• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

maurizio carena

maurizio carena

 la forza di cambiare le cose che posso cambiare
la serenita’ di accettare quelle che non posso cambiare
la speranza di riuscire a distinguere tra di esse

Statistiche

  • Primo articolo giovedì 12 Dicembre 2008
  • Moderatore da sabato 01 Gennaio 2009
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 42 194 359
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 197 178 2
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0












Ultimi commenti

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 6 aprile 2009 17:27
    maurizio carena

    un articolo in cui si asserisce che dobbiamo "affidarci ai garanti della nostra incolumita’ " (come se questo governo di banditi potesse farlo)...... complimenti
    poi, ciliegina sulla torta: "la verita’ non la sapremo mai". 

    Capita raramente di leggere tante sciocchezze tutte in una volta.

    Questo governo di dementi ha perfino denunciato lo stesso ricercatore che era riuscito a "prevedere" il terremoto.
    Solo questo articolo e i fogli d’ordini dei servi berlusconiani continuano nell’assurdo di non conformare le proprie (sballate9 opinioni ai FATTI.

    E i fatti sono che il terremoto e’ (purtroppo) avvenuto. Non solo e’ una VERITA’. E’ anche un fatto.

    Quindi, non solo il terremoto era prevedibile, ma e’ stato previsto.
    I comunicati della propaganda di stato contano piu’ della realta’? Non per me.

    Posso capire che il nano di Arcore sia un po’ incazzato che i terremoti non guardino la tv e facciano un po’ quello che gli pare, ma scrivere un pezzo sulle frgnacce governative e’ veramente da mainstream. L’antitesi del giornalismo.
    m.c.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 4 aprile 2009 16:07
    maurizio carena

     Sono quello che ha votato NO. (nulla di personale, ci mancherebbe).
     Eppero’.
     Sentire che un direttore dei mainstream (e neppure dei peggiori) afferma che il suo organo "non svolge una funzione politica" mi sembra superi ogni pudore: insulta la mia intelligenza.
     Non gli si poteva forse fare un’altra domandina sul tema? Magari un po’ critica, un po’ cattivella? Se no a che c...zo serve intervistare questi baroni della propaganda.?
     Quanti soldi prende dallo stato, La Repubblica?
     Quante inchieste ha fatto sui maneggi di DeBenedetti?
     Quante volte hanno fatto le pulci al loro partito di riferimento (loro che "non fanno politica") il PD?
    Quante volte hanno indagato Sul criminale di guerra D’Alema e sul "banchiere" Fassino, per non dire sulla "nullita’ " Veltroni e la sua penosa campagna elettorale contro il plurinquisito nano di Arcore?
     Quante volte hanno parlato contro la Fiat, contro l’Alitalia, contro i cancrovalorizzatori?
    Quand’e’ che, per una volta, non hanno sostenuto la politica nazista di tell aviv?

    Quante volte hanno criticato il sistema stesso? Mai. Che l’occidente sia, in ultima analisi, il meglio, il supremo, il giusto, e’, per questi gazzettieri, un articolo di fede.

    Da vomitare.

     Un buon giornalista non deve mettere sull’incudine soltanto le palle di una parte politica, ma anche quelle dell’altra (se mi permetti la metafora).

     Quando poi sento questi baroni dei mainstream dire che "il citizen journalism e’ ancora agli inizi" li fanculizzerei alla Beppe Grillo! Ma come si permette! Ma chi si crede di essere? Agora’Vox Italia ha circa, attualmente, 800 redattori. (E la sua informazione e’ certo anni luce meglio di Repubblica). Quel supponente propagandista quanti ne ha nel suo foglio d’ordini al servizio dello stato?

     Guardate che i mainstream cartacei stanno per crepare, speriamo presto. Non li legge piu’ nessuno, a parte i vecchi con bassa scolarizzazione e senza accesso al web.
     Cercate su Alexa o Technorati qual’e’ il (penoso) rank dei siti dei mainstream. Grillo, Comedonchisciotte, Macchianera, Peacelink, Peacereport, gli fanno un mazzo cosi’. Se non fosse per il meteo e per le troiette a go go, sui siti internet dei mainstream non ci andrebbe proprio nessuno, altro che cose come "gia’ oggi la funzione dei siti internet dei giornali..."
     
     Le interviste, secondo me, andrebbero fatte senza riguardo, senza paura, al limite del rispetto. Se si pensa di essere davanti al Padreterno e ci si inchina invece di inquisire, curiosare, rompere i co......ni, se non si e’ "antipatici", allora non si e’ bravi giornalisti: si e’ maggiordomi, ma e’ un’altra cosa.

      Intervistate qualche blogger dissidente, qualche eretico, qualche indipendente free lance. Ci sono solo baroni dei mainstream, li a perugia? Non c’e’ nessuno che ha il coraggio di ammettere che oggi i mainstream sono, perlopiu’, una colossale macchina per la propaganda?
     In caso di risposta negativa, meglio che AV si occupi di altro, piuttosto che dare ulteriore voce ai megafoni di regime.
     Ci tengo a sottolineare: niente di personale, cara Rosa Pastena. Solo, il giornalismo e’ un’altra cosa. O almeno dovrebbe.
    saluti
    m.c.




  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 4 aprile 2009 15:11
    maurizio carena

    George Orwell e’, come tutti i grandi, un precursore,forse un profeta. Io mi permetterei di aggiungere, oltre al celeberrimo 1984, anche la prefaziona alla "Fattoria degli animali". Una prefazione spesso censurata dai nostri editori di merda, che infatti non sono "editori" (puri, si sarebbe detto una volta), bensi’ palazzinari, industriali, speculatori e gente del genere.
     In tale prefazione Orwell parla di quel fenomeno, oggi dilagante e motivo di carriera, che gia’ negli anni 40 si andava affermando nei mainstream occidentali: l’AUTOCENSURA.
     Provate a dire a un qualsiasi giornalista-servo dei nostri media se sa di fare male il proprio lavoro, se sa di avere abdicato alla funzione storica dei mass media, almeno nei Paesi protestanti, se sa di essere un servo prezzolato del potere. Tale scribacchino avra’ talmente introiettato l’autocensura che "sinceramente" vi dira’ che non e’ cosi’. E’ questo il lavaggio del cervello, di cui l’autocensura e’ lo stadio supremo.
     Ma ci vorrebbe un altro articolo....

     Comunque, oltre a leggere, bisogna lottare. In qualunque modo, purche’ non violento. E, tra parentesi, oggi l’arma piu’ temibile contro il regime e’ la tastiera.
    Senza lotta questo stato criminogeno sara’ capace di qualsiasi cosa. Come e’ sempre stato. Come ci insegna la storia.
     Solo la lotta da’ speranza di vita. Sempre.
     saluti.
    m.c.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 3 aprile 2009 23:51
    maurizio carena

     i (sedicenti) giornalisti dei mainstream, ovvero i pennivendoli di regime, vedono internet col fumo negli occhi: primo perche’ lo sentono come un concorrente molto temibile e secondariamente perche’ vedono che il web fa crollare i loro castelli di menzogne organiche al potere.
     Dopo i politicanti sono certo i "giornalisti" ad odiare il web. 
     Lottare contro queste categorie di cialtroni, difendere la liberta’ di informazione/comunicazione, la piu’ importante delle liberta’ odierne, e’ la lotta da combattere oggi.
     Non vinceranno.
    saluti
    m.c.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 3 aprile 2009 19:32
    maurizio carena

     Non mi interessa la convenzione europea, ne’ nessun’altra autorita’. Io cerco di non dare il cervello all’ammasso, ma di usare il cervello.
     Non sono un "giurista", ma solo un ignorante qualunque, ma cerchero’ di esporre un punto molto semplice.

     Una manifestazione di Forza Nuova non rappresenta, in se, nessun abuso. Non piu’ di qualsiasi altra manifestazione. Punto.
     Non puo’ essere lo stato a decidere quali manifestazioni sono "lecite" e quali no, violenza a parte, ovviamente.
     Che poi le idee di Forza Nuova facciano ribrezzo, e a me, lo ripeto, fanno ribrezzo, e’ un altro discorso, ma che non dovrebbe assolutamente entrare tra le "clausole" di concessione del permesso governativo per manifestare.
     Ma che cazzo, controlliamo il tipo di dottrina professata nella manifestazione per "concedere" il nulla osta? Ma ci rendiamo conto?
     Allora vietiamo anche Carl Shmitt, e Julius Evola e magari anche Nietzsche? Ma vi rendete conto del ridicolo?
     E il Vaticano che per due millenni ha sostenuto che gli ebrei erano colpevoli di "deicidio", quelle stesse tesi usate poi in tutt’Europa dai ghetti fino ad arrivare ad Auschwitz? Chiudiamo la bocca anche a lui?
     
     Questo e’ un network di giornalismo partecipativo ovvero, secondo me, di comunicazione pura, totale, svincolata, illimitata, anarchica, eversiva. Si eversiva, come lo e’ sempre qualunque verita’ per qualunque
    potere.
     Per questo qui va sostenuta la liberta’ di espressione, sempre e comunque, specie per quelle idee che non vorremmo sentire. Perche’ la liberta’ di espressione vale proprio per le idee del nemico.
     Altrimenti siamo come loro.

    Altrimenti non abbiamo capito niente.
     In Italia mancano proprio i fondamenti del liberalismo, dei diritti. Siamo rimasti alla guerra civile, che non e’ mai finita.
     che tristezza.
     se poi penso che, per difendere la liberta’ d’espressione, devo fare l’avvocato del diavolo per quei quattro fasci di merda, mi vien quasi da ridere.
    saluti
    m.c.







Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità