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"Fernando Bassoli - Primo sindaco di Latina", il 7 dicembre la presentazione del libro di Licia Pastore

Giovedì 7 dicembre 2023, alle ore 17:00, questo saggio sarà presentato a Latina presso l'ANPI - sezione Spaccatrosi di via Cerveteri 2 (sala Conferenze CGIL). 

Oltre all'autrice Licia Pastore saranno presenti il direttore di Fattoalatina.it Lidano Grassucci, Maria C. Cecchini (Presidente della sezione), Laura Berti (vicepresidente), l'Avv. Carlo Bassoli. Originario di Carpi (Modena), pioniere della bonifica dell'Agro pontino e primo sindaco di Latina nel 1946, anno storico per il nostro paese visto che un referendum sancì il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, Fernando Bassoli (si tratta di mio nonno) è una figura di politico ed imprenditore edile di evidente spessore, che questo ricco lavoro storiografico della giornalista e sociologa Licia Pastore, uscito in prima edizione nel giugno 2022 per Atlantide Editore, ha contribuito non poco a far rivalutare. La sua vicenda umana parte da lontano. Negli anni '30 del Novecento fu assunto dalla Cooperativa Braccianti di Carpi (realizzava argini di fiumi, canalizzazioni, ponti e manufatti idraulici), molto attiva nel modenese con la consorella Cooperativa Muratori (che costruiva edifici). Si spostò poi a lavorare In Friuli, a Pordenone, e successivamente nel Lazio, a Terracina. Aderì al PRI sposando gli ideali espressi nell'opera "I doveri dell'uomo" di Giuseppe Mazzini. "Assimilò dunque - spiega il figlio Carlo nel libro - il solidarismo mazziniano e nella pratica quotidiana assunse la convinzione che il modello centrale di sviluppo economico equilibrato fosse quello mutualistico, poiché consentiva di coniugare la tutela dello spirito di libera intrapresa con le esigenze di un'equa distribuzione sociale della ricchezza e dei redditi prodotti". Figura iconica della sua generazione per la capacità di sopportare il peso delle oggettive difficoltà postbelliche in una cittadina di fondazione come Latina, già Littoria, messa in ginocchio dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, viene ricordato anche per la sua umanità e solidarietà. Era diventato, leggiamo, un punto di riferimento per il parroco della Chiesa di San Marco, Don Carlo Torello. Il periodo era molto delicato poiché non c'era solo da ricostruire in senso materiale, rimettendo in piedi le infrastrutture distrutte dai bombardamenti e dalle varie vicende belliche (sbarco di Anzio degli americani e la problematica risalita da sud delle truppe tedesche), ma anche da ripensare e pianificare la riorganizzazione di una comunità che imponeva una rapida trasformazione del territorio, destinato a passare da area rurale tout court a industriale. Bassoli rimase in carica come Sindaco fino al 1951, ma restò poi a lungo in Consiglio comunale come consigliere. "Le cannonate hanno demolito le orme ricordanti la dittatura e se le opere ora rinascono è per virtù del libero lavoro di maestranze democratiche in libere Camere del lavoro... i consiglieri ora​ insediati sono l'espressione spontanea a garanzia e a difesa della democrazia." spiegò nel suo discorso di insediamento, il 28 aprile 1946. Bassoli capeggiò quindi una giunta amministrativa di centrosinistra. Il libro ha l'autorevole prefazione di Guido Crainz, docente universitario di Storia contemporanea, ed è il risultato di pazienti studi e ricerche svolte dalla Pastore presso il locale Archivio di Stato. Utili anche i contributi dei figli Graziella e Carlo, come pure altre testimonianze anche fotografiche. Nel 1982 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, in visita a Latina, lo onorò quale cittadino emerito per capacità e lungimiranza. Sicuramente una storia d'altri tempi, la sua, fatta di duro lavoro e coraggio nel compiere delle scelte che non erano affatto scontate. Un vero esempio di uomo che si era fatto da solo senza mai perdere di vista gli interessi generali della Polis. Nel 1988, quandò morì, il sindaco Delio Redi lo ricordò con queste parole: "Con la sua scomparsa si chiude un pezzo di storia della città... un quinquiennio durante il quale, eletto democraticamente sindaco, ne abbozza la ricostruzione in tutti i settori. Aveva alle spalle tutta la storia e tutta l'esperienza della bonifica, quando, lasciata la sua Carpi, era sceso nella palude come contabile di una Cooperativa emiliana chiamata per appalto di speciali lavori idraulici. Aveva quindi vissuto la stagione della presenza fascista nell'Agro, la caduta del Regime e l'attesa di una nuova stagione democratica per l'intero paese". Mi pare questo un libro assolutamente da leggere, per conoscere meglio e comprendere le origini di questa città. Licia Pastore, Fernando Bassoli primo sindaco della città di Latina, Atlantide Editore, 2022, prefazione di Guido Crainz, pgg. 150, Euro 15,00

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