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Confessioni di un magistrato

Ha il culto delle manette? E’ un uomo di destra? Ha tramato per distruggere i partiti della prima Repubblica? Ha salvato gli eredi del Pci? Ha l’ossessione di Berlusconi? Ha costruito, come quest’ultimo, un partito personale e monocratico? Come vede l’Italia del presente e del futuro?

Il PM di Mani pulite racconta ne “Il Guastafeste” la sua versione dei fatti.
 
Di Pietro afferma di ripercorrere nella sua “autobiografia a sorpresa” i fatti degli ultimi anni, le accuse che tradizionalmente gli sono state rivolte e quelle da cui deve difendersi ogni giorno, per spiegare come vede la propria storia personale e politica. 
 
L’intenzione, sottolinea, è di fare chiarezza sulla sua verità, non sulla verità.
 
L’uomo politico del momento, sollecitato, pungolato, persino provocato nell’appassionante conversazione con il giornalista Gianni Barbacetto, racconta con particolari inediti il suo passato di magistrato, l’inchiesta di Mani pulite, le dispute mai sopite nel Paese sulla giustizia e sui rapporti tra politica e magistratura.
 
Ripercorre gli anni degli attacchi subiti, dei dossieraggi, delle accuse, dei processi che ha sempre affrontato con grande forza e dignità e da cui è uscito sempre assolto e con la testa alta.
 
Ma, da Guastafeste, racconta anche la vera storia dell’Italia dei Valori e del progetto che ha ispirato il movimento democratico in un Paese che non lo è. O almeno, non ora.
 
La costruzione di un partito nuovo in più sensi. Nuovo perché prima non c’era, nuovo perchè non affetto dall’assurda pretesa di risolvere i problemi di oggi con le soluzioni di ieri (come fa chi si ostina ad oltranza a parlare di comunisti e fascisti o di destra e sinistra), nuovo perché fatto di persone pulite (per candidarsi con l’ex-magistrato è necessario presentare cerificato penale e casellario giudiziario) disposte a guastare le feste di tutte le mafie e quindi anche della politica, nuovo perché non teme la giustizia e anzi la promuove.

Commenti all'articolo

  • Di Elia Banelli (---.---.---.59) 28 novembre 2008 17:58

    L’Italia dei Valori è un partito pulito, liberale e post-ideologico. Moderato come impostazione ma "radicale" e fermo nei principi. E’ stato l’unico partito che ha difeso il magistrato De Magistris dagli attacchi di tutta la politica (Pd e sinistra compresi) e ha apertamente posto la questione di Europa 7.
    Di Pietro è uno dei rari uomini politici di cui l’Italia può e deve fidarsi.

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