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“Cinecittà si mostra”, la fabbrica dei sogni apre le porte al pubblico!

AgoraVox ha visitato per voi i percorsi inerenti all’iniziativa “Cinecittà si mostra e vi propone, in esclusiva, il racconto dell'esperienza anche attraverso alcuni scatti realizzati all'interno della fabbrica del cinema. 

E’ la prima volta che la macchina del Cinema svela quinte, teatri di posa, costumi e scenografie. Accade a Roma dove, da oggi fino al 30 settembre, si spalancano le porte per aprire il back stage al pubblico. L’iniziativa è intitolata “Cinecittà si mostra” e vede per la prima volta aperti al pubblico gli Studios della città del cinema, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia e del settantaquattresimo compleanno degli studios. La mostra ripercorre la storia di Cinecittà dalle origini ad oggi mostrando le scene, i costumi, i set, gli attori, i registi e produttori che sono passati nella 'Fabbrica dei sogni', già esaltata da grandi registi quali Coppola e Scorsese.

Il biglietto costa dieci euro ma permette di accedere a due sezioni della mostra: quella a piedi e quella realizzata con l’ausilio di un bus navetta e di una guida. Nella prima parte si possono ammirare le sculture del cinema, in ogni loro forma e grandezza (sembrano reali) omaggio della famiglia De Angelis: artisti e maestri artigiani al servizio dell’industria cinematografica dal 1939 ad oggi. Proseguendo si accede alla Palazzina Presidenziale dove poter seguire il percorso di un film dalle prime fasi fino all’epilogo. Lì si trovano la sala costumi, con abiti di scena, accessori, gioielli e oggettistica originale proveniente dai classici del cinema; la sala scenografie, dove trovare attrezzi, foto, disegni e bozzetti realizzati per i set di grandi film girati a Cinecittà; le sale dedicate alla ricostruzione di un set (l’ambientazione è quella di un giallo con i fulmini alla finestra e il camino che scoppietta) e alla post-produzione. Continuando il percorso a piedi si arriverà alla Palazzina Fellini dove ad attendere il pubblico ci sono i documenti (cartacei e video) che raccontano la storia di Cinecittà: i documenti della nascita e i disegni del progetto, i provini filmati di attrici ed attori all’inizio della carriera (tra i quali quelli di Sophia Loren, Stefania Rocca e Stefania Sandrelli) e un omaggio proprio al regista de La Dolce Vita, attraverso una sua intervista in cui racconta di aver voluto vivere all’interno di Cinecittà per sentirne l’essenza.

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All’interno della prima mostra si può così respirare l’aria del grande schermo, passeggiando tra sceneggiature di film classici, post produzioni e scenografie di film come 'Rome', 'Tosca', 'Il Postino', passando per 'Il Barone di Munchausen', fino ad arrivare ai film e alle fiction dei giorni nostri. Interessanti e affascinanti sono i costumi di scena: è possibile ammirare il talento dei costumisti e delle sartorie, quali Tirelli e Annamode, al servizio di film come 'Habemus Papam', 'Il nome della rosa', 'Ludwig', 'Morte a Venezia' e tantissimi altri.

Terminato il percorso a piedi ad attendere al bus navetta c’è la simpatica guida pronta ad accompagnare i visitatori all’interno dei set: passando per una classica via di Brodway si raggiunge Roma Antica, un set enorme che si estende per due ettari e restituisce una suggestiva ricostruzione della Città Eterna ai tempi di Giulio Cesare, un’intera città ricostruita per una serie anglo-americana trasmessa in tutto il mondo. La produzione, tra le più costose della storia televisiva, ha riportato l’attenzione su un genere cinematografico estremamente fortunato negli anni ’60: quello dei Kolossal cinematografici girati proprio a Cinecittà, come Ben Hur e Cleopatra.

A rendere possibile tutto ciò è stata l’intesa raggiunta da Cinecittà Studios, il Centro Sperimentale di Cinematografia e la partecipazione di istituzioni quali Cinecittà Luce, il Museo del Cinema di Torino e Cinematheque Francaise.

 

LA GALLERIA DELLE IMMAGINI DALLA MOSTRA
 
 
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le sculture del cinema, in ogni loro forma e grandezza (sembrano reali) omaggio della famiglia De Angelis: artisti e maestri artigiani al servizio dell’industria cinematografica.

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I costumi di scena di film come 'Habemus Papam', 'Il nome della rosa', 'Il Marchese del Grillo', 'Ludwig', 'Morte a Venezia' e tantissimi altri.

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Roma Antica, un set enorme e naturalmente finto che si estende per due ettari e restituisce una suggestiva ricostruzione della Città eterna ai tempi di Giulio Cesare.

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