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Quell’abbraccio di Balotelli a mamma Silvia

L’Italia esce dalla semifinale di ieri con un carico di entusiasmo ed ottimismo. Ma c'è qualcosa di più "piccolo", ma significativo che in queste ore sta facendo il giro del web.La tanto temuta Germania ieri è stata sconfitta con un 2-1 che nasconde, in realtà, un risultato che per i tedeschi sarebbe potuto essere ben più pesante. Cassano, Buffon, Pirlo sono solo alcuni dei nomi che ieri sera hanno contribuito ad un successo che in pochi avevano previsto, ma nel quale molti speravano.

Il vero protagonista di ieri, però, è stato Balotelli: il suo colpo di testa che ha spiazzato Neuer ed il suo tiro violento (su Rai 1 si ipotizzavano più di 120 Km/h!) che è finito sotto l’incrocio dei pali, resteranno delle immagini indelebili nella storia del calcio italiano. Ma, oltre al gesto atletico di Super Mario (un applauso lo merita quel tifoso che in suo onore si è vestito proprio come l’eroe del famoso videogame della Nintendo), ci sono tanti altri fotogrammi che lo riguardano: di sicuro quella maglia azzurra agitata con orgoglio e foga dopo il primo gol ed ancora, dopo il secondo, il festeggiamento a torso nudo con muscoli ben in vista.

Ma c’è anche dell’altro, forse meno “eclatante” e “mediatico”, ma di sicuro più poetico e forse visibile solo ad occhi più attenti. Al termine della partita, Balotelli era appoggiato alla panchina mentre i suoi compagni correvano sul campo: lui ha tirato un sospiro di sollievo, ha guardato il cielo e con un pugno si è “scosso” il petto. Tutto qui? No. Da lì è andato verso gli spalti, dove ad accoglierlo c’era la mamma. Uno sguardo complice e poi, come una pubblicità di una importante ditta italiana, i due si sono abbracciati: la mamma con la mano dietro la nuca di quello che per molti inglesi è un bad boy e lui avvinghiato come un bimbo, lontano dall’immagine di forza assoluta data dopo il secondo centro.

Quello scatto “rubato” racchiude tanto, troppo per essere compreso da chi non l’ha vissuto. Però è facile ed anche emotivamente entusiasmante leggerci tanti significati diversi: c’è l’amore di una mamma per suo figlio (perché, con buona pace, di chi la pensa diversamente, i figli non sono solo quelli “naturali”); c’è gratitudine da parte di chi sa che, senza quella scelta fatta tanti anni fa da quei “nuovi” genitori mai visti prima, probabilmente ora non sarebbe al centro di un campo di calcio di Varsavia festeggiando l’accesso ad una finale che mancava dal 2000; c’è un contrasto di colori che ci dice che poi queste grandi differenze tra bianchi e neri non ci sono e che magari chi qualche anno fa considerava Mario una “scimmia” forse ora starà festeggiando insieme a tutti gli altri; c’è tanta soddisfazione, tanta tenerezza, tanto orgoglio…c’è qualcosa che non abbiamo ben chiaro ma che sicuramente sarà chiaro agli occhi di mamma Silvia e di Mario. Qualcosa di oscuro e profondo che tale rimarrà nei loro cuori e nelle loro menti!

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