Bloccare la brutale aggressione israeliana, creare subito lo Stato palestinese
Nessuno, in Italia e nel mondo, può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione israeliana e alla delirante proposta di Gilad Sharon, degno figlio di Ariel, il massacratore di Sabra e Shatila, di “radere al suolo” Gaza e sterminare i suoi abitanti “come fecero gli americani in Giappone”. Proposta indegna, terribile (da non sottovalutare) che un po’ assomiglia alla “soluzione finale” di tragica memoria. Eppure, in Italia quasi tutti tacciono. Perché?
Tutti quei morti, tutti quei bambini massacrati dai bombardamenti israeliani, non sono esseri umani al pari di noi, dei nostri figli, parenti e amici? Ovviamente, in questa terribile contabilità bisogna mettere anche le poche vittime civili israeliane, per quanto sia enorme la sproporzione, a danno dei palestinesi.
È tempo che il Governo, i parlamentari, i partiti, i sindacati, le istituzioni, le associazioni culturali e religiose, fra cui anche le “comunità ebraiche”, i singoli cittadini facciano conoscere al popolo italiano e al mondo intero il loro punto di vista. Il popolo martire di Palestina è l’unico al mondo ad essere stato espropriato della sua terra e a non avere uno Stato sovrano, come tutti gli altri popoli del Pianeta. Un’ingiustizia che dura da 65 anni. Perché?
Le sedicenti “potenze occidentali” che - di fatto - negano tale diritto ai palestinesi sono le stesse che, mesi addietro, hanno imposto, a tamburo battente, la nascita dello Stato del Sudan del Sud e che hanno mosso guerra alle dittature “non amiche” del mondo arabo per insediare regimi a loro subalterni.
Per altro, bisogna rilevare che il silenzio attuale dei governanti e della classe dirigente nostrana appare come muta complicità con l’aggressore, in contrasto con il sentimento e la volontà di pace e di giustizia del popolo italiano. Tradizionalmente, la stragrande maggioranza degli italiani (anche degli europei) sono favorevoli alla creazione di uno Stato palestinese come sancito dalle diverse risoluzioni dell’ONU.
Perciò, prima che tutto esploda e il conflitto si allarghi al Medio Oriente e al Mediterraneo, l’Italia e l’Europa devono prendere l’iniziativa per far cessare immediatamente l’aggressione israeliana e adopersi, in tutte le sedi, per la creazione, subito, di uno Stato palestinese indipendente entro i confini riconosciuti dalle Nazioni Unite.
I palestinesi non possono restare abbandonati alla mercé dei vari Sharon, nella miseria e nella disperazione, schiavi senza dignità umana e politica, hanno diritto alla loro sovranità e libertà. Se il popolo palestinese avrà pace, terra e sovranità anche Israele, il Medio Oriente, il Mediterraneo avranno pace e prosperità, nella sicurezza e nella cooperazione.
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