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Caso Englaro. Il buono, il brutto e il comunista

 

L’Italia ha avuto un momento di sussulto il 7 febbraio del 2008: l’intera nazione ha scoperto di basare la propria democrazia su una carta costituzionale filo-sovietica. Sono queste le parole dure ma decise del premier Silvio Berlusconi, dopo l’attacco verso il Presidente della Repubblica, reo dee suoi precedenti comunisti.

Napolitano si è rifiutatoaprioristicamente di firmare una legge che obblighi l’alimentazione ad Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo da 17 anni; il padre di Eluana stessa, dopo essersi rivolto alla magistratura, aveva ottenuto la possibilità di lasciar morire la propria figlia per porre fine alla sofferenza famigliare, grazie ad una sentenza della Corte Suprema di Cassazione.

Successivamente Berlusconi ha inaugurato la propria battaglia per impedire la morte della donna.

Il Presidente della Repubblica ha quindi scorto un abuso istituzionale da parte della maggioranza che annullerebbe di fatto una sentenza, quindi l’invasione del potere legislativo in quello giudiziario, e l’inappropriato uso del decreto legge nei confronti di una questione delicata come quella del testamento biologico e dei trattamenti di alimentazione e di idratazione meccanica.

Il Presidente del Consiglio Berlusconi ha subito minacciato di riformare la Costituzione, affinché non si verifichino più casi come questo, dove il potere legislativo si trova con le mani legate davanti ad un rifiuto di Napolitano. I mass media si son soffermati maggiormente sull’accusa alla costituzione “Russa”; non è ancora chiaro in quali punti la nostra carta costituzionale possa ispirarsi all’ideologia sovietica, ma senza dubbio l’attacco è stato lanciato per giustificare una futura riforma che la riguardi.

Veltroni ha lucidamente replicato al premier rendendogli noto che Berlusconi stesso ha giurato fedeltà alla Costituzione nata dalla resistenza e dalla morte di migliaia di persone.

Intanto la maggioranza ha annunciato di voler procedere anche senza il consenso di Napolitano, convocando per lunedì una seduta per l’approvazione del decreto legge.

Lo strano atteggiamento di Berlusconi, che precedentemente aveva dichiarato di non voler interferire nel caso Englaro è da giustificarsi nelle forti pressione della Chiesa, fortemente contraria alla morta di Eluana che sarebbe di fatto un omicidio.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.148) 8 febbraio 2009 17:56
    Damiano Mazzotti

    Gentili Cittadine e cittadini,
    in questo momento di emergenza istituzionale e nazionale vi giro una dichiarazione di un comitato di difesa costituzionale. E sottolineo che il dovere di difesa della patria, non riguarda solo il periodo di guerra, e spetta a tutti i cittadini e non solo ai militari.


    Uno scontro istituzionale senza precedenti sta scuotendo il nostro paese

    Un appello del Presidente della Repubblica Napolitano al governo perché non emanasse un decreto anticostituzionale non solo è stato disatteso, ma esplicitamente e pubblicamente "stracciato".

    Crediamo che sia caduta, oggi, e definitivamente, la maschera di un governo cha fin dal primo giorno ha legiferato non fuori, ma contro la Costituzione della nostra Repubblica: con leggi che violano la dignità della persona ( la clandestinità considerata un reato, la denuncia di immigrati bisognosi di cure ma privi del permesso di soggiorno) e l’incostituzionalità della legge Alfano, che cancella l’articolo 3 della Costituzione e l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.

    Tutto questo era già una evidente aggressione alla nostra Costituzione, che si fonda sulla centralità e il valore della persona umana e l’uguaglianza e l’universalità dei diritti.

    Ma oggi si chiude il cerchio, con la diretta aggressione al Presidente della Repubblica, reo di avere fatto il dovere a lui richiesto dalla Costituzione, di avere esercitato il ruolo obbligatorio di garante della legalità costituzionale e di arbitro super partes.

    Ed è proprio questo che un governo illiberale non tollera, di avere limiti e controlli, di non essere "absoluts", assoluto, sciolto da vincoli, limitato da altri poteri, quelli della magistratura, che, con una sentenza definitiva, ha indicato la strada che la famiglia Englaro può seguire, così come non tollera la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica.

    Il presidente del Consiglio oggi ha rotto gli indugi. Se Napolitano non firma il decreto, ha detto in modo esplicito che cambierà la Costituzione. D’altra parte, da venti anni, ormai, l’obiettivo è quello, come indicava con chiarezza il piano di Rinascita di Gelli: non migliorare, ma stravolgere la Costituzione, arrivare alla Repubblica Presidenziale, al Presidente eletto direttamente dal
    popolo. Il capo e il suo popolo. Una storia nota e già vista.

    Abbiamo al governo chi vuole ripeterla.

    Chiediamo alla cittadinanza in tutte le sue articolazioni e forme associative e a tutte le forze politiche di opposizione, in Parlamento e ovunque, di dare vita immediatamente ad una vasta e coesa mobilitazione per la difesa della Costituzione, per fermare una preoccupante deriva antidemocratica, da fermare, ognuna e ognuno di noi, con la Costituzione in mano.

    Maria Paola Patuelli presidente del Comitato in Difesa della Costituzione di
    Ravenna

    Angelo Morini Vice Presidente

    Ravenna, 6 febbraio 2009





    Alessandro MESSINA

  • Di (---.---.---.12) 8 febbraio 2009 20:57

    continuo a meravigliarmi che in una italia così detta libera e liberale si possano ascoltare tali nefandezze da parte di ministri e presidenti del consiglio. Vergognatevi del vostro operato non sapete cosa vuol dire lottare per guarire da un male incurabile e continuare a sperare ogni giorno, non dovete versare fiumi di parole per sentire la vostra voce e gratificarvi di ciò tanto nessuno vi crede più ,se non pochi piccoli stolti. NON è giusto togliere l’alimentazione e l’idratazione a un malato anche se in coma irreversibile, nessuno può sapere quello che prova o sente e il dolore che ogni giorno lo attanaglia, Capisco la famiglia che forse stanca del tempo trascorso inutilmente senza che vi siano stati risultati preferisce abbassare la testa e togliersi il problema, ma non si possono fare decreti- legge di urgenza per liberare le nostre coscienze ha ragione Napolitano a farsi garante della Costituzione e non firmare il decreto. Occorrono leggi approvate dal Governo ma principalmente accettate dai cittadini che liberi e privi di coercizioni partitiche decideranno sul loro futuro magari sottoscrivendo un testamento biologico nel quale manifesteranno le proprie volontà quando saranno ancora in grado di potere scegliere . Una malata che sulla sua pelle ha provato cosa vuol dire sentirsi abbandonato dallo Stato ma non dalla sua famiglia 

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.207) 8 febbraio 2009 23:55
    Damiano Mazzotti

    Ha detto bene: nessuno che ha vissuto in quelle condizioni può giudicare... E io lascio giudicare Eluana e i suoi familiari... Io non accuso voi ideologi di essere insensibili... ma lo siete comunque perchè non riuscite a capire il punto di vista degli altri e quindi non capite il sentimento della libertà... Andate in una casa di riposo ad aiutare i moribondi per capire un po’ di cose ed imparare ad essere sensibili e realisti...
    Facile emettere sentenze sulla base di 4 foto e 4 scemenze raccontate da avvoltoi: i giornalisti che non saprebbero curare nemmeno un mal di gola...

    Per questo vi consiglio di leggere questa poesia:

    LUCE NELLA TEMPESTA

    In mezzo all’oceano della realtà
    nasce livida la tempesta.
    Avvolto dalle fredde spire del tempo
    vedo i lampi fendere
    tutto intorno a me.
    Luce, luce, luce e ancora luce...
    Poi l’odore della luce che muore.

    Non bisogna avere paura della morte: la morte è l’ultima cura contro le sofferenze finali della malattia.

    E dovrebbe essere chi ha passato tutta la vita a fare tutto quello che sappuamo a essere la persona più sensibile? E a sottrarsi alla legge? E’ per quello che fa quello che fa, non è penalmente perseguibile. si è messo sopra la legge con una legge illegittima e anticostituzionale (il Lodo Alfano-Schifani).

    E il bello è che Veltroni e l’opposizione si arrabbiano se parla male della Costituzione, ma lasciano correre se la straccia con una legge assurda che avrebbe fatto insorgere qualsiasi popolazione civile europea...
    ma gli italiani non sono ne carne ne pesce... sono degli invertebrati....

    L’Italia è come un alcolizzato... un alcoolizzato finchè non ammetterà il problema e ammetterà a se stesso di essere dipendente dall’alcool non smetterà mai di bere... L’Italia è Berlusconizzata: è finchè non ammetterà il problema non risolverà mai tutti i suoi problemi...


    • Di Lapoo Straparla (---.---.---.13) 9 febbraio 2009 01:54

      Mi complimento per la poesia, anche se un pò assonnato, ho colto la sua forza visiva, una sorta di "Creazione", più viva che morta!
      Il presidente del Consiglio oggi si è allontananato definitivamente dal rappresentare una numerosa parte di italiani, che vanno oltre quelli che hanno dato il voto a quelli che oggi sono all’opposizione.
      Ma Caligola Berlusconi è sclerotico, sempre più cinico e in pieno delirio di onnipotenza. C’è qualcosa di malsano in quell’uomo, ma a tanti sfugge. E’ ben "venduta" la sua simpatia...
      Uno come lui non sarà mai capace di vergognarsi di entrare così nella vita di Eluana Englaro, una che ha perso qualcosa da subito e non ha pensato di rifarsi pensando all’immortalità. 
      Gli italiani non sono invertebrati, gli invertebrati sono pacifici e amano il sole o le profondità del mare.
      Tanti, troppi italiani sono stanchi, apatici e rassegnati...forse è questo il problema.
      Ancora non vedo una soluzione ma provo un gran sconforto dentro di me.

       

  • Di Paolo (---.---.---.203) 9 febbraio 2009 10:23

    E’ ovvio che il vostro presidente del consiglio (mio non lo è mai stato anche se vivo in italia e sono italiano) ha più a cuore gli interessi propri (sempre e comunque) e poi quelli del vaticano.
    Ma tanto non ho speranza che gli italiani aprano gli occhi che sono ahimè sempre incollati al televisore a guardare grande fratellom amici & co.

    Paolo

  • Di Mario (---.---.---.58) 10 febbraio 2009 23:25

    L’on. GASPARRI ha affermato di non aver offeso nessuno alludendo alla "mancata firma" del famigerato decreto-legge governativo da parte del Presidente Napolitano... Però SI E’ SCUSATO lo stesso... Si tratta di una bella contraddizione e l’ex ministro delle Comunicazioni in tal modo comunica di avere le idee confuse... Ha fatto bene il Presidente Fini ad ammonirlo che "bisogna imparare anche a tacere" ?

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