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Cancellieri, il posto fisso per stare vicino a mamma e papà

Altro scivolone della compagine governativa, stavolta ad opera del Ministro dell'interno. L'ex prefetto si aggiunge al Premier e Martone, con la Fornero che dà manforte. Qual è l'intento di queste dichiarazioni a metà tra l'assurdo e l'incredibile?

Non ci bastavano gli sfigati del ministro Martone e i posti fissi del Senatore (a vita) nonché Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti. Anche il Viminale ci tiene a puntarsi sul petto una medaglia per l'incapacità comunicativa che contraddistingue la maggioranza del "governo dei professori". L'ultima caduta di stile in ordine di tempo l'ha rimediata il Ministro Anna Maria Cancellieri, già prefetto di Catania e Genova (anche se proprio oggi si è scusata dicharando che la sua era solo un'esortazione alla competitività).

In occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico a Torino, il capo degli Interni non perde l'occasione per far parlare di sé. In un paese in cui la classe media è stata ridotta in povertà da anni di malgoverno e giustiziata dall'illegittimo esecutivo Monti, la Cancellieri sfoggia tesi sociologiche degne del miglior Comte, identificando con puntualità ed indiscussa sagacia il vero male della comunità italiana in età da lavoro.

Intervistata da una testata telematica nazionale, legge le carte della società italiana, cui rimprovera l'eccessiva arretratezza del modo di pensare. In pratica, il lavoro va cercato fuori, altrove, non vicino casa di mamma e papà: un cambio di mentalità che renderebbe il nostro paese più vicino agli standard di un'Europa che è sempre più delle banche e non dei popoli.

E' evidente che una simile affermazione derivi da una limitata (od erronea) conoscenza della realtà, altrimente la Signora Cancellieri si sarebbe resa conto che, già da qualche anno, è grazie alla solidarietà delle comunità del paese se la nazione ha retto il colpo della crisi economica che l'ha investita. Bisogna esser fieri di una società in cui i padri accolgono in casa i figli, caduti in disgrazia per colpa di un Marchionne qualsiasi. Un altro caso in cui la vera ricchezza di un popolo, viene venduta da una "Banda Bassotti" come il peggiore ed arretrato tra i modi di pensare.

Probabilmente è il naturale esito delle riflessioni di chi non naviga il mare delle preoccupazioni comuni. A rincarare la dose ci pensa lo stesso Premier che, con la capacità di convincere propria dei venditori di ghiaccio eschimesi, conferma in conferenza stampa che non esiste alcun tentativo di esasperare i toni del dibattito sul lavoro: il lavoro degli spin doctors non trova nel Professor Monti terreno fertile, la dichiarazione non manca di suscitare accese polemiche. Persino Elsa Fornero, il ministro del lavoro (quella delle “lacrime di coccodrillo”, per intenderci), che dichiara placidamente la necessità di intervenire tempestivamente sulla materia di sua competenza. Il lavoro passa dal rango di diritto a quello di privilegio.

A ben vedere, la manovra di governo sembra ispirata da uno di quei leader politici che non sfigurerebbero nella società cacotopica di Orwell. Il copione è sempre lo stesso: far credere l'esistenza di situazioni economico-politiche che richiedono un immediato intervento, a pena di indefinibili sofferenze per la società sottomessa.

Di certo, i governanti conoscono Volkov, Franke e gli altri teorici dell'informazione manipolata: dividendo la popolazione (in ragione di un'appartenenza politica o culturale,ad esempio), demolendone gli istituti ed i principi che fondano la società (tradizioni e cultura) ed instaurare un sistema di depressione sociale come quello che stiamo vivendo oggi.

Bisogna demoralizzare il popolo, soffocarne le ispirazioni alla protesta, screditarne i valori. Solo in questo caso sarà possibile porre al comando di uno stato una oligarchia di eletti (anzi, nel caso dell'attuale governo, di non eletti!), diretta espressione di un gruppo di comando. Stereotipizzazione, demolizione dei valori fondamentali su cui poggiano le fondamenta della società, informazione nascosta (la storia dei forconi vi dice niente?) e annientare ogni anelito culturale. Tutti a pranzo da Mc Donald, la famiglia vale poco o niente, i forconi non esistono e tutti a guardare il Grande Fratello!

Ed ancora ci si illude su un Super Mario, senza accorgersi del disegno globale di annientamento della società europea.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.196) 7 febbraio 2012 16:36

    Articolo condivisibile , pero’ ricordiamo che siamo ancora in EUROPA e possiamo fare confronti , questa situazione ORWELLIANA e’ esclusivamente italiana.

    Questi mascalzoni che definiscono i lavoratori italiani che gli garantiscono la retribuzione troppo lauta e sostengono la nazione al 6 posto a livello mondiale,come FANNULONI,ANNOIATI,MAMMONI e SFIGATI ,devono stare attenti perche’ la tensione nel paese si e’ alzata molto e rischiano di eserne giustamente TRAVOLTI.

  • Di (---.---.---.8) 8 febbraio 2012 12:18

    L’unica cosa che utile e reale che sta facendo il governo dei professori è quella di presentarsi al parlamento europeo senza fare gestacci nè apprezzamenti per il fondo schiena della cancelliera, tutto il resto è un insulto alla nostra intelligenza ed alla civiltà:

    tagliare sulle pensioni? Facile, sono in tanti ma frastagliati e non coesi;

    aumentare le accise sui carburanti? Facile, tanto tutti sono costretti a consumarli;

    aumentare i ticket sanitari? Facile, tanto chi si ammala è già un debole, pagherà fino alla morte;

    Trovare lavoro ai giovani? Facile, basta dirgli di andarsene fuori dalle balle.
    Prima che facciano altri danni mandiamo via questi dittatori senza cervello.

  • Di (---.---.---.36) 8 febbraio 2012 13:56

    La situazione italiana è certamente molto complessa al punto che hanno ragione tutti.Qui posto fisso vuol dire la sicurezza di mangiare tutti i giorni ma anche che nessuno ti chiede di migliorare la tua prestazione lavorativa. Ci sono pochi laureati ma pochissima offerta di lavoro poichè faremo pure parte del G8 ma abbiamo un’economia che non ha bisogno di laureati, evidentemente.
    Ci sono poi due milioni di giovani senz’arte nè parte che vivono per forza d’inerzia sfruttando genitori incapaci di pretendere che s’iscrivano ad un corso professionale ed imparino un mestiere o che, semplicemente, vadano a scaricare cassette ai mercati generali. Sono quelli che sono usciti dalla scuola come ci sono entrati: nessuno ha mai preteso niente da loro. E’ incredibile che una generazione di analfabeti abbia prodotto tanti laureati per il solo fatto di credere nella scuola come motore per il miglioramnto delle condizioni sociali di partenza. I due milioni che sono passati a scuola senza imparare niente sanno di sicuro ballare, nuotare, andare a cavallo ecc..Hanno contribuito a riempire le scuole di coppe e coppette vinte alle varie competizioni sportive. E’ per questi buoni motivi che non hanno avuto il tempo materiale di fare i compiti. Ma nella scuola italiana 4 in matematica e 10 in educazione fisica fanno pur sempre sette di media. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Che diavolo possono fare questi inetti se non vivere in famiglia? Non sanno fare niente! Gli altri si danno anche troppo da fare ma pestano acqua in quest’Italia con un’econmia da terzo mondo. I migliori, esattamente come un secolo fa, emigrano e non tornano più. Vanno in paesi dove li pagano in modo decente e li assumono alla luce del sole e non in nero.

  • Di pv21 (---.---.---.73) 12 febbraio 2012 19:33

    Super-blabla >

    Monti, per “salvare” l’Italia, ha congelato le pensioni da 1000 euro e maggiorato i requisiti di accesso (età, anzianità).
    Con la sua “equità” ha aumentato le Addizionali Locali, i ticket sanitari, le accise sui carburanti e l’IVA sui generi di largo consumo.

    Ai “suoi tecnici” occorrono ancora ben 2 anni per varare una patrimoniale sulle “grandi ricchezze”. Monti allora rinuncia a stanare i “tesori” occultati nelle banche Svizzere e chiede ai titolari dei capitali “scudati” uno 0,4% per “restare anonimi”.
    Per “ridurre le disuguaglianze” tassa però l’unica casa anche delle famiglie meno abbienti.

    Ora, con i suoi “cresci e libera Italia”, Monti afferma di voler “cambiare il modo di vivere” degli italiani da tempo “diseducati” al senso di meritocrazia e concorrenza.

    Non dice però che, con un Pil 2012 in calo dell’1,5%, per “tenere i saldi invariati” servirà un’altra manovra da 15 miliardi, da raddoppiare a fine anno per abbattere il nostro Debito come da “fiscal compact” europeo.
    Con gli enunciati, le teorie ed i principi non si supera una crisi che grava come Se fosse stagnazione

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