• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Sergio Bagnoli

L'autore non ha inserito, ancora, una sua descrizione.

Statistiche

  • Primo articolo mercoledì 01 Gennaio 2009
  • Moderatore da martedì 01 Gennaio 2009
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 248 21 292
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 0 0 0
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0












Ultimi commenti

  • Di Sergio Bagnoli (---.---.---.250) 9 settembre 2009 08:28

    Sono l’autore dell’articolo: Vi scrivo perchè mia moglie proviene da un paese sito in uno dei tre distretti a maggioranza magiara della Transilvania, a questi comunque bisogna aggiungere i circondari di Rupea e Fagaras del distretto di Brasov. Mia moglie per parte di madre è di nazionalità sassone, per parte di padre ungherese. E’ ben vero che l’ungherese parlato dagli Szekely, si chiamano così gli abitanti di detti distretti, è diverso dall’ungherese parlato entro i confini nazionali magiari ma è anche vero che il folklore di quelle terre in tutto e per tutto ricorda il clima che si respira a Bucarest. Anche se il sig. Basescu quest’estate a Baile Tusnad ha inteso sminuire la portata dell’autonomia costituzionale richiesta dai consigli provinciali dei tre distretti ed a livello nazionale dal Partito popolare dei magiari di Romania è inutile far finta che il problema non esista. Colpisce piuttosto il razzismo strisciante con cui la Romania tratta le genti di quelle terre e che raggiunge la sua più paradossale espressione l’undici Novembre, giorno della fine della prima guerra mondiale. Quel giorno mentre i romeni tutti, come gli italiani il 4 Novembre, festeggiano la sconfitta dell’Impero Austro- Ungarico, per i romeni di nazionalità magiara e sassone è un giorno triste. Questo per dire a Stephane che forse prima di scrivere sarebbe meglio conoscere la storia. Lei per esempio sa che l’eroe dell’indipendenza ungherese, Petofi, è stato ucciso proprio ad Albesti in uno dei tre distretti? Credo comunque che, in vista delle prossime elezioni presidenziali in Romania, la causa dell’autonomia della Transilvania centrale assurgera a tema principale in quanto tutti e tre i maggiori candidati, in primis Basescu avranno bisogno, per essere eletti, dei voti dell’Udmr che venderà cara la pelle cioè pretenderà il pacchetto d’autonomia simile a quello di cui gode da sessant’anni il SudTirol. Stiano però tranquilli i romeni di Bucarest in quanto nessuno, ad eccezione di qualche esaltato nella Transilvania magiara intende seguire i folli discorsi nazionalisti provenienti dall’Ungheria percui non si profila all’orizzonte un problema Kossovo. Per ciò che concerne le razziste dichiarazioni anti- romene degli amici albanesi al momento dell’ingresso di Bucarest nell’Unione europea, ovviamente amplificate dalla stampa italiana notoriamente esponente di un paese romenofobo, ovviamente confermo quanto detto. In Italia vivono più di un milione di lavoratori romeni e forse qualcuno di loro legeg pure i giornali, e forse qualcuno di loro, patriotticamente, ha avvertito le autorità della madre- patria circa queste calunnie. Lo stupore a Biucarest è stato forte. Comunque il comemnto di alcuni politici è stato giustamente:" Chi ci calunnia stia attento: chi di spada ferisce di spada perisce". Concordo pienamente cara Stephane. 


Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità