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Rocco Pellegrini

Rocco Pellegrini

Lavoro come sistemista in progetti sulla comunicazione; programmo in python, ruby ed amo i linguaggi dinamici; studio la rete e l'evoluzione del sistema dei media.

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  • Primo articolo martedì 09 Settembre 2008
  • Moderatore da mercoledì 09 Settembre 2008
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Ultimi commenti

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 2 ottobre 2010 21:35
    Rocco Pellegrini

     guarda che sei proprio fuori strada. Io sto col PD, sostengo Bersani che è un galantuomo e fa quello che può ma non posso mettere la testa sotto la cenere e non vedere la politica italiana per quella che è. Se ti dicono dimmi in due parole cosa propone il PD per il paese cosa rispondi? Io non faccio politica attiva ma seguo il flusso e vedo convegni, occasioni, situazioni e ti garantisco che non c’è niente di nuovo e mi dispiace, tanto mi dispiace ma l’ambiente appare "drogato", cioè insensibile ad un’elaborazione nuova che pare completamente sfuggire alla classe dirigente del PD. Abbiamo, io ed altri, fatto proposte sulla banda larga a zero costo spiegando loro che è importante che ci permetterebbe di parlare a migliaia di imprese innovative che potrebbero nascere per relegare l’epoca di Berlusconi nell’antichità ma loro ci han guardato con un sorriso di commiserazione, come dire lasciateci lavorare.

    Meglio forse intrallazzare con la Telecom che fallirà presto come loro.
    Allora mi sono convinto che non capiscono, che non hanno il polso e che se continua così il PD starà fuori dal potere per i prossimi 10 anni che vuol dire un’era geologica ai tempi della rete. Dimmi dove sbaglio e volentieri cambio idea.
    Fini non è il salvatore che in politica non esiste. E’ un opportunità che può ridare spazio anche ad un PD tattico cosa che Bersani e Dalema sanno fare.
    Almeno prendiamoci quello se non vogliamo vedere per anni le brutte faccie di bronzo che ci governano oggi.
  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 2 ottobre 2010 16:42
    Rocco Pellegrini

    Pietro, perché ti sottrai alla domanda centrale della politica italiana? Come si butta giù il berlusconismo col fronte popolare? Mi piacerebbe che tu rispondessi nel merito piuttosto che evocare fantasmi perché qui ci va di mezzo quel poco che ci resta del bel paese. Non trovi ragionevole che si studino forme alternative per la legge elettorale, insomma che qualcuno lavori ad un quadro diverso? 

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 2 ottobre 2010 10:49
    Rocco Pellegrini
     Chi lo ha detto che bisogna votare Fini per mandare a casa Berlusconi? Dice questo l’articolo o tu lo deduci da ragionamento? Io ho sempre votato PD e tranne cose incredibili così continuerò a fare. Questa mia è una riflessione sui fatti ma vedo che non si è capito, almeno da parte tua.      
  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 1 ottobre 2010 17:54
    Rocco Pellegrini

    mi piacerebbe rispondere ad un nome ed un cognome ma lo farò anche per un commento anonimo. La politica ha delle sue complessità e va vista sempre come insieme perché non è una partita di pallone che si gioca in novanta minuti. Probabilmente se Fini avesse cercato lo scontro frontale il 29 settembre avrebbe perduto e sarebbe rientrato nei ranghi che non c’è spazio per i perdenti nelle dure partite della vita. Ha scelto di stare dentro e condizionare ed ha fatto bene, secondo me, perché c’è un detto che dice "se non puoi vincere il tuo nemico mettiti con lui".

    Non è opportunismo come può sembrare a menti semplici, con tutto il rispetto che meritano tali menti. Le posizioni che ha assunto a Mirabello le ha mantenute soltanto che non ha fatto oggetto di referendum immediato. Cosa c’è in questo di "complicità a delinguere a spese della gente onesta"?
  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 1 ottobre 2010 12:57
    Rocco Pellegrini

     Andrea, qualcosa del genere, nei tempi e nelle forme odierne, mi pare di vederlo nella convergenza tra finiani, centristi e sinistra sulla vicenda della riforma elettorale. E’ evidente che la partita finale, ammesso e non concesso che le cose dovessero precipitare per cause esterne tipo aggravamento crisi economica, si giocherà sulle elezioni del 2013 del nuovo presidente della repubblica. Non deve essere Berlusconi altrimenti ci avvieremo alla deriva finale.


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