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 Home page > Attualità > Politica > E adesso? Si ripongano le bottiglie di spumante

E adesso? Si ripongano le bottiglie di spumante

La sinistra si è abbandonata in un abbraccio mortale con Fini. Egli, il salvatore della patria elogiato dalla sinistra, ha affossato le speranze di riscatto dell’opposizione. 

Gli accadimenti politici di questi giorni, contemporanei alle discussioni sul Risorgimento per l’approssimarsi dei 150 anni della Repubblica Italiana, mi sollecitano il vago ricordo di quei pochi frammenti di sapere che mi furono impartiti in quel liceo che terminai a spizzichi, bocconi e pedate nel sedere.

Mi sovviene, in particolare, il messaggio che Manzoni mandava agli italiani nel 1822: quel suo componimento, il Coro dell’Adelchi, che viene unanimemente riconosciuto come un forte stimolo al risveglio risorgimentale.

Il coro è la sintesi del dramma di tre popoli: quello dei Longobardi, costretti alla fuga; quello dei Franchi vittoriosi, ma a prezzo di grandi sacrifici, fatiche e pericoli; quello degli italici, volgo disperso che si illude di poter riacquistare la libertà.

Succede sempre così, qualcuno si illude che a toglier le castagne dal fuoco ci pensi qualcun altro, che ci sia chi fa il lavoro sporco. Ed in effetti, come si poteva prevedere, la lotta è stata dura, senza esclusione di colpi, forse si è fatto ricorso perfino a qualche colpo proibito ed a qualche diserzione, perché in effetti: 

si vider le lance calate sui petti,

a canto agli scudi, rasente agli elmetti,

udiron le frecce fischiando volar.

L'illuso popolo della sinistra invece di ricorrere alla forza delle proprie idee e del proprio consenso, si è abbandonato in un abbraccio mortale con un nuovo signore, convinta che lo avrebbe riscattato dalle proprie ambasce 

E il premio sperato, promesso a quei forti,

sarebbe, o delusi, rivolger le sorti,

d’un volgo straniero por fine al dolor?

Il popolo italico, accorso al rumore della battaglia, osservando pieno di ansia e speranza il TV a cristalli liquidi che trasmetteva i resoconti parlamentari, si domandava: "cadrà il tiranno?" 

Già si parlava di stappare quella bottiglia di spumante "riserva del '94" più volte riposta in cantina dopo l'infausto esito di diverse consultazioni elettorali.

Ma altro non era se non l’assurdo miraggio di un volgo disperso incapace di combattere con le proprie armi, non del popolo forte che discende dagli antichi romani.

Come poté, quel popolo di sinistra, illudersi che quei guerrieri avessero lasciato le loro case, la moglie, i figli, perfino gli agi di una presidenza della Camera, per venire a liberarlo?

Tornate alle vostre superbe ruine,

all’opere imbelli dell’arse officine,

ai solchi bagnati di servo sudor!

Ora il dramma si è compiuto in tutta la sua evidenza, il vecchio signore ha ottenuto la maggioranza sia al Senato che alla Camera e raccoglierà tra i superstiti le forze amiche che gli consentiranno di proseguire il dominio sul popolo imbelle che si era illuso di riconquistare la libertà.

Il forte si mesce col vinto nemico

Col nuovo signore rimane l’antico;

l’un popolo e l’altro sul collo vi sta:

Dividono i servi, dividon gli armenti;

si posano insieme sui campi cruenti

d’un volgo disperso che nome non ha.

Tutto ciò con una differenza di rilievo non secondario, allora le speranze di riscatto venivano affidate ad un certo Napoleone, mica uno qualunque. Aveva già esportato dalla Francia le idee di “liberté, égalité, fraternité”; idee che avevano agito da supporto ideale ai movimenti rivoluzionari del Risorgimento.

Quelli della sinistra di oggi, meschini, si erano affidati a tal Fini Gianfranco, uno come il Cerutti Gino insomma. Quello che, per intenderci, “gli amici del bar del Giambellino dicevan ch’era un mago”, ma poi non fece una bella Fine.

Povera Italia…

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.126) 14 dicembre 2010 17:45

    E invece io caro Alessandro , penso proprio che la "sinistra" dovrebbe stappare la bottiglia. A Bersani e soci è andata di lusso . Non credo che se ne siano resi conto ma per loro era l’unica strada possibile . Adesso possono confrontarsi con un governicchio di prodiana memoria , l’area di opposizione si è allargata e hanno più tempo per cercare di capire chi sono e dove vanno.

    Se Silvio fosse andato sotto , c’era la forte probabilità di reincarico ad una maggioranza allargata , come minimo , a jolly Casini + trottola Rutelli (checchè ne dica la Lega) e allora si che per la "sinistra" sarebbero stati cavolacci amari .
    Adesso possono sperare che Silvio arrivi alle elezioni con il fiato corto , ammesso e non concesso che la Lega non stacchi la spina prima . 
    Anche se nel futuro prossimo non riesco proprio a vedere un governo di centro sinistra , le vie del Signore sono infinite e nel paese di Pulcinella mai dire mai .
    D’altra parte ho sempre sostenuto che la via verso la liberazione da Silvio ,sarebbe stata lunga , difficile e, probabilmente , non senza dolori .


    ciao Paolo

    p.s. Era un pò che non ti sentivo , cominciavo a preoccuparmi . Non sarà mica che aspettavi il sorgere del sole come i fringuelli ?
  • Di alessandro tantussi (---.---.---.64) 14 dicembre 2010 21:34
    alessandro tantussi

    Caro Paolo, sono sempre qui, a volte non ho tempo di dilettarmi nello scrivere, e poi è vero: la pioggia mi mette tristezza e quando c’è il sole, come i fringuelli, mi vien più facile cantare.
    per il resto: io non ce l’ho con la sinistra, certo non mi piace la sinistra massimalista, ma se vincesse una sinistra moderata e un pò meno statalista non mi strapperei i capelli.
    Quello che mi dispiace, sinceramente, è vedere il PD che non ha una linea politica, pensaci un attimo: a parte l’odio e la rivolta contro B., quali sono le proposte politiche innovative che la identificano e la differenziano? Per quale motivo la gente, quelli che non tifano né per la dx né per la sx, dovrebbe ritenere che il PD costituisca la soluzione dei loro problemi concreti di vita quotidiana? La gente, non tutti ovviamente ma buonaparte del popolo, è stufa di sentire che B. deve andare in galera. Chi non ce la fa a pagare la rata del mutuo si domanda: se il governo è instabile i tassi cresceranno e crescerà la rata? I cassintegrati ai quali in un modo o nell’altro questo governo ha garantito il sussidio si domandano: se cade il governo me la garantiranno la cassa integrazione? Il popolo delle partite IVA ha paura che venga fuori un altro Vincenzo Visco che si inventa una nuova imposta o un altro Paoa Schioppa che le tasse le ama. Siamo proprio certi che gli operai di Pomigliano o quelli di Mirafiori siano convinti che Bersani possa garantire loro un miglior futuro per le aziende presso le quali lavorano? Se andasse al governo una sinistra massimalista con che soldi penserebbe di poter garantire uno stipendio fisso ai precari? I lavoratori della scuola, che sanno di far parte di un organismo pubblico che per numero di dipendenti è secondo solo all’esercito della repubblica popolare cinese, sperano forse in un governo di sinistra che allarghi ancora le maglie delle assunzioni in quel gran carrozzone che è la scuola pubblica italiana? Ilavortatori dei mobilifici della Toscana che lavorano ESCLUSIVAMENTE con il mercato Russo, pensate che apprezzino le sparate contro la Russia e contro i contatti fra B. e Putin?
    Credo che dei problemi giudiziari di B. si preoccupino solo quelli che hanno uno stipendio fisso, sicuro e garantito, siccome non hanno grossi problemi a cui pensare possono dedicare il loro tempo ad ingrossare le fila di coloro che le studiano tutte per mandare B. in galera, tutti gli altri se ne fregano, hanno altro a cui pensare. 
    Il problema dei problemi, oggi, è la tenuta dei conti dello stato e quindi la stabilità politica, quale stabilità ed affidamento può dare il PD che per guidare il governo prima si affida a Montezemolo, il giorno dopo applaude Fini (lo sponsorizza addiritura d’Alema), poi strizza l’occhio a Casini ma non dimentica Mario Monti e, in caso di necessità perfino Draghi. Intanto per quanto riguarda la propria leadership, dimenticandosi completamente del povero Bersani, oggi pensa Chiamparino, domani al papa straniero, quello dopo c’è sempre Nichi Vendola, poi magare esce fuori di nuovo Veltroni, alla fine spunta Matteo Renzi che rottama tutto e non se ne parla più.
    E questa sarebbe una politica seria, responsabile ed affidabile?
    Mi spiace anche a me che, per cercare levare le castagne dal fuoco in un momento di confusione mentale, il Pd sia caduto nel funesto abbraccio con Fini, ma d’altra parte chi non ha le idee chiare rischia di fare di questi clamorosi errori.
    Comunque, anche se sei un comunistaccio di cacca (ohé, scherzo!) ti giungano i miei più amichevoli saluti.
    alessandro

  • Di maurizio (---.---.---.63) 14 dicembre 2010 21:52

    Caro Alessandro, il PD è certamente morto e sepolto ma mi piacerebbe vedere "le proposte politiche innovative" che caratterizzano il centro destra, forse la lotta alla criminalità? meglio scaricare Dell’Utri allora. Forse la lotta all’immigrazione clandestina? dopo la propaganda leghista contro i barconi dove sono le proposte? la scuola? abbiamo visto la risposta degli studenti. L’economia? il debito pubblico continua a salire, mentre dal governo c’è enecefalogramma piatto.


    Sinceramente mi ha disgustato questo balletto della fiducia, come faranno a governare con solo tre voti di scarto? quali grandi riforme saranno in grado di attuare? e tutto questo solo perché il vecchio satrapo non vuole farsi giudicare per i reati che forse ha commesso ( o forse no).

    Bah staremo a vedere dove andrà questa barca, speriamo verso un approdo sicuro, buona serata.

    • Di alessandro tantussi (---.---.---.123) 14 dicembre 2010 22:28
      alessandro tantussi

      mah, caro Maurizio,
      ovviamente ci sta che abbia ragione tu, ma non ti nego che sugli argomenti specifici che tu indichi io sono convinto che il governo abbia operato bene, in particolare per quanto riguarda l’economia, con il minor deficit e con il minor aumento del debito abbiamo assicurato un tasso di disoccupazione che è la metà di quelllo della Spagna o del Portogallo, pressappoco pari a quello della Germania ed a quello degli usa che hanno inutilmente speso MONTAGNE i dollari seguendo la vecchia teoria (keynesiana?) della spesa pubblica.
      altrettanto direi per quanto riguarda la giustizia ed in particolare la lotta alla camorra, mafia e ’ndrangheta.
      Ma soprattutto io invertirei l’ordine della prova: sta a chi vuole cambiare l’onere di dimostrare che è capace di fare meglio, deve dimostrarlo con proposte concrete sui temi e con l’indicazione chiara di quale maggioranza vuole e chi sia il premier che la deve condurre, altrimenti vale il principio che non ha senso cambiare la via vecchia per una nuova che non sappiamo dove porti.
      quale è il programma alternativo? quale politica alternativa si propone per guidare l’economia e la finanza? quale è (da chi dovrebbe essere composta) la maggioranza che dovrebbe sostituire quella attuale? chi è il leader?

      se non si risponde a queste cose non si va da bessuna parte, oggettivamente sarebbe stata una crisi al buio ed i mercati finanziari ci avrebbero distrutto.

      comunque ti ringrazio per il commento, abbi pazienza se non sono d’accordo con te, e ..salutoni!

  • Di maurizio (---.---.---.50) 25 dicembre 2010 16:23

    eh purtroppo su questo hai una grande ragione: l’assenza prolungata della sinistra in politica sa più di morte che di malattia... dov’è la sinistra? qualcuno l’ha vista? a me andrebbe bene un governo di centrodetsra, con una buona opposizione che vigili, non mi va bene un governo che è occupato a fare leggi e leggine per salvare il premier dai processi, non mi va bene un governo con mafiosi come dell’utri o che protegga cosentino, non mi va bene un governo che con l’anima leghista rafforza il razzismo e la xenofobia, ma come dici tu... dov’è l’altrenativa? è davvero morte clinica? c’è speranza che il paziente centrosinistra si riprenda? chissà... vedremo... intanto buon natale e speriamo che il 2011 porti qualcosa di buono!

    ciao 
    Maurizio

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