• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Attilio Runello

Giornalista pubblicista dal 1995 ha collaborato negli anni novanta con le pagine culturali di Avvenire, Eco di Bergamo, e con le riviste Millelibri, Vita e Pensiero.
Dal 2008 si occupa di moda per testate online e ha un suo blog "Fashionrunways" con molte visite.
Per Agoravox scrive di attualità.
Collabora anche con Freeskipper, corrierepl, sololibri.net

Statistiche

  • Primo articolo venerdì 11 Novembre 2019
  • Moderatore da sabato 11 Novembre 2019
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 318 84 119
1 mese 6 2 0
5 giorni 2 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 244 229 15
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0











Ultimi commenti

  • Di Attilio Runello (---.---.---.174) 8 aprile 16:48

    A inizio secolo c’erano i noglobal. Erano contrari alla globalizzazione e spesso riuscivano ad organizzare manifestazioni di cinquecentomila persone. Inoltre si concentravano sul G 7 e protestavano pacificamente, ma spesso accompagnati da infiltrati , i black block. Questi ultimi erano piuttosto violenti. Elevare i dazi significa porre un freno alla globalizzazione. Tranne qualche eccezione i paesi asiatici e africani e del Sudamerica pongono dazi elevati. La Cina in particolare. L’Europa agli Stati Uniti da anni ha posto dazi del 10%. Oltre a vietare molti prodotti come gli OGM. E adesso li mettono loro. Aumentaranno i prezzi per i consumatori? Non è detto. Probabilmente gli americani compreranno più prodotti nazionali. Ma è possibile che si trovino degli accordi.

  • Di Attilio Runello (---.---.---.99) 6 aprile 11:23

    Il Qatar è un paese che ci fornisce gas liquefatto, molto utile nel momento in cui abbiamo perso quello russo. È un paese che non ha mire espansive. Ha di fronte l’Iran e qualche preoccupazione la ha. Ospita incontri per accordi internazionali difficili. In Italia è stato criticato per il rispetto dei diritti umani. Dovremmo criticare mezzo mondo per questo motivo.

  • Di Attilio Runello (---.---.---.83) 1 marzo 21:55

    Ottimo articolo, ben documentato. Tuttavia bisogna chiedersi se esistono disposizioni internazionali che vietano di vendere armi ad Israele dopo il 7 ottobre 2023. Immagino che le vendite di armi prima di tale data siano consentite. Israele prima del 7 ottobre 2023 è stato per anni sotto costante attacco giornaliero di razzi provenienti da Gaza e si è salvato solo perché è stato rifornito di missili patriot o simili che riuscivano ad intercettare la maggior parte dei razzi. E non glieli dovevano fornire? Israele ha dovuto affrontare per tre volte l’attacco da parte dei paesi confinanti nel 1956, nel 1967 e nel 1973. Ha respinto gli attacchi solo con il suo esercito. Non lo.hanno più attaccato solo grazie alla Forza di deterrenza del suo esercito. L’Iran continua a finanziare movimenti antiistaeliani armati a Gaza, in Libano, in Siria è nello Yemen. Sono centinaia di migliaia di miliziani armati che hanno più volte dichiarato che vogliono che Israele scompaia. È solo grazie al suo esercito e alle armi che riceve che riesce a sopravvivere Il.fsttonchevgli israeliani occupino un territorio che era Palestina è deplorevole. Ma non è certo l’unico. Ci sono stati in passato diverse proposte di accordi anche sotto l’egida delle Nazioni Unite, ma sono state tutte rifiutate dai palestinesi.

  • Di Attilio Runello (---.---.---.118) 24 febbraio 03:53

    L’italia è il.bel paese con settemila chilometri di coste e moltissime spiagge e località turistiche. Ha due grandi catene montuose: le Alpi e gli Appennini con circa ottocento fiumi più lunghi di dieci chilometri. Fiumi che non è facile monitorare nei momenti di pioggia. Più di un dieci per cento del territorio era in passato caratterizzato da paludi, tutte bonificate. Ma si tratta di territori che rimangono fragili. Per controllare il corso dei fiumi e avere acqua nei momenti di siccità, e non avere alluvioni quando piove sono state realizzate cinquecento dighe. Molte aree comunque rimangono fragili e soggette a calamita naturali da sempre. Inoltre la rete di distribuzione dell’acqua ha molte perdite perché obsoleta. E questa è la causa principale della mancanza di acqua in alcune aree del paese

  • Di Attilio Runello (---.---.---.165) 7 gennaio 22:06

    E lo faccia lei il premier. Le manca il 48% dei consensi? E allora continuiamo a farlo fare a chi il consenso lo ha. E va bene c’è un altro 48% che non lo sopporta questo governo. Siamo in democrazia e si aspettano nuove elezioni. A me sembra che questo governo abbia migliorato il paese in due anni. E dove non è riuscito a farlo abbiamo la speranza che ci riuscirà.

TEMATICHE DELL'AUTORE

Tribuna Libera Mondo

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità