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Berlusconi incontra Napolitano con i dubbi di Bossi

Staserà proverà a spiegarla direttamente a Berlusconi, se verrà confermato il previsto vertice con la Lega. Sulla richiesta di arresto di Alfonso Papa, al voto mercoledì alla Camera, è arrivata la nuova giravolta di Umberto Bossi, la terza nel giro di tre giorni: «Prima facciamo il processo, se è colpevole lo si condanna. Poi, mettergli le manette prima di condannarlo mi sembra una cosa non accettabile. Questo è quello che penso io. La Lega vuole votare per il suo arresto, questo ve lo dico subito: in aula la Lega penso che voterà per il suo arresto».

La posizione ondivaga di Bossi sta creando imbarazzo nella maggioranza. Il Pdl non capisce se può fare affidamento sul Carroccio per il caso Papa, ma anche all’interno della Lega i malumori potrebbero essere placati se il Carroccio venisse coinvolto nella partita del rimpasto. Reguzzoni alle Politiche comunitarie accontenterebbe Bossi ma anche Maroni. Un suo uomo, Giacomo Stucchi, potrebbe andare a ricoprire proprio il ruolo di capogruppo a Montecitorio lasciato libero da Reguzzoni.

Ma è uno scenario che non convince Flavio Tosi, il sindaco di Verone considerato da sempre vicino a Maroni: «Quello di Bossi è tatticismo. Alla fine diremo sì all’arresto di Papa».

Domani sera la Lega si riunisce in assemblea. Il ministro degli Interni, che vuole evitare lo scontro frontale con Bossi, potrebbe lanciare la proposta di lasciare libertà di voto in aula. Divisioni, polemiche incomprensibili alla base, che Bossi vuole recuperare rispolverando due temi cari al popolo del nord: secessione e attacchi a Roma ladrona.

«La separazione dal sud è l’unica medicina contro la crisi. Alemanno farà la fine della Moratti». Le bordate del leader leghista che parla anche degli alti e bassi del rapporto con Tremonti: «L’Italia ha ancora Tremonti che sicuramente è molto apprezzato all’estero. Non è uno che spende facilmente, è un fatto non politico: è un fatto suo personale». Mancano due giorni a mercoledì, e Bossi potrebbe ancora una volta cambiare idea.

Nel frattempo il premier si è incontrato al Quirinale con il Presidente della Repubblica per parlare di rimpasto e del caso Papa.

Un colloquio, sembra, chiesto proprio da Berlusconi nel giorno in cui, dopo l’approvazione della manovra correttiva dei conti pubblici, c’era forte attesa per le risposte dei mercati finanziari. Risposte, per ora, che hanno fatto registrare solo segnali negativi.

Un faccia a faccia importante per fare il punto su molti temi delicati. Berlusconi e Napolitano non dovranno affrontare solo il dopo-manovra economica in vista della riunione straordinaria dell’Unione Europea di giovedì prossimo, parlando quindi dei provvedimenti che l’esecutivo vorrà adottare per il consolidamento del debito pubblico e per rilanciare lo sviluppo, ma si dovranno confrontare anche sulla questione del rimpasto.

Una certezza per il momento esiste: non ci sarà nessuna possibilità di governi tecnici o istituzionali. Dalla sua Berlusconi ha quei 34 voti di scarto con cui l’esecutivo ha ottenuto alla Camera, venerdì scorso, la fiducia sulla manovra.

Comunque sul tavolo c’è la sostituzione di Angelino Alfano al Ministero della Giustizia. Alfano infatti dovrebbe lasciare domani la poltrona di guardasigilli per dedicarsi a tempo pieno all’incarico di segretario del Pdl.

I primi impegni per Alfano arriveranno a giorni con l’incontro dei coordinatori regionali pidiellini.

Tra i possibili sostituti al Dicastero della Giustizia si fa largo il nome di Renato Brunetta, che avrebbe di fatto scalzato Anna Maria Bernini e Enrico La Loggia. Altra casella vacante ormai da molti mesi, è quella delle Politiche comunitarie abbandonata da Andrea Ronchi, poltrona per la quale, come dicevamo, sembra sempre più accreditato il leghista Marco Reguzzoni.

Difficile che Berlusconi e Napolitano non abbiano parlato anche delle inchieste che stanno lampendo con tanto di richieste di arresto esponenti della maggioranza. In primis quella richiesta dalla Procura di Napoli per Alfonso Papa, per la quale è prevista la votazione in aula mercoledì prossimo 20 luglio.

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