Da uomini di destra, di centro o di sinistra, fischio Fini

Non si tratta di essere di destra o di sinistra, in effetti critiche e applausi si distribuiscono "bypartisanamente".

Si tratta di coerenza, coraggio e rispetto per l'intelligenza dell'italiano medio.

Sarebbe tutto qui il famoso coraggio di Fini folgorato sulla via di Damasco?

Dopo 15 anni in cui non si è accorto di nulla improvvisamente ha rotto gli indugi, alea jacta est, si è deciso ad “uccidere” il premier. Sì, ma come? Sperando che si suicidi.

Il "premier" è malato, il "primario" ha emesso la diagnosi: prognosi infausta, coma irreversibile o quasi, tanto vale staccare la spina. 

L'eutanasia è legittima (forse) lo stato vegetativo conclamato (chissà) però cortesemente il paziente-premier dovrebbe solo fare un ultimo sforzo: staccare la spina da sé, spengere la luce, uscire dal governo e chiudere la porta. 

Ma per favore, non ci prenda per i fondelli.

Il coraggioso Presidente della Camera, ha però un secondo asso nella manica se la speranza neil suicidio dovesser rimanere delusa.

Beh, allora: avanti popolo! Armiamoci e partite.

Ministri di Fli marciate su Roma (io ora devo andare in bagno e poi devo tornare seduto a Montecitorio). Avanti marsh, un duè, pugnalata alla schiena e nascondere la mano. Prima sale sul "predellino del carro" del vincitore, poi si conquista un posto comodo sulla poltrona. E se il motore del caro incomincia a perdere colpi che fa? Scende?

Sì, anzi no, forse. Ma potrei anche risalire.

Vuole scendere dall'auto senza alzarsi dal comodo sedile della stessa e restando comunque a rimorchio nel caso che, haivistomai, il motore dovesse ricominciare a girare.

Francamente sembra proprio il fantasma del suo mentore dal mentoprominente/crapapelata/stivaloni: andate avanti voi, appena posso vengo anch'io. 

Doveva mandare la Tulliani, almeno lei c'ha gli attributi.