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Da Monti maxi stangata per gli anziani ricoverati nelle case di riposo

Per 300.000 anziani è in arrivo una stangata senza precedenti. Per colpa di un articolo (il 13) del decreto Salva Italia, per gli anziani ricoverati in case di riposo pubbliche o private l’Imu diventa Super: per gli immobili di loro proprietà, infatti, si applicherà l’aliquota della seconda casa. Con conseguente mazzata di migliaia di euro per ogni anziano.

Fino allo scorso anno, gli anziani ricoverati a tempo indeterminato ma proprietari di un'abitazione erano completamente esentati dal pagamento di ogni tributo sulla prima casa. Ma con la manovra Monti la loro casa diventa magicamente “seconda casa”: e non solo, quindi, scatta il pagamento dell’Imu, ma sarà pure con aliquota doppia rispetto alla prima abitazione (7,6 rispetto al 4).

Il classico caso è quello di un anziano che possiede un’abitazione ma risiede in via definitiva in una casa di riposo. Si tratta, come detto, di circa 300.000 anziani. Secondo La Stampa, la mazzata potrebbe aggirarsi tra i 1500 e i 2000 euro aggiuntivi (attenzione: aggiuntivi!) rispetto “a quello che si sarebbe dovuto pagare se l’imposta fosse stata calcolata sulla prima casa”.

Far pagare agli anziani in queste condizioni un contributo così imponente è agghiacciante. Il governo dovrebbe immediatamente intervenire e rimediare a questa ingiustizia. Monti non lo saprà, e nemmeno i suoi Ministri, ma questi anziani hanno nella casa di proprietà un reddito “integrativo” da sommare alla misera pensione. E mica per andare in vacanza, ma per pagare le dannate rate di quelle costosissime case di riposo.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.218) 27 marzo 2012 16:47

    ringrazio di cuore l’autore: a me la notizia era sfuggita !

    beh, qui si tratta di un punto dirimente: si puo’ discutere se le modifiche all’art 18 servono davvero a risolvere un problema o se vogliono una vittoria/sconfitta su un punto di principio; ma qui il punto è chiarissimo e indiscutibile: il governo ha varato un provvedimento iniquo e punitivo su una categoria debole e a cui andrebbe -oltre al sostegno-  il rispetto. 
    Si tratta di anziani a fine vita, che nella loro casa non potranno più tornare perchè non sono più autosufficienti, cioè : non sono fisicamente all’altezza di poterselo permetttere.

    Non conosco i dettagli, ma sospetto che la loro casa venga tassata addirittura a prescindere dal fatto se provoca un reddito o no (il che poi, nella sostanza, significa disporre o meno di parenti capaci di curare i loro intereressi). Per maggior precisione: sospetto che l’IMU sia indipendente dal fatto che la casa provochi o no un reddito, nel qual caso ci sarebbe cmqe una tassa aggiuntiva (IRPEF e adizionali).

    Dopo le opportune verifiche, secondo me, questo articolo deve diventare un manifesto: il governo ha clamorosamente sbagliato e deve sapersi smentire, facendo marcia indietro.

    Se non lo fa, se ne vada: non può rappresentarci.

    Non basta il fatto che Monti, la Fornero e Passera non si sporchino con i Bunga Bunga: rubare ai moribondi non è meglio che affidare le serate alla Minetti. 

    Non possiamo stare a soppesare fra questi comportamenti: semplicemente, non vogliamo essere governati da loro. E’ una questione di dignità.

    Geri Steve

  • Di pv21 (---.---.---.144) 1 aprile 2012 19:39

    Il nodo della questione sta nel fatto che l’IMU non ha alcun rapporto con il livello di "reddito" del proprietario.
    Ci sono moltissime differenti situazioni "economiche" tra i ricoverati in case di riposo.
    Basterebbe adottare meccanismi di "abbattimento" (fino all’esenzione) per i casi meno fortunati.
    L’equità, quella vera, non fa parte del vocabolario di un Dossier Arroganza ...

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