Buche come crateri e strade dissestate? A segnalarle ci sono i “Bucanieri!”!

 

Un’iniziativa ribelle ma necessaria, che si aggiunge ad un’altra altrettanto curiosa (e sempre italiana) della quale abbiamo parlato qualche tempo fa: la strada che sanguina. Un’idea nata da una geniale intuizione: cosa accade se un individuo si taglia? Semplicemente sanguina e il colore rosso indica il taglio e l’infezione da curare, perché allora non farlo anche con il manto stradale? Nasce così la strada che vive e che, se si rompe, sanguina con un liquido di colore giallo! Il progetto scaturito dalle menti di quattro giovani studenti della facoltà di design del Politecnico di Milano (poco più che ventenni), tali Cristina Corradini, Domenico Diego, Dario De Meo, Alessio De Nicolo Volpe, è stato ispirato proprio dalla pelle umana e si intitola “The street that lives” (la strada che vive), permetterà così di mettere in evidenza la precaria situazione di parecchie strade italiane inserendo sotto l’asfalto un letto di colore giallo cosicché, se la strada è vittima di un dissesto, la buca si colora e chi la vede la evita, in attesa che le autorità operino poi le dovute (spesso lentissime) manutenzioni. Così, mentre si cerca di trovare soluzioni attraverso l’innovazione, i “Bucanieri” rapidi e motivati intanto agiscono e segnalano le buche.