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Autoesilio o secessione a macchia di leopardo? E’ giunta l’ora di tirare le somme

Seconda lettera aperta dalla Padania di Ciliberto (Berto) da Cinisello.

Carissimi patrioti, dopo il mio primo appello è ora di tirare le somme: i sondaggi ci danno ormai in caduta libera, intorno al 5%. Spiace dirlo ma anche al Nord, ormai, siamo rimasti in 4 gatti. Urge serrare le fila per affrontare la tempesta. Smettiamola di tirarci la zappa sui piedi: è ora di smetterla di avanzare sospetti sulla moralità di Renzo Bossi, il Dottor Trota ha dato persino lezioni di etica al Pirellone, e i risultati si sono visti. Tra noi e loro è una bella lotta in Lombardia, ma come sorprenderci se a capo della Lombardia abbiamo un ciellino, Formigoni. Avete visto le sue giacche multicolori? Altro che vergine, mi chiedo se e quando farà finalmente outing. E poi dicono che siamo omofobi! Bossi, ripeto, anche infermo, anche caracollando, ci condurrà alla terra promessa, Padania, Panzania o Tanzania, Albania, Cipro, Croazia, Canada o Norvegia, col Suv del Trota o con la Porsche dell’altro, poco importa.

Ma forse il progetto di Umberto di dichiarare guerra alla Svizzera per poi arrendersi immediatamente, con tutto il dovuto rispetto, pecca un po’ di ingenuità. Le avete viste le guardie svizzere? Voglio dire, state a Roma da vent’anni, tra una pajata e un abbacchio, tra un’osteria e una taverna, un salto in San Pietro lo avrete pur fatto, no? Le avete viste le loro divise multicolori? E le loro armi? Dove si sono armati, in un negozio di San Marino? Come fai a perdere se quelli si difendono con le alabarde? Anche senza scomodare i trecentomila bergamaschi in armi di cui parlava Bossi, anche attaccando con le nostre spade, elmi e armature di latta o con una colonna di pescatori di Comacchio armati di canne da pesca e fiocine temo che si arrenderebbero prima loro. E poi, lo sanno tutti, l’esercito elvetico, le guardie svizzere, rispondono al Papa, non accetterebbero mai la nostra annessione.

Per dirla tutta, poi, a me capita di andarci in Svizzera, e tenderei ad escluderla, visto che si fanno e si vincono campagne elettorali sulla pelle dei pendolari, di noi frontalieri, tappezzando le strade con manifesti in cui ci chiamano ratti e ci dipingono come la banda bassotti. Noi gli ruberemmo il lavoro, facendo concorrenza sleale? Che ingrati! Con tutti i soldi che portiamo nel Canton Ticino!

Basterebbe guardare l’origine dei capitali all’estero scudati grazie al nostro Tremonti per vedere come la sola Lombardia, ad esempio, ha esportato capitali in una percentuale di gran lunga maggiore del suo peso percentuale sul PIL dell’Italia. Prendiamoci piuttosto un pezzo di Canada, è un grande paese, magari neanche se ne accorgono. In caso contrario, ci stacchiamo dicendo che Ottawa (sì Ottawa, avete capito bene, ho appena verificato su Wikipedia che la capitale non è Toronto) è solo lo strumento con cui la perfida Albione tiene la Padania nell’orbita dell’Impero britannico. Anche sulla Tanzania, a ben guardare, avrei qualche dubbio: se rifiutano i nostri soldi, perché dovrebbero accoglierci, così, senza una lira?

Magari potremmo provare in Kenya, meglio Nairobi, tutto pur di sottrarci all’odioso centralismo romano. Ma in Africa, onestamente, la vedo dura, dubito che ci accoglierebbero, specie dopo la Bossi-Fini, i respingimenti nei lager libici di Maroni di gente che non avevamo nemmeno identificato, in spregio a tutte le convenzioni internazionali sul trattamento dei profughi di guerra. Convenzioni internazionali? Prima dite che la Padania non esiste e poi ci chiedete di rispettare convenzioni che non abbiamo sottoscritto? Decidetevi, o esistiamo o non esistiamo. Prima ci riconoscete come Stato sovrano nei nostri sacri confini (il bacino fluviale del Dio Po grossomodo, anche se ultimamente ci siamo spinti fino alle Marche e alla Toscana, ma, mi chiedo se apriamo agli Etruschi finirà che ci dovremo prendere anche Roma), e poi, nel caso, criticate. Forse l’ipotesi Cipro sarebbe anche una via praticabile. E’ già divisa in due, no? Cambierebbe poi molto se, si stringessero ancora un po’ e la dividessimo in tre?

E basta a criticare i nostri leader dandogli degli spergiuri, per aver giurato fedeltà alla Repubblica come ministri e per essere stati legati a Silvio fino alla fine. Non volevano mica salvare le poltrone, i nostri vivono del loro, lo sanno tutti, mica di espedienti o dei soldi dei rimborsi. Bossi, poi, era dottore all’ospedale di Varese. Solo che riceveva in un’osteria. E allora? Sarà stato anche libero di esercitare dove lo riteneva più opportuno, no? Non aveva la laurea? E che male c’è? Non si parla da anni di abolizione del valore legale delle lauree? Lui era già avanti sui tempi, come sempre. La signora Marrone non può forse circondarsi di maghi o fattucchiere? Come passereste voi il tempo se foste andati in pensione a 39 anni? Fa le fatture, quindi paga le tasse, no? E i tanti maghi che esercitano, tolgono il malocchio senza avere uno straccio di diploma?

Ribadiamolo ancora una volta, nella speranza che sia l’ultima: Bossi, Maroni, Calderoli, Castelli e la nostra numerosa pattuglia di parlamentari, erano a Roma come infiltrati. E poi, ingenui che non siete altro, ancora non avete capito che miravano a far fallire l’Italia, facendola implodere dall’interno? Ci erano quasi riusciti se non fossero intervenuti Napolitano e Monti. Per questo hanno votato per vent’anni con convinzione ogni porcata che Sua Emittenza ci proponeva, salvando mafiosi e ladri di ogni risma.

Avete forse scordato che B. è il proprietario del nostro simbolo, abbiamo dovuto venderglielo per fare cassa. Come lo mantieni un giornale come il nostro, una radio e una televisione, con tanti i nostri fior di giornalisti? Con la tiratura ridicola della Padania, meno di un giornalino scolastico? Molli Silvio e poi? Come ci vai alle elezioni? Con Alberto da Giussano con la spada afflosciata, come ironizzano sul web, noi che ce l’abbiamo sempre duro, 24 ore al giorno, sette giorni su sette, praticamente paralizzato? Come credete che altrimenti Pier Mosca, anche lui laureato a Tirana, potesse andare con la Mauro, non esattamente una sventola?

Non capisco poi l’ironia sul nuovo tesoriere Stefani, padano doc, il cui nome è già comparso in qualche inchiesta giudiziaria. Per fare pulizia delle due mele marce, ci vuole qualcuno che abbia competenze specifiche, no? E poi quella storia sulle dichiarazioni antitedesche che fece anni fa come sottosegretario al Turismo? Ancora sabotaggio ai danni dell’Italia, che altro? Come spiegare altrimenti il suo attaccare quelli che sono i suoi più numerosi e fedeli turisti?

Quelle che chiamano lottizzazioni, noi le vediamo per quelle che sono. Mine, disseminate dappertutto, in tutte le strutture di uno Stato che ci tiranneggia, per farlo implodere, per distruggerlo dalle fondamenta. E poi, siete davvero sicuri che abbiano fallito, viste le condizioni in cui abbiamo lasciato l’Italia? Ancora non è detta l’ultima. Sembra incredibile che Monti, traditore della sua stessa gente e pessimo cantante, sia di Varese come Bossi, Maroni e Pier Mosca. Ma è vero che ci sono troppo terroni nella Lega e, se malaffare c’è, è tutto colpa del controspionaggio dei meridionali infiltrati, poche mele marce.

Ma non esageriamo troppo sul punto dato che la moglie di Bossi, "l’anima nera" della Lega secondo i giornali, è siciliana. Il padre di Cota, poi, come se non bastasse, non solo è pugliese, ma della peggiore specie: al Nord per il servizio militare, avrebbe sedotto, grazie al baffetto e probabilmente con un mandolino, una donna del posto, sottraendola così agli autoctoni. Pugliese purosangue, non faccio fatica a riconoscerlo, è anche la pasionaria leghista, Rosy Mauro, ma mi chiedo: che problema avete con lei? Sarà anche pugliese, ma che fastidio vi dà? E’ capo pure di un sindacato che fa persino meno della Cisl o della Uil e di cui non vi è traccia alcuna, che male può farvi? La criticate per aver voluto ottenere un titolo di studio per se stessa e per il suo compagno? Non vi fa nemmeno un po’ simpatia il nome del suo sindacato, il SinPa?

Per non parlare ancora di Pier Mosca, che ha abbandonato un’avviata carriera di cantante per seguire il suo cuore? Non avevo dubbi, visto che non apprezzate nemmeno le doti canore di Umberto “Donato” Bossi, anche lui figlio del varesotto, vera fucina di indiscussi talenti canori.

Abbiamo letto tutti i vostri commenti irriverenti su youtube: "Non si capisce un cazzo nemmeno quando canta" o "Tutti i peggiori politici al mondo hanno iniziato come pessimi artisti.. a 'sto punto era meglio incentivarli, facevano meno danni.". Dovreste vergognarvi! Come osate tirare in ballo Calderoli in questa storia dei fondi pubblici. Proprio Calderoli che, sorride sempre come se vincesse alla lotteria ogni giorno. Non è proprio il caso di fare ironie. Altro che lampade! A furia di bruciare leggi inutili si è ustionato e gli è rimasta un’abbronzatura permanente. E se anche avesse usato voli di Stato per andare a trovare la sua compagna, che male ci sarebbe? Al cuore, di sa, non si comanda.

E non azzardatevi più a tirare in ballo la famiglia del Capo. I figli, si sa, so piezz ‘e core!

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.242) 5 maggio 2012 14:24

    Peccato che si possa votare l’articolo una volta sola ,di voti ne meritava almeno due .

    Volevo segnalare a Giuseppe un articolo su AgoraVox che parla di un disgraziato che ,sembra a causa del sellino sexy di una moto ,ha avuto una erezione costante che è durata 20 mesi !! . Perché non chiedi a Berto di proporlo come nuovo segretario della Lega ,come referenza mi sembra ottima .Per un partito di gente che ce l’ha duro ,dove lo ritrovano uno cosi’ ! 

    • Di Giuseppe Riccardi (---.---.---.49) 5 maggio 2012 21:46
      Giuseppe Riccardi

      Grazie Paolo per i complimenti, per aver sorvolato sui molti errori e refusi (l’ho scritto veramente al volo e di notte perché uscisse prima delle amministrative) e per il suggerimento. smiley Avevo letto anch’ io di quel tizio, la moto pare fosse una bmw...immagino vada forte in Via Bellerio, da quelle parti, si sa, quando sparano, lo fanno a salve! smiley Se non puoi votarlo due volte, puoi farmi uno share con un invito a condividere e scrivere qualcosa per accompagnarlo. Facciamo loro del male, anche tu vorrai il tuo pezzo di Muro come me. Dopo essersi ingrassati a Roma come maiali per vent’anni, ora sono deboli, come non mai, bisogna approfittarne. Se poi il pezzo ti è piaciuto tanto, ti segnalo che c’è anche la prima lettera di Berto, puoi accedervi direttamente dal mio pezzo o vedendo tra i miei articoli. Ti preannuncio anche che ce ne sarà una terza, dopo i ballottaggi, credo. In verità non volevo scrivere un pezzo di satira, ma con la Lega, si sa, si finisce sempre col ridere! smiley Sono su twitter, GiuseppeRiccard, seguimi se ti va. Ciao e a presto, spero!

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