• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Al di là della vetrina turistica

Al di là della vetrina turistica

Marocco, un paese interessante, diverse le città da visitare come per citarne una Fes: bella città imperiale, il imperiale deriva dal fatto che le varie dinastie di regnanti che, in tempi diversi, la scelsero come residenza, hanno aumentato il fascino attraverso importanti interventi architettonici. La sua medina (città vecchia) è Patrimonio dell'UNESCO e rappresenta, con i suoi edifici, mercati e moschee, uno dei centri più affascinanti di tutto il mondo islamico.
 
Nonostante la bella vetrina turistica ci sono aspetti da sottolineare, che occorre diffonderli.. urlare magari, in questo paese vi è la mancanza di libertà di stampa. La forma di governo del Marocco è una monarchia costituzionale, il re Moḥammed VI è succeduto al padre ed è salito al trono il 30 luglio 1999, succedendo a suo padre, il re Hassan II. Il nuovo re spesso, nei suoi discorsi sostiene di essere più moderato del padre e diverse leggi in favore delle donne sono state votate. Ma per quanto riguarda la libertà di stampa resta un miraggio.
 
Eclatante è la storia di un giornalista satirico: Ali Lmrabet, il 21 maggio del 2003 è stato condannato per oltraggio al re a quattro anni di prigione e 20000 dirhams, circa 2150 euro di multa. Nei giornale parlava molto del budget del re marocchino, che all epoca era 23 volte superiore a quello spagnolo, con la differenza che era 14 volte più povero il paese. Nell'articolo si ponevano delle domande come e perché i parlamentari marocchini non votassero mai il budget royal: non è piaciuta l ironia, proprio non l 'hanno digerita
GIF - 38 Kb
vignetta satirica

 Successivamente nel 2005 i suoi giornali satirici Demain e Doumane vengono chiusi, senza nessuna ragione evidente e come nelle migliori storie kafkiane vietano al giornalista di esercitare la sua professione per 10 anni, si proprio 10 anni, non dieci mesi.

Diversi anni dopo nel 2015 quando sta quasi per scadere la sua pena intellettuale gli rifiutano il rilascio della sua carta d'identità... il primo sans papier nel proprio paese, una tattica sottile per impedirgli di procedere a riesercitare la sua professione, senza documenti risulta difficile per non dire impossibile esercitare una qualsiasi attività. Notizie attuali riportano che ha problemi psicologici.. sono riusciti a farlo fuori per sempre, triste storia di questo uomo- giornalista. 
 
La storia raccontata è solo un esempio per sottolineare un accanimento verace del governo marocchino per tappare la bocca a un giornalista e quanti maligni espedienti sono capaci di orchestrare per il raggiungimento dei propri scopi.
Come lui ve ne sono altri di giornalisti ostacolati: ma oggi con internet la censura è limitata... si riesce ad reperire informazioni che non piacciono ai potenti. Ma ci sono sempre persone fisiche che pagano il loro voler esprimersi: il voler essere liberi di parlare, di esprimere le proprie idee sembra ovvio e scontato poter dire e scrivere di tutto invece non lo è per tutti o meglio lo è per pochi.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità