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Cronache da Bengodi: tutti allegri al nucleare comunale

Prima notizia, non si è ancora calmato il ciondolo semipendulo del re che il governo di Bengodi ci regala una perla da rizzare anche i più distratti: si torna al nucleare. L’aveva dichiarato il ministro Scajola qualche mese fa ma in fondo ci avevano fatto caso in pochi, anche perchè ci eravamo costretti a non dare troppo peso a tutte le scajolate del ministro almeno per una forma di igiene mentale.

Per inquadrare la statuta politica del nostro basta ripercorrere alcuni passi della sua fulminante carriera verbale: dall’equilibrio dimostrato in occasione del G8 di Genova «Durante il G8, la notte in cui c’è stato il morto, ho dovuto dare l’ordine di sparare se avessero sfondato la zona rossa. A Genova, in quei giorni si giocava una partita seria, lo hanno capito tutti dopo l’11 settembre», passando per la sensibilità sulla vicenda Biagi «Non fatemi parlare. Figura centrale Biagi? Fatevi dire da Maroni se era una figura centrale: era un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza», da esperto di diritto del lavoro e processi addirittura senza bisogno di leggere le carte come sul caso Thyssen “Sinceramente, con tutto il rispetto per il procuratore e per il gup torinesi, e non conoscendo le carte processuali, mi riesce difficile immaginare che l’amministratore delegato della Thyssen abbia voluto provocare la morte dei suoi dipendenti. Agli altri indagati è stato infatti contestato l’omicidio colposo. Ed è un’accusa gravissima, intendiamoci”.

Insomma il giusto Ministro al Disastro Ambientale per una Bengodi che si rispetti.

Ora con la nuova Legge Sviluppo (indispensabile in un momento in cui diventa urgente raggiungere quanto prima almeno la maggiore età) si rilancia quel nucleare che più di qualche decennio fa si era perso tempo a rifiutare con un referendum. Infatti oggi il nuovo referendum se l’è fatto da solo il Ministro con il proprio omino del cervello e dai suoi calcoli sembra proprio che abbia vinto il sì, nonostante lui si sia astenuto. Tutti allineati quindi per rilanciare il nucleare come l’energia del futuro con giornali e televisioni allineati a fare festa in questa perversione di futurismo archeologico dell’informazione che ci regala pezzettoni di vomito vendendoceli come bigné.

IL NUCLEARE E’ RINNOVABILE! Urlano gli strilloni del re con contratto a progetto Co.Co.Prot. Da fonti interne dei servizi segreti sembra infatti che Scajola sia riuscito a trovare la formula segreta per produrre uranio all’infinito grazie ad una ricetta della nonna con uova, farina, un pizzico d’olio e una coda di gatto nero. E saranno felici sicuramente anche tutti quelli che l’hanno acquistato negli ultimi anni pagandolo in crescendo fino a 7 volte il prezzo che costava qualche anno fa (per una banalissima regola di mercato che dovrebbe suggerirci che probabilmente si stava esaurendo). Ora con la soluzione di pastafrolla siamo tutti più tranquilli.

IL NUCLEARE E’ PULITO! Certo caro Scajola, se lo scrivi 100 volte con un pastello a cera su un foglio di carta riciclata ancora meglio. E infatti sono le scorie che sono sporche. Quelle scorie che nessuno sa dove mettere e che dovrebbero essere avanzate anche da noi sotto il tavolo per aver provato a costruire qualche centralina qualche anno fa. Ma Scajola è tranquillo. Per le scorie al massimo basterà fare una mezza telefonata all’esercito di insabbiarifiuti del Ministero della Monnezza di Schiavone e Bidognetti o chi per loro e voilà in un batter d’occhio è come se non ci siano mai state. Al massimo subiremo qualche rave-party di un migliaio di mozzarelle un po’ troppo adrenaliniche. E comunque per eliminare scorie e diossine il re ha un metodo infallibile sul “letto quello grande”.

IL NUCLEARE E’ ECONOMICO! Sì, certo. E Rocco Siffredi è gay, l’onorevole Salvini è astemio e Emilio Fede è un ribelle. Chiedete ai finlandesi un paio di opinioni sulla centrale nucleare più grande del mondo Olkiluoto-3. Leggete qui.

IL NUCLEARE E’ SICURO! E a questo punto, a Bengodi, nessuno ha più avuto il coraggio di continuare la conversazione.

Da lontano Scajola urlava sul palchetto “Chi subira’ il disturbo psicologico (perche’ solo di questo si tratta) di ospitare una centrale dovra’ essere premiato e non si tratta solo di premiare il Comune o la Provincia che certamente dovranno avere delle royalties, ma dobbiamo andare direttamente sui cittadini che dovranno pagare l’energia molto, molto, meno che negli altri posti, grazie a bollette piu’ leggere”. Mentre da lontano il tramonto colorava il cielo di porpora.

Speriamo almeno non sia un fungo nucleare, disse il nonno al bambino.

Puf!

Commenti all'articolo

  • Di Mattia Pascal (---.---.---.232) 11 luglio 2009 23:04

    Primo: spero che il gatto nero non sia il mio. Vi assicuro che la sua coda è scarsamente rinnovable. Secondo (seriamente): questo centellinare notizie, prese di posizione, deliberazioni pro nucleare da parte de governo ad un’opinione pubblica sonnolenta e assuefatta alla pseudo informazione televisiva (lungi da me ogni elitaristica velleità, ma la nostra tv purtroppo genuflessa lo è), fa parte di una sorta di rituale incantatorio che persegue il convincimento. Attenzione, perché a mio avviso l’operazione sta già dando i suoi frutti: il coro monocorde delle voci che possono attestare le meravigliose sorti e progressive del nucleare, mai smentite o contraddetta da nessuno (tecnico, intellettuale, scienziato o politico) rischia davvero di far passare il messaggio che Cernobyl e Tokaimura sono realtà preistoriche, lontane mille miglia dalla sicurezza della nuova generazione di centrali. Dimentichiamo forse troppo leggermente le acque radioattive finite nei corsi d’acqua francesi della scorsa estate e derubricati come "rischi di livello accettabile". Ma sappiamo qualcosa delle infinite procedure cautelative che rendono la vita delle popolazioni circonvicine simile a quella in un avamposto di frontiera in periodo bellico? Possiamo assumerci il rischio "accettabile" in un paese morfologicamente frammentato, dove scarseggiano le vaste pianure e la densità abitativa è notevole, dove ogni lembo di territorio è punteggiato di grandi e piccoli centri abitativi, dove il rischio sismico è sotto gli occhi di tutti, dove la malavita organizzata gestisce gli appalti e lo smaltimento dei rifiuti (figuriamoci che bel gateau le facciamo con le scorie), dove ogni giorno muoiono sul lavoro i nostri concittadini per la mancanza di sicurezza e la non applicazione delle norme che la regolano anche solo in luoghi che dovrebbero essere esenti da rischi (vogliamo ricordare ad esempio le scuole?)... Cosa accedrebbe allora in una centrale nucleare? Davvero in un paese così vogliamo assumerci il rischio, sia pur accettabile del nucleare? Non è solo una questione di economicità o meno di questa risorsa. E’ necessario che ci si concentri sulle scorie radioattive, sulla loro pericolosità, la gente deve sapere quanto tempo, un’infinità, deve passare perché perdano il loro potenziale distruttivo, deve sapere che vengono stoccate in luoghi segreti per evitare che qualche malintenzionato le utilizzi a fini bellici, deve sapere che se un terremoto colpisse quelle zone per la terra sarebbe una catastrofe epocale...E’ necessario mobilitare con ogni mezzo l’opinione pubblica, è necessario farlo subito e non attendere che agli annunci seguano i fatti, è necessario se dopo aver consegnato il paese al lombardo Sardanapalo non vogliamo che la nucleare deità lo annienti con noi tutti.

  • Di Renzo Riva (---.---.---.146) 7 agosto 2009 09:56

    I "Verdognoli de’ noantri" che vanno in giro per Roma con i SUV o "Verdastri di cosa loro" come amo definire i "Verdi" dicono:

    La prima fonte energetica in Italia è il RISPARMIO ENERGETICO

    Alla stessa stregua si può affermare che per l’Africa

    La prima fonte di alimentazione è la DIETA

    T’ha capì caro VERDE?

    Mandi,
    Renzo Riva
    Via Avilla, 12/1
    33030 Buja - UD

    349.3464656
    [email protected] 



     

  • Di Renzo Riva (---.---.---.146) 7 agosto 2009 10:14

    Ne sutor supra crepidam iudicaret (PLINIO IL VECCHIO)
    Che il calzolaio non giudichi più in su delle scarpe

    Lo stesso dicasi per

    Attori, drammaturghi, registi e scrittori.

    Mandi,
    Renzo Riva
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    33030 Buja - UD

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  • Di Andrea (---.---.---.250) 7 agosto 2009 11:43

    Bravo. Quindi continua a seminare il tuo orticello triste del comitatino pro nucleare e non impegnarti a leggere altro.

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