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Attento Vendola! Non s-Venderla!

Attento Vendola! Non s-Venderla!

Non come inviato, né come quant’altro, ma come semplice pugliese lontano dalla sua terra, mi son fatto una tre giorni visitando i luoghi del delitto: arrivo a Taranto. 
Quartiere Tamburi quartiere dal rosso ruggine del minerale di ferro e di nero carbone dipinta dai fumi dell’Ilva.
 
E come si poteva pensare che una collina ecologica di terriccio e quattro alberi di alto fusto rinsecchiti e asfittici, anch’essi dipinti di rosso e nero avrebbero potuto rendere giustizia di tanto inquinamento? La città dei morti viventi che vivono seppellendo i cadaveri morti dei loro colleghi, parenti ed amici. Questo vogliono che sia la città. E il cimitero con le tombe anch’esse di polvere rossa e nera si riempie di cadaveri per morte misteriosa. Pleurite, tumori ai polmoni, calcinomi, tutte alle vie respiratorie.
 
Trovo Alfonso. Vecchio compagno taciturno e silenzioso. Col suo Manifesto piegato e messo nella tasca posteriore del suo jeans sempre lo stesso , sempre il solito quasi cucito addosso. Anche oggi li trovo invecchiati lui, ed anche il suo jeans, sempre lo stesso, e sempre con la copia del Manifesto piegato dietro la tasca posteriore. Alle riunioni, non parlava mai. Apriva il suo giornale e leggeva, salvo poi esordire con una frase, una sola, ma che era il compendio ed il sunto di ore di discussioni. Ed era come se avesse parlato l’oracolo. Parlava e poi si rituffava su quei quattro fogli spiegazzati.
 
Con lui, Ernesto detto il Che Guevara dei Tamburi, della sezione Carlo Marx, e poi Ciccio, "il Professore" vecchio militante dei GCR della IV Internazionale. Cristina parlantina sciolta e femminista della prima ora. Mangiamo una pizza in una pizzeria d’asporto, ma che ha anche dei tavolini. Puoi portare anche da mangiare e da bere con te, ordini una pizza e puoi fare le ore piccole a discutere. Fanno parte del comitato pro-Vendola. Nessuno di loro si fida di Vendola.
 
Mi parlano dei primi approcci che vi sono stati con l’area "moderata". Certo! Emissari, personaggi del sottobosco, inviati per sondare il terreno. Fanno parte della lista della Poli Bortone. Propongono un patto di non belligeranza, al momento e poi qualche posto in giunta, qualche assicurazioni, qualche immunità. Hanno subodorato che Vendola può farcela e pur non schierandosi apertamente con il vincitore, troppo rischioso, non sarebbero capiti dal loro elettorato, tentano la mediazione, per il dopo.
 
Il comitato, alcuni dei componenti, hanno però ribadito alcuni punti fermi, sui quali non si accettano mediazioni, e sui quali la popolazione si è più mobilitata. Ora però si lavora per la vittoria che non è scontata, ma alla portata di mano. Si deve tenere gli occhi bene aperti, perché il terreno è insidiato da trappole di tutti i tipi. 
 
Usciamo che è mezzanotte inoltrata. Il cielo è stellato, ma offuscato da una fuliggine biancastra. Da poco la cokeria ha sfornato un altro carico di carbone coke riscaldando il minerale di carbone in assenza d’ossigeno e poi raffreddandolo con acqua. Una colonna di vapore biancastro si leva su per il cielo, libera, trasportando con se la polvere di carbone,umidità e residuati volatili e questo tante volte al giorno. La parti pesanti di quella nube cade poi nella città, dopo poco.
 
In controluce si intravedono delle piccole luminescenza, come lucciole. Sono le pagliuzze di ferro presenti perennemente nell’aria. Si ode, ad un tratto, un rumore assordante. Hanno aperto le valvole di sfogo dei camini. Un’altra colata è stata prodotta. La razione quotidiana di morte ancora una volta è calata nella città. Mi dice Alfonso l’oracolo che per loro, la battaglia principale e fondamentale è il perfezionamento della legge sulla Diossina. Augh! Attento Vendola non s-Venderla!
 
Bisogna che Riva rispetti non solo la legge attuale, ma che questa venga ampliata prevedendo il monitoraggio continuo e controllato direttamente sui camini e non come oggi che avvengono con preavviso di una settimana da parte dei tecnici dell’ARPA. E Riva si fa trovare sempre con il vestito buono pronto per la parata. In quei giorni i rilevamenti trovano sempre un valore di 0.1 nanogrammi, mentre nell’aria circostante i valori di diossina raggiungono valori di 1- 5 nanogrammi (il massimo che la legge nazionale prevede, con la benedizione della Prestigiacomo, è per il solo comparto della siderurgia, di 1000 nanogrammi. La raccomandazione europea a cui la legge regionale si è attenuta è di 0,4 nanogrammi).
 
Altro punto è l’acqua. La regione ha già speso mezzo miliardo e altri un miliardo e cinquecentomilioni di euro sono già stati stanziati per riparare le falle dell’acquedotto pugliese. Il più grande d’Europa. I laboratori e i tecnici per il controllo della potabilità dell’acqua sono stati portanti all’eccellenza e si vorrebbe che tutto questo fosse svenduto ai privati. L’acqua è un bene dell’umanità non una merce! Si è già sperimentato cosa è successo in altre parti d’Italia con la privatizzazione e Parigi sta già tornando indietro ri-pubblicizzando l’acqua. 
 
E ancora la Sanità. Si è appena conclusa la ricostruzione del Data Base delle aziende private accreditate, fino a poco tempo fa non si conoscevano, ed avviato il prontuario di efficienza per consentire un controllo centrale. Chi esce fuori dai parametri viene espulso dalla lista. Non il sottobosco in cui ogni ASL aveva le sue ditte e i suoi fornitori senza nessun controllo. 
 
Ed inoltre la raccolta differenziata e porta a porta. Continuare con il progetto per il riutilizzo del personale delle pulizie cacciati dalle scuole ed il loro riutilizzo, come si è già sperimentato a Taranto nel quartiere Borgo, nella raccolta differenziata porta a porta... La questione ecologia e della vivibilità deve andare oltre e coinvolgere il settore energetico.
 
Mai nucleare in Puglia! Ormai, anche se sotto le elezioni regionali il governo non parla, si sa che le centrali si costruiranno o nel siti delle vecchie centrali oppure in Puglia. Non si scappa. Ed ancora già nel passato ci avevano provato. La Puglia è la prima regione italiana a produrre energia con il solare e l’eolico. Questa è la strada da perseguire. Questo è il futuro energetico per la Puglia e per l’Italia. La Puglia e Taranto in particolare ospita, anche se è un segreto di pulcinella, tonnellate di scorie nucleari lasciateci dai militari della Nato con la base nucleare a Taranto. Abbiamo e stiamo già dando il nostro. Dovranno venire con l’esercito e mettere la legge marziale. Solo così ci riusciranno, se...

Mò Avaste!
Gli animi si accendono, la discussione si fa vivace. La passione prende il sopravvento. Loro fanno Politica, la praticano quotidianamente, la fanno fra la gente!
Io devo andare: fatevi sentire. Hasta la vista companeros!
 

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