• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca Locale > A Latina il primo orto pubblico curato dai cittadini

A Latina il primo orto pubblico curato dai cittadini

Guerrilla gardening ci ricorda l'anima ecologista di Latina, città di bonificatori. Situato tra l’ospedale S. Maria Goretti e via Rossetti, il Parco San Marco di Latina (da non confondere con l'omonima piazza) è da tempo frequentato da numerosi cinofili che sono soliti passeggiare con i propri amici a quattro zampe, ma anche da molti sportivi, che qui si recano a fare il classico jogging serale. Da alcune settimane, però, l’area ha fatto registrare una simpatica novità. Sono infatti comparse delle piante da frutto. Il mistero è stato presto svelato. Si tratta di un’iniziativa firmata dalla non meglio precisata sigla “Guerrilla gardening”.

In alcuni volantini informativi si spiega che non si tratta di un semplice gesto di ordinaria riqualificazione di un luogo abbandonato a sé stesso (questo è vero solo in parte, ma certo l’amministrazione potrebbe fare di più - ndc) ma di un primo passo verso la reale diffusione di una cultura di sviluppo a misura d’uomo, più sostenibile, anti-industriale e in grado di fornire occasioni per tessere relazioni sociali reali, insomma per fare nuove amicizie. Un tentativo – riuscito, si direbbe - “di gettare un seme nel grigiore urbano, ma anche di donare alla comunità il primo orto urbano pubblico di cui si ha notizia a Latina”.

“Gli uomini discutono, la natura agisce”, recita uno slogan in calce al volantino. Stavolta, però, i chiamati ad agire sono proprio gli uomini, i cittadini, coloro che hanno a cuore la salute, nostra e del pianeta. Perché chiunque può prendersi cura delle piante, dando loro acqua (c'è una fontanella nei pressi) ma non solo. Ed è questo un piccolo, ma grande gesto d'amore. L’invito è quello di piantare, con intelligenza cioè senza strafare, spezie, essenze locali, alberi e quant’altro. I frutti saranno poi a libera fruizione. Latina è una città di Fondazione, giovane ma con una storia di duro lavoro portato avanti da coloni, bonificatori e braccianti agricoli, dunque non sorprende l’esistenza di un’anima verde, ecologista. Abbiamo origini contadine e ne andiamo fieri. A questo punto sarà interessante vedere se la nobile idea di condividere un libero orto si diffonderà in altre città d’Italia.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares