• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Attualità > Putin e le altre guerre dimenticate

Putin e le altre guerre dimenticate

Questo che leggerete è un riassunto di una brillante conversazione con il mio caro amico Paolo Ricci. Un fine intellettuale, italiano all'estero.

Putin ha 7000 testate nucleari puntate verso l’Europa e l’Occidente. Nel rapporto NATO – Russia la Russia è 5-1 superiore alla NATO. Se hai missili di gettata lunga a cosa servono gli stati cuscinetto? Puoi colpire l’Europa dalla Siberia. L’Europa da sola ha 515 testate nucleari (300 Francia, 215 Regno Unito) nucleari contro le 7000 russe. Gli Stati Uniti 6800. Se la Russia è circondata dall’Europa e dalla NATO l’Europa è circondata dalla Russia con missili puntati e una potenza di fuoco di gran lunga superiore.

Il discorso dei nazisti in Ucraina è un discorso fondato e la presenza della statua di Bandera è in effetti un insulto e dovrebbe sparire. Quando si parla di presenza nazista nell’esercito non ci sono dubbi: la Azov è roba nazista e sta combattendo contro i russofoni del Dombass.

Detto questo, alle elezioni il partito di estrema destra non ha varcato la soglia del 5%, quindi dire che gli ucraini siano tutti nazisti è un idiozia, basta vedere come hanno votato alle ultime elezioni. Il presidente eletto è un ebreo che ha avuto la famiglia distrutta dai nazisti.

E che venga da noi una notizia del genere fa ridere con il passato che abbiamo avuto e il presente ancora avvelenato dal fascismo. E non dimentichiamo cosa successe in Ucraina con la carestia scatenata dallo stalinismo, l’holodomor, lo sterminio per fame, e quello che hanno subito gli ebrei (anche se parte degli ucraini furono complici dei massacri nazisti) .

E poi parla Putin l’amico dei partiti di destra, l’amico di Salvini, della Meloni, della Le Pen, di Orban. L'amico di tutti coloro che vogliono che l’Europa non esista, perché questo è ciò che desiderano lui, Trump e compari. Un’ Europa debole e divisa.

L’Europa non creando un suo esercito e dipendendo dagli statunitensi e forse nuovamente da Trump - se vincerà le elezioni - doveva capire da tempo che aria tirava e invece siamo arrivati a questo. Le sfere d’influenza non devono più esistere, una nazione deve decidere democraticamente dove situarsi politicamente e non essere costretta da USA o Russia a fare le scelte che loro desiderano.

La NATO non aveva alcuna intenzione di assorbire l’Ucraina tanto meno l’Europa intendeva farlo. Putin ha agito perché gli Stati Uniti lo avevano assicurato che non sarebbero intervenuti e lo stesso ha fatto la NATO ed è stato un invito a fargli fare quello che ha fatto. Trump gli ha dato via libera su tutto e Biden, mostrando un’incapacità vergognosa a gestire l’uscita dall’Afghanistan, ha fatto il resto.

Raccontare che la NATO abbia intenzioni guerrafondaie verso la Russia, come raccontano i soliti social media impazziti, è roba da dementi ma quando mai Regno Unito, Francia, Italia, Germania, Spagna potrebbero avere un’idea folle del genere? La NATO è puramente difensiva ammesso che lo sia ancora studiando i rapporti di forza.

E’ stata l’imbecillità occidentale che ha permesso a Putin di agire. Ricordiamo cosa ha fatto quest’uomo.

Ha distrutto la Cecenia, è intervenuto brutalmente in Georgia e in Siria per difendere una tirannia locale, è intervenuto con la Wagner in Libia, ha avvelenato gli oppositori in Inghilterra, ha fatto sparire i giornalisti che lo criticavano, ha imprigionato e avvelenato il suo principale oppositore, ha massacrato i dimostranti impedendo manifestazioni. Ha aiutato Trump a vincere le elezioni e la Brexit a vincere nel Regno Unito.

Sull’affermazione veramente grottesca che Putin sia un uomo di sinistra, alcuni lo definiscono addirittura un bolscevico, c’è da piangere. In Russia esiste un capitalismo sfrenato che ha creato condizioni di disuguaglianza terrificanti.

Gli oligarchi amici di Putin hanno creato a Londra un’area chiamata Londongrad. Un mare di sterline arriva nella casse del partito conservatore e un fiume di soldi sporchi viene purificato. Per darvi un’idea una oligarca ha pagato 160.000 sterline per giocare a tennis con Johnson e 135.000 sterline per una serata con la May. La signora si chiama Lubov Chernukhin ed è culo e camicia con Putin.

Un ultima cosa: se Putin è tanto preoccupato di avere i missili alle frontiere perché non li mette presso la frontiera statunitense? Forse non ve ne siete accorti ma se arrivate a Kivac e poi procedete verso lo stretto di Bering e vi fate una nuotata arrivate in Alaska e se camminate un po’ giungete a una città chiamata Nome. Li metta lì i missili Putin così non si sente accerchiato.

Ma quello non è il problema, la verità è che Putin vuole ricreare l’impero zarista tutto il resto è paccottiglia, contornato da colossali bugie. 

La rovina sono i social media che assorbono fesserie e le amplificano. L’ignoranza galoppa sfrenata. Se il 16% degli statunitensi crede a QAnon che racconta che Trump è l’inviato di Dio che lotta contro una elite di pedofili che domina il mondo, allora c’è veramente da preoccuparci.

Con il discorso che fanno i pro Putin, gli USA, secondo la logica di Putin, sposata da molti di sinistra e di destra, potrebbero attaccare e radere al suolo Cuba non tollerando una nazione comunista a poche miglia dalla Florida e avendo una base a Guantanamano sarebbe estremamente facile per gli USA fare quello che Putin sta facendo in Ucraina.

Oppure immaginate che l’Austria si prendesse un pezzo di Sud Tirolo e poi dicesse: sono austriaci lo vogliamo tutto e si mettesse a bombardare Bolzano e noi a giustificare che sono stati provocati e i pacifisti a dire che è necessario il dialogo; immaginate che i pro Austria si prendessero un pezzo di territorio e lo proclamassero indipendente, come è successo nel Dombass, lo Stato italiano che dovrebbe fare? Se combatte comincia la solfa che ci sono fascisti nell’esercito, che magari c’è una brigata ispirata a Casa Pound. Non li sentite già? E se lo Stato dichiarasse guerra e morissero dei tirolesi pro Austria comincerebbe la litania del genocidio.

Una cosa va chiarita: dire che non ci sono state guerre umanitarie è una vera idiozia. Questi sono alcuni esempi di guerre giuste che riesco a ricordare.

La prima è quella contro il nazismo e l’abbattimento di Hitler.

Poi ce ne sono state altre: Nel 1979 le forze della Tanzania e dei ribelli ugandesi misero fine al mostruoso regime di Idi Amin con un intervento esterno (una chiara "ingerenza umanitaria").

Nel dicembre del 1978 il regime di Pol Pot, che aveva massacrato oltre un milione di Cambogiani, fu rovesciato da una forza militare composta da vietnamiti e cambogiani appartenenti al Fronte di liberazione diretto da Heng Samrin.

Nel 1979, i francesi misero fine al delirio megalomane di Bokassa, autoproclamatosi imperatore della poverissima Repubblica Centroafricana, destituendolo con un intervento militare.

Nel dicembre del 1975 i cubani intervennero in Angola per sostenere la MPLA che combatteva contro UNITA che utilizzava mercenari europei e statunitensi e aveva l'appoggio di forze sudafricane.

Immaginiamo diversi ipotetici scenari di "ingerenza umanitaria" ponendo una domanda ai pacifisti.

A) Cosa avrebbero detto i pacifisti se una potenza limitrofa avesse abbattuto il regime vergognoso di Papa Doc che insanguinò Haiti con pratiche barbariche (un misto di voodoo, magia nera e di estrema repressione) che lo mantennero al potere dal 1957 al 1971? Avrebbero protestato i pacifisti se Papa Doc fosse stato deposto da forze cubane che avrebbero posto fine al terrore dei Tonton Macoutes e liberato Haiti?

B) Cosa avrebbero detto i pacifisti se forze dell'Angola, della Tanzania e dello Zimbabwe fossero intervenute militarmente in Ruanda, nel 1994, per metter fine ai massacri degli Hutu (800.000 persone massacrate in cinque mesi) e far tacere "Radio des Milles Collines" che incitava spietatamente ai massacri? E’ importante ricordare che “Radio des Milles Collines" era uno strumento malvagio, esecrabile che incitava al genocidio in quel disgraziato paese. Avrebbero risposto i pacifisti: "Sono affari interni del Ruanda. Anche se gli Hutu massacrano, a colpi di machete, tutti i piccoli Tutsi noi non possiamo intervenire, si ribelli il popolo.” Avrebbero risposto così?

C) Cosa avrebbero detto i pacifisti se gli statunitensi, illuminati miracolosamente da luce divina, fossero intervenuti militarmente in Cile per porre fine alla dittatura di Pinochet, restaurando la democrazia? Avrebbero detto che è un'ingerenza inaccettabile negli affari di uno stato sovrano?

D) Cosa avrebbero detto i pacifisti se una forza internazionale avesse impedito l'annessione del Tibet da parte della Cina nel 1950? Avrebbero detto: "L'intervento non è giustificato perché la Cina sta rovesciando una teocrazia radicata nell'oscurantismo medievale"? Non era un'ingerenza esterna quella della Cina che invadeva uno stato sovrano?

E) Cosa direbbero i pacifisti se una forza panaraba o panafricana fosse intervenuta in Sudan per metter fine al genocidio degli animisti che abitano nel sud di quel paese? Avrebbero detto: "Questo non lo potete fare, lasciate che il massacro continui!"?

F) la Turchia si è spesso distinta per indicibili orrori, basti ricordare lo stermino del popolo armeno nel 1915, che fu tra le prime "pulizie etniche" del secolo. Un "enclave" cristiana chiusa in un cerchio di etnie turcofane - musulmane fu strappata con la forza dalla propria terra e sospinta verso il deserto mesopotanico. Prima l'eliminazione dei maschi attraverso l'obbligo di leva, poi l'espulsione della rimanente popolazione con l'intento di distruggerla spingendola verso il deserto, verso ignota destinazione. I bambini armeni trasformati in schiavi e concubini, le donne violentate: una soluzione finale che produsse un milione e mezzo di morti. I sopravvissuti furono solo cinquecentomila. Un vero e proprio olocausto coperto dal velo dell'oblio malgrado la tardiva denunzia del Parlamento italiano (mozione di G. Pagliarini della Lega firmata da cento parlamentari di tutti gli schieramenti.). Cosa avrebbero detto i pacifisti se una potenza occidentale o la stessa Russia avesse fermato con la forza l’olocausto?

G) Un'ultima domanda ai pacifisti. Quello che avvenne nell'isola di Timor è semplicemente inaudito. L'isola si trova nell'arcipelago della Sonda, nel Pacifico sudorientale ed è a soli 400 chilometri dall'Australia. La parte orientale dell'isola è stata parte dell'impero portoghese dal 1586 al 1976. La parte occidentale è sempre stata indonesiana. Dopo la rivoluzione lusitana del 25 aprile 1974 le cose cambiarono a causa della visione antimperialista dei militari che avevano conquistato il potere. A causa del disfacimento dell'impero portoghese, il 7 dicembre 1975, le forze di Suharto invasero l'isola, che fu annessa dall'Indonesia con il consenso di Lisbona e con il "placet" statunitense. Terre lontane, quindi inesistenti nella logica occidentale.

Gli statunitensi non mossero un dito. In Italia nessuno sapeva niente di Timor, e anche adesso la gente sa ben poco. Se chiediamo agli italiani che cosa è accadde a Timor dal 1975 al 1999 forse solo il 3% conosce i tragici fatti.

Per combattere l'annessione indonesiana la popolazione di Timor creò un fronte di liberazione chiamato FRETLIN che ha combattuto e sta combattendo per l'indipendenza. Quello che avvenne in quelle terre lontane è semplicemente agghiacciante: un terzo della popolazione di Timor orientale è stato massacrato dall'invasore indonesiano. Su una popolazione di 600.000 abitanti 200.000 sono stati uccisi dalle forze di Suharto.

Immaginando una situazione analoga in Italia: un ipotetico invasore avrebbe sterminato 19 milioni di italiani. Considerando il numero di abitanti per chilometro quadrato il genocidio di Timor Est è più grande di quello perpetrato dalle forze di Pol Pot in Cambogia. Alla fine, nel 1999, intervenne l’INTERFET, International Force for East Timor, un contingente militare multinazionale istituito dalla Nazioni Unite per riportare sicurezza ed aiuto umanitario a Timor Est sotto il comando del maggior generale australiano Peter Cosgrove.

Fu giusto l’intervento? O la violenza non risolve la violenza, come dite sempre?

Dire che la guerra è orrenda è la cosa più ovvia del mondo ma dire che è errato per l’oppresso battersi contro l’oppressore è una cosa non solo suicida ma veramente stupida.

Foto Kremlin

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità