Catania, l’amministrazione restituisce Piazza Europa alla cittadinanza
Sole alto, festeggiamenti, foto, sorrisi di rito: la piazza più amata dai catanesi viene restituita alla cittadinanza, in tutto il suo rinnovato splendore che spazza via anni di incuria e degrado…
C’era una volta piazza Europa: uno spazio frequentatissimo dalle famiglie catanesi, nelle domeniche di tutto l’anno, location perfetta per scattare una fotografia dei primi passi, delle prime corse in bici di tanti bambini di queste parti, coriandolate carnascialesche, pattinatori scatenati che scorrazzavano su e giù per la piazza regalando magiche acrobazie. Erano gli anni della Milano del sud e dei cavalieri del lavoro: poi, il degrado.
Qualche anno fa, Piazza Europa era press’a poco così.
Uno squallido postaccio, con al centro una torre d’avvistamento, costruzione abusiva in pietra lavica di un tale Spannocchi. Sono evidenti i segni di degrado: poche aiuole mal curate, una fontana. Addirittura, lo scempio rappresentato dall’obelisco con su la Madonna, intollerabile smacco al multiculturalismo laico, di cui un paese civile come il nostro deve fregiarsi.
Ma Catania non è sola: grazie all’eccellenza dell’amministrazione locale, la pregressa situazione dei luoghi è stata restituita a nuova vita, a nuovo splendore.
È ora di dire basta, agli spazi urbani vivibili a costo zero: cosa dovremmo farcene di una piazza, in cui tutti vanno a trascorrere il tempo senza spendere un soldo? Non vorremo mica ritornare allo stato di natura, quello in cui le domeniche si trascorrevano in pineta ad insozzarsi di terra e polvere, invece che in super mega iper centri commerciali in cui possiamo trovare tutto quello di cui abbiamo bisogno!
Bisogna prezzare anche il tempo libero: è inconcepibile che, generazioni di catanesi, conservino nei loro album fotografici ricordi a costo zero, frutto di quel gelato comprato al chiosco vicino alla piazza con addosso il vestito buono.
Per risolvere i problemi della città, l’amministrazione locale ed un gruppo di filantropi imprenditori hanno regalato a Catania la nuova piazza Europa, la piazza Europa 2.0.
Luci, piante, panchine, in futuro (forse) anche il wifi gratuito, che non guasta mai. Ma soprattutto tanto, tantissimo cemento armato, autentico fiore all’occhiello dell’ingegneria contemporanea. È uno spettacolo di vetri e riflessi, di trovate architettoniche singolari e gradevolissime, di utilizzo dei materiali naturali per la costruzione. E c’è di più: nei sotterranei della piazza troveranno posto un parcheggio coperto e diverse botteghe. Proprio quello di cui la città aveva bisogno, per dare respiro ad un’economia dissestata. Ma vediamo qualche dettaglio…
La struttura non è ancora completa, ma non avrebbe avuto senso attendere l’ultimazione: Catania e i suoi amministratori non vedevano l’ora di riabbracciare la piazza.
Dev’essere stata questa l’unica autentica motivazione che ha spinto il sindaco a disdire diversi impegni legati alla campagna elettorale, per poter restituire la piazza ai catanesi. Le scelte architettoniche sono di tutto rispetto: nella foto successiva, il pregevole utilizzo dei mattoni a vista. E non è l’unica finezza che possiamo registrare. Si apprezza altresì l’utilizzo del legno, in strutture che di solito verrebbero realizzate in acciaio o altri materiali, di certo meno apprezzabili e coreografici.
Le preziose “faddacchi”, tavole di legno utilizzate in carpenteria, impreziosiscono il profilo delle scalinate che, dal livello della piazza, conducono alle botteghe sottostanti e al parcheggio.
La cura del verde pubblico è assicurata 24 ore su 24, con squadre di intervento che mantengono puliti i prati, ed in salute le piante.
Gli alberi d’ulivo e di vite avranno di certo lunga vita, grazie ai vasi larghi quasi due metri. Le dimensioni garantiranno sicuramente lo sviluppo delle radici e la salute delle piante!
Gli spazi sono “a misura d’uomo”, i materiali utilizzati si iscrivono perfettamente nell’ambiente circostante, senza arrecare alcun nocumento al colpo d’occhio del “balcone sul mare”. Solo pochi facinorosi, integralisti dell’ambientalismo più becero ed antieconomico, hanno potuto protestare contro cotanto splendore ingegneristico, invocando più alberi e meno cemento, più specchi d’acqua e meno lastre di vetro temperato. L’amministrazione comunale non si cura e guarda avanti: annunciata una nuova linea BRT che collegherà Piazza Europa al paradiso degli Aranci. In anteprima, i nuovi veicoli acquistati dal Comune.
Catania è al passo coi tempi, anche nella lotta all’abusivismo edilizio.
È probabile che prossimamente, le ragioni dello sviluppo della zona, richiedano la rimozione dell’ultima opera abusiva che svetta in alto, sul costone roccioso di un’antica colata lavica.
La torretta d’avvistamento, edificata intorno alla fine del ’500 da un tale Spannocchi, dovrebbe essere abbattuta. Sembra inoltre che, sul suddetto immobile, non sia stata corrisposta alcuna quota IMU per l’anno 2012. L’agenzia delle entrate è già al lavoro per contestare la cartella da esigere, prima che la torre entri magari nel piano di distruzione degli edifici abusivi.
La politica non si ferma: dopo aver donato alla cittadinanza dell’hinterland catanese gli splendidi centri commerciali di: Etnapolis, Porte di Catania, Katane, Centro Sicilia, Portali, Ginestre, Zagare, si prepara a regalare una nuova esperienza di vita in comune, basata sul project financing, che riesce a riportare la città all’antico splendore, grazie all’impegno disinteressato dei privati.
E a chi lamenta la possibilità di temperature elevate, dovute alla grandissima quantità di cemento utilizzata, l’amministrazione risponde fattivamente: verranno installati circa cinquecento condizionatori a cielo aperto, che renderanno il clima di Piazza Europa più simile a quello che potreste incontrare a Livigno in ottobre. Preparate i giubbotti e le sciarpe, Piazza Europa riapre i battenti!
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