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 Home page > Tribuna Libera > Costituzione da aggiornare?

Costituzione da aggiornare?

La risposta è Sì

Ma nel senso di correggere il golpe televisivo del governo Craxi, che consegnò ad un privato il monopolio mediatico, attraverso il quale si è conquistato il potere politico.

Da questa grave anomalia, che i padri costituenti non sono stati in grado di prevedere,  siamo castigati da 20 anni, e siamo sull’orlo dell’abisso di mettere in discussione l’indipendenza della magistratura e il principio di uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge.

Dovrebbe essere una bandiera di tutti i democratici inserire nella Costituzione, solennemente, il principio che nessuno può possedere più di un canale televisivo. Inoltre che è ineleggibile chiunque possieda una Tv, o un giornale o una casa editrice, o una radio privata, in quanto sono mezzi che alterano in profondità la competizione elettorale a favore di chi li possiede.

Anche la RAI, degenerata da servizio pubblico a feudo dei partiti, dovrebbe essere ridimensionata ad un solo canale, senza pubblicità, e restituita ai cittadini, che pagano il canone, attraverso l’elezione diretta del direttore generale, con pieni poteri, in concomitanza con le elezioni politiche.

Vi è un’altra degenerazione nel nostro sistema che sarebbe necessario correggere, per assicurare il costante ricambio del personale politico, con la regola, a costo zero, di dichiarare ineleggibile chiunque abbia compiuto due legislature, visto che siamo in mano a ultrasettantenni, alcuni dei quali in Parlamento da 40 anni.

Sono questioni di salute pubblica di fondamentale importanza, che tutelano da possibili dittature. Se tutti i movimenti, velleitari e disgregati, che ci sono in Italia si unissero su questi obiettivi (per sciogliersi una volta ottenuto il risultato) potremmo avviare una rivoluzione culturale dal basso che recuperi tutte quelle persone disgustate dalla politica, rifugiate nell’astensionismo e nella passività, o che si illudono di cambiare qualcosa col volontariato o con i partitini dell’1%.

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.203) 1 maggio 2011 01:41

    Concordo pienamente: la nostra Costituzione e’ ottima rispetto alla situazione e agli assalti che sta subendo da parte del governo attuale, quindi e’ fondamentale difenderla da quegli assalti, ma e’ altrettanto bene riconoscere che andrebbe adeguata.

    Sessantacinque anni fa neanche c’era la televisione, quindi la Costituzione non poteva difenderci dal golpe televisivo e dalle degenerazioni antidemocratiche che giustamente Degregorio denuncia.

    Non poteva neanche prevedere la nascita di internet e difenderne la liberta’ di accesso, proibire le situazioni di strapotere tipo microsoft e google, definire reati quali l’intercettazione, il software infedele, il furto di identita’, l’uso e rivendita dei dati personali da parte dei social network… Va detto anche che la definizione costituzionale di questi principi sarebbe inefficace se non come primo passo per ottenerne analoghe definizioni a livello internazionale.

    Ci sono poi principi costituzionali che andrebbero meglio definiti; ad esempio: va bene che le pene debbano “tendere alla rieducazione del condannato”, ma purche’ salvaguardino anche il diritto dei cittadini a non avere pericolosi delinquenti in circolazione (magari perche’ incapaci di intendere) ; va bene il diritto di asilo a chi viene impedito ne “l’effettivo esercizio delle liberta’ democratiche”, ma tale diritto va riservato a pochi individui perseguitati e non puo’ estendersi a intere popolazioni prive di quei diritti.

    Cio’ detto, resta che la nostra Costituzione e’ stata scritta molto bene, ma chi la cita spesso non la legge altrettanto bene.

    E’ il caso di chi denuncia le nostre missioni di guerra perche’ sarebbero anticostituzionali. Va innanzitutto riconosciuto che e’ scorretto e truffaldino chiamare “missioni di pace” quelle che sono tecnicamente “missioni di guerra”, ma va ricordato che, secondo la nostra Costituzione :

    “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta’ degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”

    Quindi la prima guerra del golfo era certamente costituzionale (oltre che giusta, come sosteneva Bobbio), e cosi’ anche quella in Kossovo (magari un po’ meno “giusta”) e cosi’ ancora gli interventi in Libano.

    Chi sostiene che l’attuale intervento in Libia sarebbe anticostituzionale, visto che certamente non riguarda una controversia fra due stati, dovrebbe sostenere che noi italiani –e non Gheddafi- vogliamo sottomettere i libici.

    Forse la nostra Costituzione dovrebbe sancire per gli italiani il dovere di leggere e capire la loro Costituzione. Ma proprio il dovere dell’intelligenza e’ difficilmente sostenibile in un’Italia in cui la tv esalta la stupidita’ dei partecipanti ai quiz, ai reality, ai talk show… ma si puo’ stabilire il principio costituzionale che lo scopo della tv non puo’ essere quello di istupidire i cittadini?

    Geri Steve

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