• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > Giancarlo Golzi, non solo il mondo della musica piange il batterista dei (...)

Giancarlo Golzi, non solo il mondo della musica piange il batterista dei Matia Bazar

I funerali del batterista dei Matia Bazar si terranno oggi pomeriggio alle tre e mezza nella Chiesa di Terrasanta. Un sentito ricordo anche dal cooperante Roberto Ravera, psicologo. 

Non solamente il mondo della musica questo pomeriggio a Bordighera nella Chiesa di Terrasanta si stringerà attorno alla famiglia per rendere l’estremo saluto al musicista Giancarlo Golzi, scomparso improvvisamente all’età di sessantatre anni ier l’altro sera nella sua casa di Via dei Colli, nella cittadina dell’estremo Ponente ligure, colpito da un infarto improvviso che non gli ha lasciato scampo. Pure il mondo del volontariato e della cooperazione internazionale lo ha ricordato con affetto nelle ultime quarantott’ore: è il caso dell’Associazione Onlus Fhm Italia che ha affidato al suo presidente, lo psicologo sanremese Roberto Ravera, il compito di ricordarlo con affetto tramite le pagine di facebook.

Il 30 dicembre del 2013, infatti, uno dei due gruppi in cui nella sua carriera lavorativa ha prestato la propria opera Golzi, e cioè il complesso rock- progressive Museo Rosenbach, l’altro come arcinoto sono i Matia- Bazar, ha beneficiato l’associazione dell’importo, detratte le spese vive, dell’incasso di un concerto tenutosi nella “Città delle Palme”. In quell’occasione fu presentato l’ultimo grande lavoro della formazione musicale dal titolo “Barbarica”.”Durante la conferenza- stampa ho avuto modo di conoscere e parlare con i musicisti del Museo Rosenbach, tra cui il batterista Gincarlo Golzi. Ci siamo immediatamente trovati a condividere con forza il messaggio del loro album con le mie esperienze ed il nostro impegno in Sierra Leone”, ricorda il dottor Ravera. 

L’Associazione Fhm Italia, infatti, opera da diversi anni in Sierra Leone, nell’Africa occidentale, in una realtà tra le più povere del mondo e con profonde ferite provocate da una lunga guerra civile e, più recentemente, dalla grave epidemia da Ebola. Pone la propria attenzione alla parte più fragile di questa povera popolazione: i bambini e gli adolescenti. “Il nostro progetto vuole apportare in Sierra Leone un modello di intervento clinico, riabilitativo ed educativo nell’ambito della salute mentale per i minori”, sottolinea ancora il clinico matuziano nella scheda di presentazione dell’Onlus di cui è Presidente.

Nato nel Febbraio del 1952 a Sanremo sotto il segno dell’Acquario, Giancarlo Golzi è stato tra i fondatori del complesso Museo Rosenbach di cui ha fatto parte sino allo scioglimento nel 1973. Nel 1975 ha fondato con i genovesi Piero Cassano, Carlo Marrale, Aldo Stellitta ed Antonella Ruggiero i Matia Bazar, una delle più note “band” pop che ancor oggi calchino i palcoscenici italiani. E’ stato pure direttore artistico dell’Accademia della Canzone di Sanremo, i cui corsi si tengono nel matuziano Palafiori, il cui compito è quello di inviare ogni anno due giovani sul palcoscenico del Teatro Ariston in occasione del Festival della Canzone italiana. Il gruppo Museo Rosenbach è ritornato sul palcoscenico tra il 2012 ed il 2013, anno in cui è stato inciso in studio l’album “ Barbarica”.

Intanto Golzi, però, aveva anche affrontato una nuova esperienza artistico- musicale quale direttore artistico ed adattatore dei testi in italiano del musical francese “I Dieci Comandamenti”. Per quest’opera ottenne il premio Lamezia Terme quale miglior paroliere dell’anno.

Oggi alle quindici e trenta nella centrale chiesa francescana di Terrasanta in quella Bordighera che sempre ha sentito come la sua vera ed unica città i funerali del noto batterista dei Matia Bazar.  

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità