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PD: avevano una banca, ora hanno una bancarotta

 

La bomba è scoppiata. La vicenda del Monte dei Paschi è già il tema centrale della campagna elettorale, e Pier Luigi Bersani non se la può cavare rispondendo che tra Pd e Mps c’è distinzione. Perché non c’è, non c’è mai stata e – allo stato attuale – mai ci sarà. Il Partito Democratico si vantava di avere una banca, ora possono vantarsi di avere una bancarotta.

Tutto il caso Mps merita spiegazioni e approfondimenti, come il caso Mussari. Il quale ora viene respinto dai vertitici del Pd, eppure quando firmava documenti contro il governo Berlusconi era osannato e applaudito. Ma funziona così.

Mps e Partito Democratico sono una cosa sola. Non si faccia finta di niente, e nessuno cerchi di archiviare il caso con estrema facilità. La politica deve dare molte spiegazioni: le domande sul piatto sono tante. Anche il premier Monti dovrebbe avere qualcosa da dire (si veda la lettera di Tremonti di ieri a Dagospia).

Da un punto di vista politico, se il PdL e Berlusconi sono in buona salute non si facciano scappare l’occasione per cavalcare la polemica (ma non solo loro, lo stesso Ingroia può rubare molti voti al Pd). E Bersani cerchi di spiegare bene la questione, senza delegare – come ha fatto ieri su La7 – a Matteo Colaninno. Che rischia solo di peggiorare le cose.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Sandro kensan (---.---.---.130) 25 gennaio 2013 21:13
    Sandro kensan

    Sicuramente i dipendenti del MPS votano PD e sicuramente per avere un prestito (magari a rischio) dal MPS bisogna essere del giro PD e quindi votare PD. Forse anche per questo il PD sfiora il 30% dei voti nei sondaggi. Soldi in cambio di voti oppure posto di lavoro in cambio di voti oppure prestiti in cambio di voti.

    Insomma come si dice nel profondo sud mafioso: voto di scambio. Ma siamo sicuri che al nord non siano mafiosi come al sud, in fin dei conti siamo tutti fratelli italiani. Ancora forse è per questo che ndrangheta comincia ad avere molti fan tra i politici e gli imprenditori della Lombardia, del Piemonte e del Veneto. Qualcuno di assai in gamba diceva che l’autostrada dove viaggia la mafia è la corruzione e quale più sublime forma di corruzione è se non il voto di scambio?

    Allegria che mal comune è mezzo gaudio :)

  • Di (---.---.---.240) 26 gennaio 2013 18:19

    Bersani: se ci attaccano su Mps li sbraniamo = ma non vi sembra un messaggio mafioso o un ricatto mafioso? Del tipo so delle cose anchio... attenti che ci facciamo male!
    Forza Grillo e Giannino di Fermare il declino!!!!

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