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Sara Pulvirenti

Sara Pulvirenti

Laureata in Scienze della Comunicazione presso La Sapienza di Roma con una tesi sperimentale relativa all’impatto sul web degli attentati terroristici di New York, Madrid e Londra, da sempre ho cercato di coniugare l’aspetto comunicativo con quello sociale. Da qui le qualifiche professionali come Manager Sociale ed Addetto Stampa, apparentemente così lontane ma nei fatti così vicine. Sono proprio questi due aspetti che da un punto di vista lavorativo hanno caratterizzato gli anni post lauream. Oltre alla gestione di un ufficio stampa di un’associazione di categoria del mondo cooperativo, mi sono occupata di progettazione sociale, redigendo progetti di sviluppo e di rete per piccole e medie imprese in occasione di bandi di gara, avvisi pubblici e leggi di finanziamento. Da sempre sono appassionata di cultura popolare, passione che ho coltivato anche durante il mio anno di servizio civile presso l’ufficio servizi sociali del comune di Canale Monterano, nel quale ho avuto l’onore di conoscere la storia di vita di alcuni “nonni” del paese. Suono la fisarmonica ed adoro passeggiare nella natura alla scoperta di angoli sconosciuti ai più, stessa logica che mi spinge a fare viaggi “auto-organizzati”, magari meno pensati ma sicuramente più vissuti. Nel 2008 concretizzo una delle mie tante idee, costituendo, insieme ad altri tre soci la cooperativa sociale Lymph@ che anche oggi ho l’onore di presiedere e che si occupa di archeologia, comunicazione ed ambiente: un modo concreto per dare sfogo alla fantasia ed alla voglia di fare che da sempre mi caratterizzano.

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  • Primo articolo lunedì 02 Febbraio 2012
  • Moderatore da sabato 05 Maggio 2012
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Ultimi commenti

  • Di Sara Pulvirenti (---.---.---.37) 31 ottobre 2012 18:31
    Sara Pulvirenti

    Il libro citato è "La scuola assassina. 31 ottobre 2002: ecco cosa è successo veramente" di Pino Ciociola - Edizioni Paoline - 2003


  • Di Sara Pulvirenti (---.---.---.221) 23 luglio 2012 16:44
    Sara Pulvirenti

    Il Dott. Sinibaldi ha tempestivamente risposto. Inserisco di seguito il suo virgolettato, incentrato soprattutto sulla situazione romana:

    "Sig. Paolo, ho avuto modo di leggere il suo commento e non posso che ribadire la natura provocatoria del titolo, così come anticipato dalla Dott.ssa Pulvirenti. Ha ragione lei..anche il mercato del mattone è in crisi. Ed i motivi sono sotto gli occhi di tutti.
    Ormai infatti sembra saltato il rapporto tra nuove costruzioni e abitanti. A Roma ad esempio negli ultimi anni si è costruito più per esigenze immobiliari, per valorizzare terreni trasformati in nuovi quartieri, piuttosto che per l’esigenza di residenzialità degli abitanti. Infatti a fronte di milioni di metri cubi di nuove case, la Capitale perde abitanti da almeno una ventina d’anni. Le nuove costruzioni rimangono vuote, anche perché lontanissime e mal collegate ai luoghi dove esistono dei servizi. Nel contempo assicuravano però ai costruttori crediti e disponibilità bancarie per ulteriori investimenti. La parabola discendente della nostra economia non assicura neanche più questo e quindi oggi il meccanismo si è inceppato.
    Ciò che resta sono praterie di nuove case invendute, una stretta creditizia che ha fermato il mercato, una perdurante inaccessibilità allo stesso mercato della casa per vasti settori della società, la dissipazione di migliaia di ettari di ex campagna e il lutto sociale di intere porzioni di meno abbienti costretti a un pendolarismo devastante che sposta sempre più al di fuori della città i luoghi della residenza, in genere dequalificati alla sola possibilità di residenza notturna, insomma dei dormitori.

    Il modello prevalente dei nostri Prg si è attestato quasi sempre, per le nuove espansioni, su una città estesa, costosissima per i costi economici dei servizi a rete e incompiuta anche per le esigenze più elementari di una accettabile socialità.

    Le leggi ci sono, basterebbe imporre – anche a Roma – che prima di costruire si realizzino i servizi, ovvio vero? Eppure finora praticamente non si è mai fatto. Cordialità."

  • Di Sara Pulvirenti (---.---.---.148) 21 luglio 2012 09:52
    Sara Pulvirenti

    Salve Paolo,
    intanto grazie per avere letto l’articolo. Entrando nel merito del suo commento, ae Lei lo permette, vorrei rigirare il Suo commento al Dott. Sinibaldi così magari avrà le risposte ai suoi interrogativi direttamente dal diretto interessato.
    Da parte mia, posso dire però che l’articolo è leggermente provocatorio: ha ragione, ci sono aziende che chiudono e soprattutto ci sono difficoltà nel comprare una casa o nell’avere un mutuo per farlo. Quindi sicuramente questo scenario non è certo quello di un "mercato" in salute.
    Ma poi se lei fa un giro intorno a Roma (e non solo) vedrà sorgere come funghi tante (un’enormità) di case....ma come è possibile? Chi comprerà quelle case? Come verranno pagate le ditte che ci lavorano se i soldi non ci sono? E gli enti pubblici sono in ritardo più che biennale sui pagamenti?
    Ecco, è questo corto circuito che mostra "qualcosa di strano"...perchè non sistemare quello che c’è ed evitare di costruire del nuovo sapendo le tante difficoltà sopra elencate?

  • Di Sara Pulvirenti (---.---.---.182) 29 giugno 2012 16:52
    Sara Pulvirenti

    Un punto di vista diverso sulla partita di ieri..perchè in fin dei conti come scriveva nel 1924 Jean Giraudoux "LO SPORT E’ L’ESPERANTO DELLE RAZZE"

  • Di Sara Pulvirenti (---.---.---.48) 13 giugno 2012 14:04
    Sara Pulvirenti

    Il problema dei rifiuti del Lazio ha radici lontanissime ed è ovvio che arrivati a questo punto non si può fare altro che puntare al male minore ma anche in questo serve criterio...se è emergenza rifiuti Roma si individui un’area nel Comune di Roma...magari verranno costruiti meno palazzi ma almeno non si andrebbe ad incidere su altri territori! Grazie di avere letto l’articolo e di avere lasciato anche il commento!


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