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 Home page > Attualità > Politica > Brunetta: ’’La Pubblica Amministrazione è una palla al piede"!

Brunetta: ’’La Pubblica Amministrazione è una palla al piede"!

’’Conto di migliorare del 50% la produttività e la qualità della Pubblica Amministrazione (ma solo qualche mese fa prometteva il 100% e prestazioni della P.A. ai livelli di una Ferrari!)’’. E’ quanto dichiarato dal ministro Renato Brunetta a Milano per presentare il suo libro e per sottoscrivere un protocollo d’intesa con Confcommercio per la realizzazione di servizi avanzati a favore degli "amici" imprenditori! ’’La Pubblica Amministrazione - dice Brunetta - pesa: è una palla al piede dell’economia italiana e delle imprese italiane. Abbiamo già raggiunto grandi risultati (ma quali!?), abbiamo ridotto del 40% l’assenteismo (come, quando, dove!? ...e poi aspetta a dirlo, adesso che son tornate le "vecchie" fasce di reperibilità!), abbiamo recuperato 14 milioni di giornate lavorative che sono tutti servizi in più per i cittadini (dai nostri sondaggi, dalle lettere che c’inviano i nostri lettori, emerge una realtà ben diversa!).

Con le nuove tecnologie, l’Ict, le reti amiche, con la nuova legge di riforma, la meritocrazia e la trasparenza, porteremo a termine la rivoluzione. Conto entro l’anno di avere 100.000 nuovi punti di accesso alla pubblica amministrazione quando questa non c’è, come nel fine settimana, o durante le ore di chiusura, senza fare file e con operatori di qualità, e senza un euro di costo in più. Stiamo aprendo punti d’accesso alla pubblica amministrazione - ha aggiunto Brunetta - utilizzando le reti che già esistono: poste, farmacie, tabaccai, carabinieri, stazioni ferroviarie e, nel caso specifico, centri commerciali dove sarà possibile sbrigare pratiche burocratiche gratuitamente, magari nel fine settimana quando si va a fare shopping (!?)". Queste sono parole di chi vive "fuori dalla realtà" e lontano dal "mondo del lavoro"! Questo è il delirio di chi non ha mai pagato un conto corrente alle poste, di chi non ha mai richiesto un rimborso Ici, di chi non ha mai fatto la denuncia dei redditi, di chi non paga un mutuo, di chi non è mai entarto in un ospedale, di chi non ha una causa civile in fieri da 20anni, di chi non ha mai aspettato un autobus alla fermata! Questo il paradosso di un’Italia che mette nei suoi "punti-strategici" gente "qualunque"! Un Ministro della Pubblica Amministrazione che non ha mai visto nè conosciuto un ufficio pubblico, che non immagina neppure cosa sia un "numero di protocollo", un "fascicolo", un "faldone", una "pratica", un "archivio", una "scrivania", un "sedia". Gente che conosce solo "poltrone" e "auto blu"! Loro sono la vera "palla al piede", il "cappio al collo" degli italiani "onesti"!

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.87) 10 agosto 2009 17:38

    chi è che scrive questi articoli?
    Secondo voi è professionale commentare cosi, senza controparte?
    Altro che cittadino che fa notizia..non si fa giornalismo di parte, in italia è questo che non abbiamo mai imparato..
    Saluti

    Valerio Manco

  • Di illupodeicieli.leonardo.it (---.---.---.7) 10 agosto 2009 19:24

    Sarebbe auspicabile che chi è chiamato al fare il ministro sia competente in materia, almeno nel settore di cui dovrebbe occuparsi: invece mi pare che non sia così. Come il buon D’Alema e altri che non conoscono il prezzo dei beni di prima necessità, che non sono mai andati a fare la spesa e che i vestiti se li fanno fare dai sarti, e che parlano e agiscono senza cognizione di causa. Cosa significa essere produttivi? Non si capisce, non si sa se un vigile urbano quando è utile alle persone è da considerare produttivo oppure lo è se mette le contravvenzioni, se dobbiamo ritenere produttivo un’insegnante che ha 30 alunni ma se invece questi sono solo 20 il docente non lo è più.Non è che invece tra i piani non dichiarati ci sia quello di esternalizzare diversi servizi e compiti che oggi appartengono alla pubblica amministrazione? Così si tagliano le spese, si scaricano tutte su chi non può farne a meno di sostenerle,invece che ripartirle come dice la costituzione:ma ,già dimenticavo che la costituzione la vogliono cambiare.Quindi i diritti,compreso quello al lavoro, viene meno. Gente come chi è al governo,come pure tanti che stanno all’opposizione, ritiene che un servizio in se deve per forza essere pagato e non che possa essere offerto gratuitamente o il cui costo possa essere ripartito o che gravi su altri servizi che possono essere a pagamento. Quanto al commento di chi mi ha preceduto, se vuole può scrivere pure lui, del resto siamo liberi di esprimere le nostre opinioni e di manifestare le nostre idee. 

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