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Oggi potrebbe lasciare il carcere di Valle Armea Igor Markov, l’ex Parlamentare ucraino arrestato a Sanremo

Venerdì scorso la Corte d’Appello di Genova aveva concesso all’uomo gli arresti domiciliari.  

Per uno strano gioco del destino, proprio oggi Festa Nazionale ucraina, giorno cioè in cui Kiev celebra l’indipendenza da Mosca, Igor Markov l’ex parlamentare filo- russo della Rada ucraina, arrestato quasi due settimane fa in un lussuoso albergo di Sanremo, l’Hotel de Paris che sorge accanto alla chiesa russo- ortodossa, potrebbe lasciare il carcere di Valle Armea ove da quel momento è ristretto.

Venerdì scorso la Corte d’Appello di Genova ha, infatti, concesso all’uomo gli arresti domiciliari in un albergo, un tre stelle, di Genova- Quarto, quartiere del “Levante cittadino” del capoluogo ligure non molto distante dal consolato russo di Genova Nervi, noto per essere stato durante gli anni dell’Unione sovietica un celebre covo di spie “venute dal freddo”. Markov potrà in quell’albergo genovese ricevere le visite dei funzionari consolari russi, Nazione di cui comunque dovrebbe avere la cittadinanza che a questo punto si aggiungerebbe a quella ucraina.

Markov, che è difeso dal celebre penalista genovese Enrico Scopesi, attenderà ai domiciliari la decisione della Corte d’Appello sulla richiesta di estradizione avanzata dall’Ucraina, Paese nel quale dovrebbe scontare una lunga pena per i reati di rissa e lesioni consumati ad Odessa nel lontano 2007, durante scontri tra opposte fazioni politiche, per i quali è stato condannato in via definitiva. Markov si dichiara “un perseguitato politico da parte dell’attuale governo ucraino” che non esita a definire filo- fascista ed osserva come sinora abbia avuto libertà di movimento in tutt’Europa essendosi più volte recato in Svizzera da Mosca, città in cui si è rifugiato dopo la rivoluzione filo- occidentale del Maidam che a Kiev ha rovesciato il regime filo- russo. Solamente negli ultimi tempi, secondo la difesa dell’ex Parlamentare, avendo Markov costituito sotto l’ombrello protettivo di Putin, insieme ad altre personalità ucraine, un Comitato per la Salvezza e la Liberazione dell’Ucraina, Kiev ha sollecitato l’Interpol ad arrestarlo, qualora fosse uscito dalla Russia, rinverdendo il mandato di cattura emesso dalla magistratura di Odessa.

Rimane un fitto mistero l’identità degli uomini d’affari russi che Markov, ed altri due suoi amici, avrebbero incontrato a Montecarlo poche ore prima dell’arresto dell’ex Parlamentare a Sanremo, come rimane misteriosa l’identità dei politici italiani che, secondo Markov, l’avrebbero dovuto aiutare nell’impresa di rafforzare internazionalmente le posizioni di chi, ucraino, sogna il riattaccamento alla madre patria russa.

Pur essendogli stati già concessi i domiciliari, con l’obbligo del braccialetto elettronico, finora l’uomo non ha potuto lasciare il carcere di Sanremo giacché pochi sono in giro per l’Italia questi aggeggi anche se fonti provenienti dal Ministero di Grazia e Giustizia assicurano che nel giro di poche ore il cancello del carcere di Valle Armea dovrebbe aprirsi all’ucraino filo- russo che, accompagnato dal suo legale e con la scorta della Polizia Penitenziaria prenderebbe la strada di Genova- Quarto dei Mille.   

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