• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Recensioni > Coming of Age: un libro (o una mostra?) da riscoprire

Coming of Age: un libro (o una mostra?) da riscoprire

 

Coming of Age: American Art, 1850s to 1950s, tramutatosi in mostra successivamente, a spasso tra alcune città come Andover, Dallas, Londra e a Venezia al Peggy Guggenheim nel 2008, è una lettura piacevole di quella che fu una epoca effervescente. Curato, come la mostra, da William C. Agee e Susan C. Faxon, propone circa un centinaio di opere, alcune tra le maggiori nell’arte americana. Si inizia con i paesaggi di Albert Bierstadt, Frederich E.Church, Jasper F.Crospey e Asher B.Durand, George Innes, Worthington Whittredge.

La grandezza dei laghi del New Jersey, le montagne del Maine, i tipici luoghi in cui emersero personalità intellettuali del calibro di Henry David Thoreau e Ralph Waldo Emerson. L’America descritta in questo libro è una terra vergine, apparentemente selvaggia, quasi ideale, in cui l'uomo, e i suoi artefatti, sono poco percettibili. E' chiaro anche il richiamo, e l'ispirazione, verso artisti del vecchio continente.

Lo si evince nelle descrizioni delle opere di artisti come Thomas Eakins, Childe Hassam, Winslow Homer, George Inner e Henry Tanner. D'altro canto, personalità come James McNeill Whistler e Singer Sargent sono simbolo del cambiamento paesaggistico e artistico del nuovo mondo. Non si possono escludere le opere di Robert Henri, George Luks e John Sloan, artisti del movimento Ash Can School di Philadelphia.

Non manca certo quella categoria di artisti ispiratori del successivo e glorioso periodo dell'Astrattismo Americano. Uno per tutti Georgia O’Keeffe che con il suo Wave, Night (1928), stravolge le figure, confondendo le onde del mare nell'orizzonte oscuro. Oppure, la natura morta di Alfred Maurer nella opera Still Life with Pears(1931). Invece, la corrente modernista è affidata ai lavori di grandi nomi come Charles Sheeler e Edward Hopper.

La tragedia del nazismo in Europa, costringe alla fuga verso gli Stati Uniti d'America un elevato numero di noti artisti, i quali saranno fondamentali per la futura arte americana; fra questi, i maestri del colore Joseph Albers e Hans Hofmann. L'ultima sezione è dedicata a Horizontal Spines di Alexander Calder, Phosphorerescence di Jackson Pollock, Franz Kline, ad Reinhardt e East Broadway di Frank Stella.

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares