“Ci islamizzano con il cibo”. Anzi no, li premiamo
Ma la posizione di Foroni va oltre, mettendosi in contrasto perfino con ciò che il suo stesso partito aveva avallato. Il 17 giugno 2009, infatti, i giovani di Coldiretti assegnano gli “Oscar Green” per l’innovazione in agricoltura. Per la categoria “Esportare il territorio” vince l’Azienda Agroalimentare La Genuina di Ploaghe (SS) “che produce – e cito dal sitodell’iniziativa - salumi preparati secondo le regole halal e kosher per le comunità musulmana ed ebraica, utilizzando carne di pecora e di capra. La qualità della materia prima è l’obiettivo centrale dell’azienda che punta tutto sulla filiera corta. I prodotti vengono controllati e certificati dall’Imam, la principale autorità religiosa per l’Islam, e dal Rabbino”. In sostanza il salame halal, fatto di carne di pecora, vince in quanto “moderno” e “rispondente alle esigenze dei consumatori”. Che c’entra la Lega? Lo rivela in maniera concisa ed efficace Immigrazioneoggi:
Il premio, per la “creatività” imprenditoriale ed un’attenta analisti della domanda del mercato, è stato assegnato ieri dal Presidente dell’organizzazione sindacale, Sergio Marini, e dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia.
Dunque la Lega prima premia – nella sua veste “romana”, istituzionale – il salame halal e poi – in quella “padana”, territoriale – dice che i prodotti halal ci “islamizzano” e vanno rimossi dagli scaffali. Un ennesimo saggio di “coerenza” padana. Un po’ come l’accettazione dell’idea che si possa promuovere l’identità agroalimentare italiana associando il marchio del governo a un panino di Mc Donald’s – un’altra trovata dell’allora ministro Zaia, che non esitò a definirla una “grande operazione culturale“.
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