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Brunetta fa una campagna elettorale alla Berlusconi, a Venezia qualcuno protesta

Beppe Caccia, e altri esponenti dei Verdi veneziani, sabato si sono incatenti simbolicamente a Palazzo Labia, sede della Rai del Veneto.

Una protesta contro il ministro Renato Brunetta, candidato sindaco per il Pdl e la Lega.

Caccia ha scritto una lettera per denunciare il "bombardamento mediatico" e la sovraesposizione del ministro sulle televisioni pubbliche e private.

«Da quando - dice la lettera - la candidatura di Brunetta è stata decisa dal suo padrone, il presidente del Consiglio Berlusconi, non passa giorno senza che il Ministro tenga, davanti a milioni di telespettatori, i suoi comizi di propaganda, sui teleschermi delle emittenti Rai e Mediaset. Da domenica 24 gennaio, mentre 13mila veneziani indicavano democraticamente il candidato sindaco del centrosinistra, partiva l’occupazione militare dei salotti televisivi da parte del candidato delle Destre e della Lega: in soli dieci giorni Brunetta ha sparato la sua propaganda a “Domenica In”, “Matrix”, “Studio Aperto”, “Pomeriggio Cinque”, “Porta a Porta”, “Otto e mezzo”, senza contare i telegiornali».
 
Caccia conclude: «Un martellamento di questo genere sta diventando una vera e propria emergenza democratica. Come risarcimento il candidato della coalizione di sinistra Orsoni dovrebbe andare a "La prova del cuoco" e a "C’è posta per te"».
 
Nelle lettera di Caccia c’è anche una polemica sulle spese folli che Brunetta sta affrontando per la campagna elettorale: «Da un calcolo approssimativo, un milione di euro: uno schiaffo alla gente che fatica ad arrivare a fine mese».
 
 
 
Qualche giorno fa la cittadinanza ha trovato il territorio del comune invaso da un’enorme quantità di fotografie del ministro.
 
In terraferma il suo faccione sorridente occupa cartelloni di 18 metri quadri ( lo standard della campagna Berlusconiana di qualche anno fa: 6 metri per 3).

Nel centro storico, i vincoli urbanistici hanno invece imposto all’ego smisurato del ministro una soluzione diversa, anche se non meno pervasiva: tutti i cestini portarifiuti della città sono stato tappezzati con la sua faccia.

Brunetta , nel frattempo, dopo una iniziale dichiarazione di stima nei confronti del suo avversario, è tornato a sparare bordate : "Sono allibito che tanti partiti abbiano deciso di mettersi insieme su un programma come quello di Orsoni, ne prendo atto, ma è bene che lo sappiano anche i veneziani: questa di Orsoni non è una coalizione "per", ma "contro"»

Insomma una campagna alla maniera di Berlusconi in tutto e per tutto: presenzialismo mediatico, manifesti a go-go, polemiche astiose. E vittimismo.
 
 
 
 
 

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