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Veneto: si spalancano le porte degli ospedali pubblici al Movimento per la Vita

Di (---.---.---.131) 27 agosto 2013 16:23

L’articolo racconta solo una porzione di verità. Non parla delle donne contente della loro scelta di non abortire, non parla del dolore e dei sensi di colpa di chi invece sceglie di abortire, non parla di chi ha tratto sollievo dal sentirsi aiutata e non abbandonata. 

La procreazione, la sessualità, è anche una responsabilità e l’aborto, a volte, diventa uno scaricare sul più piccolo e indifeso (la vita in embrione) le proprie responsabilità: eliminandolo si pensa di eliminare il gesto fatto. Ma non è così.
Certo, ogni donna è libera di scegliere (gran dono il libero arbitrio), ma è proprio per essere libere di scegliere che esistono associazioni come queste: se io non ho soldi per comprare vestiti, pannolini e latte in polvere... come posso essere libera di scegliere di mettere al mondo un bambino? Se invece ho chi mi aiuta, allora sono libera di scegliere se proseguire o meno la gravidanza.

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