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Decreto Franceschini. Attori e Attrici di FACCIAMOLACONTA rispondono

FACCIAMOLACONTA, associazione di attori attrici e lavoratori dello spettacolo risponde con un contro-appello ai 100 firmatari filo-governativi con circa 1000 firme di attrici e attori lo chiamano "APPELLO RESPONSABILE ALL'UNITA' DEL SETTORE" e snocciolano numeri e date che fanno da contraltare a quelle fornite dal Ministro. 
Di seguito il testo dell'Appello corredato anche dalle firme

Il 7 luglio è stato pubblicato sul sito del Mibact un appello, firmato da 100 persone, in favore del Decreto Ministeriale, auto definito dallo stesso Ministero “un appello con cui il mondo dello spettacolo chiede al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini di proseguire nella riforma dello spettacolo”;

il 3 Giugno FACCIAMOLACONTA aveva già inviato una lettera al Ministro, firmata da 600 persone, in cui si evidenziavano alcune ravvisate mancanze dello stesso Decreto, rivolto esclusivamente alle imprese e con poca attenzione, invece, alle parti più “deboli” della filiera produttiva, cioè gli artisti.

Perché non è stato dato spazio alcuno alla nostra lettera? Perché non abbiamo mai ricevuto dal Ministero alcuna risposta?

Perché mettere a tacere il dissenso costruttivo espresso da una parte dei lavoratori del
settore e invece pubblicizzare in maniera “ufficiale” il consenso di un'altra?

Non è un mistero per nessuno che questo Decreto avesse qualcosa di sbagliato. La sentenza del TAR, giudicandolo illegittimo e incostituzionale, di fatto lo annulla.

Il Consiglio di Stato, su istanza del Mibact, sospende la sentenza. Questo lo stato dell'arte relativo al Decreto, appellabile certo ma molto eloquente riguardo alla necessità di perfezionarlo.

Noi ora vorremmo capire in che ottica la sospensione è realmente positiva. Se è per consentire ai teatri di arrivare alla fine della stagione permettendo loro di pagare tutti i lavoratori dello spettacolo in essi impiegati, bene.
Se si tratta di una pausa di riflessione che produrrà nell'immediato futuro un confronto reale con tutte le parti in causa, imprese e lavoratori, bene anche questo.
Se invece si vuole applaudire al Decreto sottolineandone gli aspetti positivi in maniera strumentale, ignorando le moltissime voci che da mesi ne chiedono una revisione, allora questo è molto grave.
Noi attori e attrici di FACCIAMOLACONTA ci siamo posti in modo critico rispetto a un Decreto che dimentica l'artista; abbiamo cercato con il Ministro, per ora invano, un dialogo avanzando proposte concrete per portare l’obiettivo di futuri interventi legislativi anche verso la considerazione chiara della nostra categoria. Ma ora è chiara, in seno al nostro movimento, la preoccupazione che il Mibact non riesca a cogliere l’occasione di approfondire lo sguardo verso il mondo in cui si produce cultura in Italia.

Uno sguardo attento e schietto, che sarebbe il solo a garantire il vero miglioramento di un Decreto che aspira a diventare Legge per lo spettacolo dal vivo. Poiché qui in gioco ci sono le linee di orientamento del come fare cultura nei prossimi 50 anni, ci domandiamo risoluti il perché dell’esposizione sul sito ministeriale di un appello a firma di 100 che come tutti noi, appartenenti allo stesso settore, attendono da tempo quasi immemore la stessa cosa: la propulsione di un rinnovamento.

Se ci riconosciamo nei principi che hanno mosso un tentativo di riforma, è altrettanto necessario riconoscere che gli strumenti messi a disposizione dal Ministero sono assolutamente migliorabili. Ed è in questo momento che ravvisiamo l’opportunità unica per il settore dello spettacolo dal vivo, il quale UNITO chiede una Legge Quadro discussa e sviluppata insieme a tutti coloro che la cultura la fanno, non solo le imprese.

Non esistono parti per il tutto e per un futuro riordino del settore, per quanto dif ficile, lo sforzo del Ministero non può che rivolgersi al tutto che siamo. Per questo chiediamo un cambio radicale della visione del Ministero, sottolineando l'importanza della figura dell'artista nella futura Legge e il pericolo dell'esclusiva attenzione per i grandi apparati.

L'impostazione imprenditoriale - dei grandi numeri - con la quale il Decreto è stato scritto, non ha lasciato finora spazio a una discussione circa la politica culturale che dovrebbe sottendere il rinnovamento in esso contenuto. Discussione che siamo qui a esortare e alla quale vogliamo partecipare, in quanto attori e attrici, lavoratori dello spettacolo, consapevoli e orgogliosi della nostra funzione nella società, e principali artefici dell’impresa teatrale e culturale di qualità in Italia.
Non si può prescindere dalla ri flessione su quale sia la funzione del teatro pubblico oggi nel nostro Paese.
Noi siamo pronti a farlo nel merito.

Ma con questa nostra lettera intendiamo opporci risolutamente a ogni tentativo in atto di dividere la categoria dei lavoratori dello spettacolo dal vivo, perché sappiamo che il vantaggio che la politica pensa di trarne sarà poi dannoso per l'intero Paese. Chiediamo quindi al Ministro di proseguire con la riforma vera del settore, che sappia tenere conto della realtà che ci accomuna tutti.

E per questo motivo:

- Pur d'accordo che sia importante parlare delle risorse - unica possibilità di portare avanti il sistema - continuiamo a sollecitare una trasformazione nella visione dei fondi pubblici, da mezzo per ripianare deficit a investimento. Allo stesso tempo chiediamo una politica di controllo anche a posteriori delle risorse utilizzate, stabilendo principi di equa ripartizione per i diversi settori, amministrativo, tecnico e artistico.

- Chiediamo altresì che il CCNL sia ridiscusso e poi sia fatto obbligo per le imprese di rispettarlo, senza scuse o defezioni, pena decurtazioni o perdita del FUS.

- Chiediamo infine con fermezza il riconoscimento giuridico della natura atipica dell'attore, premessa fondamentale per mantenere la dignità dei lavoratori e per creare quelle tutele che si sono ormai perse.
Se proverete a svuotare i Teatri dagli Artisti, vi ritroverete degli enormi carrozzoni senza sapere più nemmeno perché li avete creati!
FACCIAMOLACONTA

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