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Il coronavirus: rischio elevato per OMS

L'allarme del coronavirus non è da sottovalutare. Sappiamo che si trasmette per via respiratoria, che ha causato 81 morti, ma che l'epidemia è in crescita. 
Quali le precauzioni da prendere?

L'ipotesi che il coronavirus sia fuoriuscito da una struttura militare cinese non è al momento confermata. Tuttavia l'ipotesi non è da scartare.

Questi laboratori esistono - e non solo in Cina.
Le imponenti misure di sicurezza messe in atto dalla Cina dovrebbero tranquillizzarci. Al tempo stesso però hanno fatto nascere dei sospetti. I dati ufficiali parlano di 81 morti (ultime notizie Ansa, mentre scrivo) e un migliaio di persone infette. Ma sembra che le cifre siano rapidamente in crescita. Tutto questo giustifica il blocco totale di quattro città con una popolazione complessiva di oltre cinquanta milioni di abitanti? In fondo la quarantena e l'isolamento sono delle ottime strategie. L'altra è quella della ricerca di un antidoto. Ma probabilmente ci vorranno mesi per trovarne uno.

Non bisogna poi dimenticare le dimensioni della Cina. È grande quanto l'Europa e ha una popolazione di oltre un miliardo e trecento milioni di abitanti. Isolare il tre per cento della popolazione per consentire al rimanente novantasette per cento di rimanere esente dal contagio è al momento la strategia predisposta dal governo cinese.

Tuttavia le misure sono tali da far pensare che il virus sia ben conosciuto alle autorità cinesi e evidentemente ritenuto molto pericoloso.

Al momento nel nostro Paese non ci sono evidenze che il virus sia arrivato. In Europa tuttavia ci sono tre casi accertati nella vicina Francia.

Oltre il buonsenso che porta a sconsigliate viaggi in Cina e in tutti i paesi dove ci sono presenze accertate (Vietnam, Tailandia sono alcuni), non ci sono indicazioni ufficiali. Il virus si trasmette per via respiratorie. Si presenta con sintomi simili all'influenza, e in caso di sospetto si consiglia di chiamare una struttura sanitaria e non recarsi a pronto soccorso.

Gli Stati Uniti stanno portando fuori dall'area con voli speciali personale di ambasciata e cittadini americani. L'Italia cerca di fare lo stesso.

L'ospedale di Wuhan in Cina è al collasso. La Cina sta creando due nuovi ospedali nell'area in tempi rapidissimi (si parla di dieci giorni).

Il ministero degli Esteri consiglia di seguire il sito dell'organizzazione mondiale della sanità e ricorda le informazioni che comunque riportano i giornali: in particolare, le aree dove ci si sono registrati dei contagi in Cina.

I giornali e i telegiornali ricordano in Italia le misure di precauzione prese dall'ospedale Spallanzani di Roma dove sono attivi del centri anti contagio.

L'Organizzazione mondiale della sanità ammette che il rischio è elevato e sino ad ora è stato sottovalutato.

Attilio Runello 

Foto di Gerd Altmann da Pixabay 

 

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