L’avvincente biografia di Gigi Riva: “Ingordigia. Vita, morte e truffe del broker dei vip”

Massimo Bochicchio, originario di Capua, classe 1966, morto in circostanze misteriose nel 2022, è stato capace di scalare per decenni come intermediatore finanziario il jet-set tra Roma, Londra, Capalbio, Cortina e i paradisi fiscali del pianeta. Ha intessuto rapporti e raggirato celebrità quali l’ex allenatore della Nazionale Marcello Lippi, i calciatori Stephan El Shaarawy e Patrice Evra, l’ex tecnico dell’Inter Antonio Conte, il dirigente sportivo Giovanni Malagò, l’ambasciatore Raffaele Trombetta, la scrittrice Barbara Prampolini, la mamma del noto fisioterapista romano Massimiliano Mariani. E ancora giornalisti, gente di spettacolo, professionisti, commercianti. Una clientela inserita in una rete di denaro e potere che nel circolo canottieri Aniene di Roma ha il suo punto di ritrovo distintivo.

Durante gli anni della pandemia la frode architettata da Bochicchio è venuta allo scoperto: per capire basti dire che ha sottratto a conoscenti e amici la cifra vertiginosa di 1 miliardo e 800 milioni di euro. Intelligente, bello, colto, ciarlatano geniale, Bochicchio aveva sposato la seconda arrivata a Miss Italia nel 1990, Arianna Iacomelli. Viveva con moglie e figli al di sopra delle sue possibilità, circondandosi di lussi tanto ingombranti quanto inutili. Oggi sua moglie, che ha sempre dichiarato di essere all’oscuro dei traffici del marito, si guadagna da vivere come barista in un locale nei pressi del Colosseo, dopo aver venduto tutto quello che poteva.

Dal 14 maggio Mondadori ha mandato in libreria “Ingordigia. Vita, morte e truffe del broker dei vip” di Gigi Riva, scrittore e giornalista del “Domani”, autore di una biografia affascinante su di lui. Attraverso lo studio rigoroso delle carte processuali e con interviste, Riva ricostruisce l’incredibile parabola di quest’uomo. Ne fa una disamina che illumina la povertà interiore di una cultura e di un ambiente, al punto da far pensare a un distacco dalla realtà: non solo di Bochicchio, anche delle vittime. Giri di decine di migliaia di euro come spiccioli, passaggi spericolati di milioni. La famiglia Bochicchio possedeva appartamenti disabitati nei posti più esclusivi, soggiornava in alberghi di stratosferico costo, collezionava ninnoli preziosi – orologi, catenine, quadri, rarità antiquarie – nascondeva mazzi di banconote e monete dimenticate e scovate al momento delle perquisizioni.

Dalla biografia di Riva si deduce che Massimo Bochicchio era un appropriato specchietto per le allodole in una cerchia di persone ossessionate dall'accumulo come conferma del proprio valore, da una bulimia di denaro per delirio di onnipotenza. Un millantatore che solleticava gli istinti più bassi e le illusioni altrui. L’autore scrive che l’avidità provocava nei malcapitati “la perdita di lucidità nel valutare a quali rischi si andava incontro inseguendo la chimera della moltiplicazione del soldi senza sforzo”. La truffa è stata infatti possibile anche per l’omertà che serpeggiava in un contesto di evasori di tasse, tanto che la maggior parte non ha sporto denuncia. “Ingordigia” cattura più di un romanzo di fiction in quanto basato su fatti accaduti e narrato in maniera scorrevolissima, dove va in scena la tragedia di coloro che credono nell’assunto secondo cui l’esistenza ha senso e certezza in virtù degli averi che una persona possiede.

Gigi Riva

Ingordigia

Mondadori Strade Blu

Genere: Romanzi storici

Prezzo: € 19,00 Cartaceo

Ebook Euro 9,99

In libreria dal 14 maggio 2024