" e "non innovativo", passa una bella differenza
    7) - Da documentazioni ufficiali, l’Italia passerà al DDT entro la fine del 2010
    8) - Ho parlato della maggiorazione dei consumi energetici: leggete meglio l’articolo
    9) - Un caro saluto, con preghiera di leggere attentamente prima di lanciare commenti che divengono...bizzarri.

    Emilia Urso Anfuso

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.79) 28 maggio 2009 20:35
    Emilia Urso Anfuso

    Il maggior dispendio energetico c’è comunque, nella misura in cui si scelga di adattare il televisore già posseduto, a causa di decoder su decoder, come spiegato nel mio articolo.

    Invito tutti ad un maggiore sforzo di lettura: mi sembra che sempre più i lettori cadano nella trappola della...lettura diagonale.

    Una serena serata a tutti.

    • Di Federico Rocchi (---.---.---.30) 28 maggio 2009 21:06

      Cara Emilia, se alla fine del suo (traballante) articolo non avessi preso la cosa sorridendo sarei qui a sottolineare una per una le "inesattezze" che lei ha, con arroganza chiaramente controproducente, collezionato sia nel testo che nelle risposte.
      Più che affrontare il piano tecnico, economico, sociale, che lei evidentemente o non conosce o confonde con qualcos’altro, mi piacerebbe sapere davvero il motivo che la spinge a questa clamorosa disinformazione, il tutto presentandosi come "giornalista", ovvero alla faccia del codice deontologico della professione. Dipietrismo congenito?
      Il problema è che quando si parla di fatti bisogna, se non altro, stare molto attenti a non spararle cronologicamente troppo grosse: la "tecnologia digitale terrestre", direi anche ovviamente, non può essere stata sperimentata addirittura negli anni 70 e in particolare in USA o GB visto che gli algoritmi di compressione del gruppo MPEG sono stati studiati soprattutto nel nostro paese nei laboratori CSELT (http://it.wikipedia.org/wiki/CSELT) dallo stesso Prof. Leonardo Chiariglione che ha curato lo sviluppo anche della compressione MP3, della quale nonostante tutto anche lei avrà probabilmente sentito parlare... A maggior prova di questa semplice osservazione basti infine ricordare che la prima trasmissione digitale televisiva è avvenuta via satellite nel 1990 in occasione dei Campionati del Mondo di Calcio e indovini un po’ chi l’ha realizzata? Gli americani? Gli Inglesi o i Giapponesi?
      Sulle altre castronerie sorvoliamo.
      Grazie per la serena serata, il suo articolo è stato decisivo per tirarmi su di morale, a patto di non prenderlo sul serio! :)

      PS: DDT è il noto antiparassitario oramai vietato in tutto il mondo. L’acronimo corretto è DTT...

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.79) 28 maggio 2009 21:18
    Emilia Urso Anfuso

    L’allegro lettore cita Wikipedia, ok, legga allora Wikipedia..: http://it.wikipedia.org/wiki/Televisione_digitale_terrestre

    Felice sempre, di far sorgere un sorriso..smiley

    Mi augurio che possiate usufruire sempre della scarsa informazione cui siete tutti abituati.

    P.S. in un "Corriere della sera" del 1967 - che conservo gelosamente fra la mia collezione, un modello di vetura elettrica, fu presentato dalla Ford.

    Oggi sembra sia una innovazione...il modello peraltro, era di minime dimensioni, una sorta di "Smart" di 43 anni fa...

    Buona, serena ed allegra serata a tutti. smiley

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.79) 28 maggio 2009 21:40
    Emilia Urso Anfuso

    Leonardo Chiariglione che lei cita nel suo commento lo conosciamo. Siamo a conoscenza del fatto che oltre ad essere stato a capo Telecom Italia Lab e oltre ad aver fatto parte del consorzio Mpeg, si vocifera sia stato anche quello che ha permesso la diffusione di codec "proprietari" che poi, usciti dall’ambito di sviluppo "universitario", sono diventati ad esempio i vari Divx attualmente divenuti uno standard nei lettori dvd di ultima generazione. Tanto di cappello. Circa i libri bianchi o neri soprassiedo. La rete è piena di informazioni. Non sto qui a sciorinare mie o del mio staff capacità tecniche o conoscenze informatiche. Le consiglio di leggere tra le righe del mio articolo. Il digitale terrestre è superato per il semplice fatto che internet viaggia più veloce. E’ avanti anni luce. A patto che i soliti policitici interessati a mettere lo zampino su tutto ne rimangano fuori, entro 3 o 4 anni la trasmissione analogica o semi analogica morira’ o sarà il retaggio di una generazionione nata con mamma Rai. Youtube ma non solo dimostrano in maniera lampante che la televisione intesa come tale è destinata a scomparire. Ci saluti i suoi amicidi RaiWay. Lo stipendio lei ed i suoi eventuali colleghi ingegneri informatici lo prenderete ancora per poco. Esiste un popolo che sà molto più di voi : il popolo di internet.

  • Di Federico Rocchi (---.---.---.30) 29 maggio 2009 04:06

    Delirante...

  • Di Alfonso Palazzo (---.---.---.9) 1 giugno 2009 10:18

     Mi permetto di segnalare che, oltre alle marche di produttori indicate nell’articolo, ci sono anche case di produzione come Mivar e Nordmende a proporre apparecchi dotati di Decoder integrato.

    Il vero problema con lo il prossimo switch off è l’annunciato passaggio di diversi format televisivi su canali a pagamento. Ad esempio Mediaset ha già in programmazione tutte le partite della ex Coppa Uefa sui canali offerti in abbonamenti e pay per view.

    Ho l’impressione che la televisione generalista nel medio termine si impoverirà di contenuti pagati con la sola pubblicità.

  • Di Ocram (---.---.---.186) 1 giugno 2009 18:18

    Mettiamola così signor Rocchi, far passare il semplice passaggio dal segnale analogico a digitale delle trasmissioni radio-televisive come "la rivoluzione del digitale terrestre" è di fatto pubblicità pagata dai contribuenti.
    Molte radio sono passate qualche anno fa allo standard digitale di trasmissione, con tanto di pubblicità auto-pagata tramite un consorzio ad hoc. Come risultato ci sono decine di radio italiane ascoltabili tramite internet. Quanto ci vorrà perchè lo facciano anche le reti televisive che stanno nascendo?
    Quel giorno per la visione Lei potrà avere:
    a) un televisore soggetto ad una tassa annuale, un decoder integrato o meno, cavi e cavetti.
    b) un personal computer collegato ad un monitor, un cavo di rete, un mouse.
    Chi ha deciso che è meglio la prima opzione e la sovvenziona coi soldi di tutti? Dove è finito il libero mercato?

    • Di Antonio DS (---.---.---.172) 2 giugno 2009 13:03

      Decoder, Paolo Berlusconi e il socio di Cosa Nostra
      21 febbraio 2008 Mafia, soldi sporchi, incentivi pubblici e interessi privati.Tutto cio’ risulterebbe nell’inchiesta sul misterioso rapimento di Giovanni Cottone ex socio di Paolo Berlusconi.
      SOLARI.COM In questa società per la vendita di decoder Giovanni Cottone possedeva il 49% del capitale, il 51% era del fratello del leader di Forza Italia. Poi qualcuno ha cercato di rapire Cottone, la Procura ha indagato e ha scoperto la pista del riciclaggio e degli investimenti mafiosi. E anche altro...(segue)

  • Di nik (---.---.---.190) 15 giugno 2009 21:23

    Noi italiani siamo una massa di pecoroni. CI LAMENTIAMO SOLO E POI PAGHIAMO SEMPRE........................ Io propongo una rivoluzione contro questi ladri autorizzati.
    Canone telecom, canone rai, tassa i posseso automobile, tratenute in busta paga, (noi lavoriamo e loro si fregano parte dei nostri soldi) ecc.... Adesso l’ennesima rapina per il digitale terrestre.....BASTAAAAAAAAAAAAAA. Non paghiamo niente più e vediamo cosa fanno contro 16 milioni di Italiani............ITALIANI UNIAMOCI.

    • Di Think Different (---.---.---.52) 6 luglio 2009 23:50

      Ho letto in giro che un decoder costa circa 135 euro se l’utenza lo paga 27 euro vuol dire che il resto ce li mette il nostro grandioso sTATO iTALIANO. Bello !!!!! Bello soprattutto per il fatto che comunque sia, il digitale Pedestre e’ stato finanziato piu’ della squola, e si vedono pure i risultati in giro ballerine nude che diventano ministre, a che serve studiare; non studiero’ non leggero’ ecco perche’ diventero’ qualcuno... cosi’ dice una canzone verita’, in un mondo di menzogne..... Bello il nostro governo feudale ex piduista tutti pronti ad avallare le balsane idee del pREMierino. L’italietta ultima in tutto anche nel recepimento delle molte direttive europee, soggetta a procedura di infrazione, che pagheranno coi soldi delle tasche degli italiani, da parte della comunita’ europea per gli abusi del padroncino con la sua mediamerd, nei confronti della rete Europa_7 e’ stranamente al primo posto per adeguarsi al digitale voluto anche dalla comunita’ europea... e chissa’ perche’... forse perche’ siamo in un paese mafioso??? Dove il cittadino deve solo subire ??? Infatti vediamo che analogamente, i mafiosi fanno il loro porco comodo lontano dalle concorrenze con continui abusi, ebbene si i mafiosi operano proprio cosi! LA Scuola e’ un diritto umano, le ballerine e le puttanate del bi o Piscione appiattiscono le coscienze; panem et circenses non fa uno Stato ma fa molto schiavi.

      Guardate il simbolo della quasi fallita Mediamerd, poi magicamente "risalita" in barba a tutte le leggi sulla concorrenza e in violazione delle leggi sulle quote pubblicitarie, in seguito alla discesa in campo politico del ridicolo piduista ( vestito da santino ma che rappresenta solo se stesso), ha il simbolo del serpente "detto anche biscione", che putacaso e’ pure analogo a quello di Satana e’ forse colui che incarna?

      Se a qualunque di voi a meno che non siate dei pazzi, ma se vi danno la possibilita’ esclusiva (solo a voi) da domani di poter vendere degli schermi tv o la possibilita’ esclusiva di vendere il parmigiano o magari l’acqua, allora diventerete bravi, ricchi e cavalieri non so di cosa; proprio come il nostro bravo Abusivo di sempre. E cosi piu’ di qualcuno, servitore con lo sbattichiappe, pur di sedersi al vostro tavolo a mangiare i peggiori avanzi dei vostri pasti chiaramente rubati ad altri "gli esclusi dalla concorenza" vi dira’ pure che avete sempre ragione voi.

      La morale Deve venire sempre prima di tutto dello Stato, delle leggi e di quello che dicono o impongono gli altri.

      Saluti

  • Di giugar (---.---.---.16) 27 agosto 2009 14:23

    Anche la televisione a colori era una vecchia tecnologia nel 1979! I prmi esperimenti risalgono agli a 1938, la prima trasmissione nel 1954!

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares